Algodistrofia?
Scrivo con la speranza che qualcuno possa aiutarmi.
Sono una ragazza di 24 anni, e ho un problema alla caviglia destra.
A 12 anni ho subito una distorsione alla caviglia, non sembrava nulla di serio, ma da quel momento non sono più stata bene.
a 15 anni mi hanno operato due volte per l'asportazione di cisti.
A 18 anni ho subito un intervento di ritensionamento legamento peroneo-calcaneare e plastica di rinforzo PAA capsulare con retinacolo degli estensori con tecnica secondo GOULD. Devo dire che la rottura dei legamenti non era dovuta a nessun trauma, ma c'era stato un progressivo assottigliamento dei tessuti.
A 22 anni un nuovo intervento, questa volta di revisione dei tendini peronieri e di rimozione impingement tibio-astragalico posteriore.
Ora ho 24 anni, ma i dolori non sono passati, anzi, a volte sono insopportabili e senza ragione. Non faccio più sport da quando avevo 12 anni e il piede non sopporta neppure la minima passeggiata. I dolori sono diffusi a tutta l'articolazione, sia ossa che tendini. Avverto come un bruciore intenso sui tendini e un dolore interno alle ossa.
Dall'ultima risonanza fatta a settembre 2008, risulta "un discreto assottigliamento del legamento peroneo-astragalico anteriore". Inoltre riporta questo: "Esiti intervento chirurgico per rimozione impingement tibio-astragalo-calcaneare posteriore; in tale sede, posteriormente all'astragalo, permane tessuto cicatriziale con modica iperintensità del segnale nelle sequenze STIR, compatibile con presenza di edema su verosimile base flogistica. Nella tela spugnosa dell'astragalo, al terzo posteriore nei settori laterali si evidenzia uno sfumato edema di possibile natura algodistrofica. Modesta falda liquida nell'articolazione tibio-astragalica. Nei limiti le strutture tendinee."
La risonanza però non è stata presa in considerazione, perchè era mossa, e alla visita ortopedica mi è stato detto che ho le guaine dei tendini che si assottigliano, ma non è il caso di intervenire.
Ho sentito il parere di un altro ortopedico, che ha ribadito che i tendini si assottigliano e vanno fuori sede, ed ha riscontrato anche la lesione di un nervo.
ora il punto è che io sento dolori fortissimi e ingiustificati, ma ho come l'impressione che questo non venga preso in considerazione, tanto che nessuno mi ha prescritto una terapia o una cura.
E' possibile che davvero ciò che è stato visto nella risonanza non esista? e io che cosa devo fare con il mio piede? ripeto che certi giorni mi riesce difficile anche camminare, tanto sono forti i dolori. E poi, da cosa dipende l'assottigliamento delle guaine dei tendini? ha a che fare con il fatto che anche i legamenti si assottigliavano,fino poi a rompersi?
che cosa succede al mio piede, e perchè non si riesce a fare una diagnosi?
grazie per l'attenzione.
Spero possiate aiutarmi.
Sono una ragazza di 24 anni, e ho un problema alla caviglia destra.
A 12 anni ho subito una distorsione alla caviglia, non sembrava nulla di serio, ma da quel momento non sono più stata bene.
a 15 anni mi hanno operato due volte per l'asportazione di cisti.
A 18 anni ho subito un intervento di ritensionamento legamento peroneo-calcaneare e plastica di rinforzo PAA capsulare con retinacolo degli estensori con tecnica secondo GOULD. Devo dire che la rottura dei legamenti non era dovuta a nessun trauma, ma c'era stato un progressivo assottigliamento dei tessuti.
A 22 anni un nuovo intervento, questa volta di revisione dei tendini peronieri e di rimozione impingement tibio-astragalico posteriore.
Ora ho 24 anni, ma i dolori non sono passati, anzi, a volte sono insopportabili e senza ragione. Non faccio più sport da quando avevo 12 anni e il piede non sopporta neppure la minima passeggiata. I dolori sono diffusi a tutta l'articolazione, sia ossa che tendini. Avverto come un bruciore intenso sui tendini e un dolore interno alle ossa.
Dall'ultima risonanza fatta a settembre 2008, risulta "un discreto assottigliamento del legamento peroneo-astragalico anteriore". Inoltre riporta questo: "Esiti intervento chirurgico per rimozione impingement tibio-astragalo-calcaneare posteriore; in tale sede, posteriormente all'astragalo, permane tessuto cicatriziale con modica iperintensità del segnale nelle sequenze STIR, compatibile con presenza di edema su verosimile base flogistica. Nella tela spugnosa dell'astragalo, al terzo posteriore nei settori laterali si evidenzia uno sfumato edema di possibile natura algodistrofica. Modesta falda liquida nell'articolazione tibio-astragalica. Nei limiti le strutture tendinee."
La risonanza però non è stata presa in considerazione, perchè era mossa, e alla visita ortopedica mi è stato detto che ho le guaine dei tendini che si assottigliano, ma non è il caso di intervenire.
Ho sentito il parere di un altro ortopedico, che ha ribadito che i tendini si assottigliano e vanno fuori sede, ed ha riscontrato anche la lesione di un nervo.
ora il punto è che io sento dolori fortissimi e ingiustificati, ma ho come l'impressione che questo non venga preso in considerazione, tanto che nessuno mi ha prescritto una terapia o una cura.
E' possibile che davvero ciò che è stato visto nella risonanza non esista? e io che cosa devo fare con il mio piede? ripeto che certi giorni mi riesce difficile anche camminare, tanto sono forti i dolori. E poi, da cosa dipende l'assottigliamento delle guaine dei tendini? ha a che fare con il fatto che anche i legamenti si assottigliavano,fino poi a rompersi?
che cosa succede al mio piede, e perchè non si riesce a fare una diagnosi?
grazie per l'attenzione.
Spero possiate aiutarmi.
[#1]
Gentile signora,
il suo racconto mette in mostra la complessità del suo caso e quindi la risposta sarà certamente insufficente senza la possibilità di un esame clinico.
Posso dirle che l'idea dell'algodistrofia può starci ed a tal proposito potrei consigliarle qualora lei non lo abbia fatto di rivolgersi ad un neurologo che si interessi della patologia in questione.
Cordiali saluti
il suo racconto mette in mostra la complessità del suo caso e quindi la risposta sarà certamente insufficente senza la possibilità di un esame clinico.
Posso dirle che l'idea dell'algodistrofia può starci ed a tal proposito potrei consigliarle qualora lei non lo abbia fatto di rivolgersi ad un neurologo che si interessi della patologia in questione.
Cordiali saluti
Dr.Nunzio Catena - nunziocatena@gmail.com
Il consulto online non può e non deve sostituire la visita medica
[#2]
Ex utente
la ringrazio di cuore per il suo consiglio, che seguirò al più presto. Perdoni la mia ignoranza, ma un neurologo che si interessi della patologia, lo trovo anche nell'ospedale della mia città,(trento) o mi devo rivolgere in un centro specializzato?
grazie per l'attenzione.
cordiali saluti
grazie per l'attenzione.
cordiali saluti
[#5]
Ex utente
Gentile dr. Catena,
ho seguito il suo consiglio, e mi sono rivolta ad un neurologo.
Mi è stata prescritta una terapia con Gabapentin hexal 100mg; Nicetile 500mg e Tiobec 400 per il dolore e per rinforzare il nervo che presumibilmente dà problemi.
Non è stata fatta una diagnosi precisa, per ora la dottoressa preferisce alleviare il dolore..e poi cercarne la causa.
Se lei può rispondere, mi chiedevo se una volta terminata la terapia potrò stare bene, o se il mio piede darà sempre dei problemi.
Al momento non riesco a guidare la macchina per più di 10-15 km,non riesco a svolgere lavori in cui sto troppo in piedi, non riesco a portare o spingere pesi. vivo con i genitori e studio, quindi per ora non ho grosse difficoltà o particolari esigenze, ma mi chiedevo se in futuro riuscirò a fare queste cose, o se avrò bisogno di una sorte di certificazione che accerti un deficit nel piede, in modo da permettermi di trovare anche un lavoro più adatto alla stato di fisico...perchè se guardo al passato, ogni due anni mi son ritrovata a star male e non essere in grado di svolgere una attività normale..
la ringrazio per l'attenzione.
cordiali saluti
Sabrina
ho seguito il suo consiglio, e mi sono rivolta ad un neurologo.
Mi è stata prescritta una terapia con Gabapentin hexal 100mg; Nicetile 500mg e Tiobec 400 per il dolore e per rinforzare il nervo che presumibilmente dà problemi.
Non è stata fatta una diagnosi precisa, per ora la dottoressa preferisce alleviare il dolore..e poi cercarne la causa.
Se lei può rispondere, mi chiedevo se una volta terminata la terapia potrò stare bene, o se il mio piede darà sempre dei problemi.
Al momento non riesco a guidare la macchina per più di 10-15 km,non riesco a svolgere lavori in cui sto troppo in piedi, non riesco a portare o spingere pesi. vivo con i genitori e studio, quindi per ora non ho grosse difficoltà o particolari esigenze, ma mi chiedevo se in futuro riuscirò a fare queste cose, o se avrò bisogno di una sorte di certificazione che accerti un deficit nel piede, in modo da permettermi di trovare anche un lavoro più adatto alla stato di fisico...perchè se guardo al passato, ogni due anni mi son ritrovata a star male e non essere in grado di svolgere una attività normale..
la ringrazio per l'attenzione.
cordiali saluti
Sabrina
[#6]
Gentile signora
la terapia che le è stata data potrebbe certamente portare ad un miglioramento della sua condizione; non sono purtroppo però in grado di rispondere alle lecite domande che lei ha posto sui tempi e sulle evoluzioni future.
Cordiali saluti
la terapia che le è stata data potrebbe certamente portare ad un miglioramento della sua condizione; non sono purtroppo però in grado di rispondere alle lecite domande che lei ha posto sui tempi e sulle evoluzioni future.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 7.2k visite dal 09/01/2009.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.