Busto rigido e uso automobile
Egregi Dottori,
Dopo un mese da un incidente che mi ha procurato la frattura somatica di D10 (stabile e prognosticamente benigna), ho cominciato a portare un busto rigido C35, che dovrò indossare fino alla fine di febbraio. Ritenete sia pericoloso o controproducente utilizzare l'auto, da guidatrice o passeggera?
Ringrazio e saluto cordialmente.
Dopo un mese da un incidente che mi ha procurato la frattura somatica di D10 (stabile e prognosticamente benigna), ho cominciato a portare un busto rigido C35, che dovrò indossare fino alla fine di febbraio. Ritenete sia pericoloso o controproducente utilizzare l'auto, da guidatrice o passeggera?
Ringrazio e saluto cordialmente.
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Gentile signora,
la biologia ha delle regole che non si possono modificare. Una frattura vertebrale guarisce in 3 mesi.
Naturalmente i tempi possono variare a seconda della sede di frattura, la morfologia, le complicanze associate, la necessità o meno di trattamento chirurgico, la sintesi più o meno stabile ecc.
Inoltre, la semplice dizione "stabile e prognosticamente benigna" non ha di per sè valore sul piano della classficazione e quindi non consente di esprimere un pur lontano parere.
Nel Suo caso a distanza e senza visita clinica non è possibile pertanto porre una prognosi certa ed un programma di trattamento che può essere deciso solo ed esclusivamente dal suo orotpedico.
L'uniche informazioni che Le posso dare è che a distanza di 30 gg. il callo presente nel focolaio di frattura è poco più che fibroso e quindi non atto a garantire la stabilità della frattura.
Secondo punto è che il busto, anche il migliore, anche se portato correttamente non elimina i carichi che passano attraverso il focolaio di frattura e pertanto non garantisce la protezione completa.
Terzo punto, in auto la cintura di sicurezza passa proprio a livello del passaggio toraco-lombare e le fratture più frequenti negli incidenti avvengono tra D9 e L3.
Ergo non è esattamente il massimo andare in giro in auto in 30^ giornata con una frattura di D10 e un busto che protegge molto parzialmente la lesione: le sollecitazioni verticali/laterali e torsionali durante il viaggio per le irregolaritaà della sede stradale e il rischio di incidente (anche un banale tamponamento) suggeriscono di essere molto prudenti.
Con i migliori auguri di guarigione e per l'Anno nuovo, cordialmente
Dr.A. Valassina
la biologia ha delle regole che non si possono modificare. Una frattura vertebrale guarisce in 3 mesi.
Naturalmente i tempi possono variare a seconda della sede di frattura, la morfologia, le complicanze associate, la necessità o meno di trattamento chirurgico, la sintesi più o meno stabile ecc.
Inoltre, la semplice dizione "stabile e prognosticamente benigna" non ha di per sè valore sul piano della classficazione e quindi non consente di esprimere un pur lontano parere.
Nel Suo caso a distanza e senza visita clinica non è possibile pertanto porre una prognosi certa ed un programma di trattamento che può essere deciso solo ed esclusivamente dal suo orotpedico.
L'uniche informazioni che Le posso dare è che a distanza di 30 gg. il callo presente nel focolaio di frattura è poco più che fibroso e quindi non atto a garantire la stabilità della frattura.
Secondo punto è che il busto, anche il migliore, anche se portato correttamente non elimina i carichi che passano attraverso il focolaio di frattura e pertanto non garantisce la protezione completa.
Terzo punto, in auto la cintura di sicurezza passa proprio a livello del passaggio toraco-lombare e le fratture più frequenti negli incidenti avvengono tra D9 e L3.
Ergo non è esattamente il massimo andare in giro in auto in 30^ giornata con una frattura di D10 e un busto che protegge molto parzialmente la lesione: le sollecitazioni verticali/laterali e torsionali durante il viaggio per le irregolaritaà della sede stradale e il rischio di incidente (anche un banale tamponamento) suggeriscono di essere molto prudenti.
Con i migliori auguri di guarigione e per l'Anno nuovo, cordialmente
Dr.A. Valassina
Nota:informazione web richiesta dall'Utente senza visita clinica; non ha valore di diagnosi, trattamento o prognosi che si affidano al medico curante
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 48.2k visite dal 05/01/2009.
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