Gonfiore e dolore sotto ii metatarso
Salve,
da quest'estate avverto episodicamente un dolore alla pianta del piede destro, in prossimità dell'attacco del metatarso con la falange del secondo dito. Il dolore è iniziato successivamente alla rottura di una falange dell'altro piede (il sinistro), che fprse mi ha causato una deambulazione non corretta. Oramai da circa ottobre il mio dito rotto è andato a posto e la mia deambulazione onestamente mi sembra normale, ovvero uguale a prima della frattura; il dolore però continua, a giorni alterni. Fino a qualche giorno fa tale dolore era sopportabile, in genere più acuto al mattino e in diminuzione col passare delle ore. L'ultimo dell'anno ho lavorato e sono stato in piedi per moltissime ore. due giorni dopo, ovvero ieri, mi sono alzato con un dolore molto forte, sempre sotto alla giunzione metatarso/falange, associato a una sorta di gonfiore. Non riesco a camminare senza zoppicare, e se appoggio il piede mi sembra di avere come un grumo duro in prossimità della zona dolente. Anche se fletto le dita del piede verso l'alto sento "tirare" in prossimità del rigonfiamento, che al tatto sembra essere abbastanza duro. Se fletto invece le dita verso il basso provo un dolore fortissimo, più che ad appoggiare il peso sul piede. Vorrei sapere se è possibile si tratti di borsite, e in caso come comportarmi. Purtroppo tra 10 giorni dovrò andare all'estero un mese per lavoro, probabilmente dovrò camminare abbastanza, e spererei di aver recuperato, se possibile, un po' di motilità.
Cordiali saluti
da quest'estate avverto episodicamente un dolore alla pianta del piede destro, in prossimità dell'attacco del metatarso con la falange del secondo dito. Il dolore è iniziato successivamente alla rottura di una falange dell'altro piede (il sinistro), che fprse mi ha causato una deambulazione non corretta. Oramai da circa ottobre il mio dito rotto è andato a posto e la mia deambulazione onestamente mi sembra normale, ovvero uguale a prima della frattura; il dolore però continua, a giorni alterni. Fino a qualche giorno fa tale dolore era sopportabile, in genere più acuto al mattino e in diminuzione col passare delle ore. L'ultimo dell'anno ho lavorato e sono stato in piedi per moltissime ore. due giorni dopo, ovvero ieri, mi sono alzato con un dolore molto forte, sempre sotto alla giunzione metatarso/falange, associato a una sorta di gonfiore. Non riesco a camminare senza zoppicare, e se appoggio il piede mi sembra di avere come un grumo duro in prossimità della zona dolente. Anche se fletto le dita del piede verso l'alto sento "tirare" in prossimità del rigonfiamento, che al tatto sembra essere abbastanza duro. Se fletto invece le dita verso il basso provo un dolore fortissimo, più che ad appoggiare il peso sul piede. Vorrei sapere se è possibile si tratti di borsite, e in caso come comportarmi. Purtroppo tra 10 giorni dovrò andare all'estero un mese per lavoro, probabilmente dovrò camminare abbastanza, e spererei di aver recuperato, se possibile, un po' di motilità.
Cordiali saluti
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Gentile signore
come Lei sa non e' possibile fare una diagnosi senza vista clinica.
Solo in via generale posso segnalarle che la sintomatologia da lei riferita denota uno squilibrio biomeccanico dell'avampiede.
E' possibile che la condizione di aumentato carico per la frattura controlaterale abbia facilitato l'insorgere di questa sintomatologia, ma in genere questi disturbi si manifestano solo se c'e' gia' una precedente condizione predisponenente morfo funzionale.
Posso solo consigliarle di eseguir l'esame Rx dei piedi sotto carico in associazione ad una ecografia dell'avampiede. Con questi esami a disposizione e' bene che senta il parere di un collega ortopedico il quale, dopo averLa visitata, potra' indicarLe diagnosi e trattamento.
Con i migliori auguri per il nuovo Anno, cordialmente
come Lei sa non e' possibile fare una diagnosi senza vista clinica.
Solo in via generale posso segnalarle che la sintomatologia da lei riferita denota uno squilibrio biomeccanico dell'avampiede.
E' possibile che la condizione di aumentato carico per la frattura controlaterale abbia facilitato l'insorgere di questa sintomatologia, ma in genere questi disturbi si manifestano solo se c'e' gia' una precedente condizione predisponenente morfo funzionale.
Posso solo consigliarle di eseguir l'esame Rx dei piedi sotto carico in associazione ad una ecografia dell'avampiede. Con questi esami a disposizione e' bene che senta il parere di un collega ortopedico il quale, dopo averLa visitata, potra' indicarLe diagnosi e trattamento.
Con i migliori auguri per il nuovo Anno, cordialmente
Nota:informazione web richiesta dall'Utente senza visita clinica; non ha valore di diagnosi, trattamento o prognosi che si affidano al medico curante
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 13k visite dal 04/01/2009.
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