Osteonecrosi bilaterale idiopatica
Buonasera,
chiedo questo consulto perchè non riesco a prendere una decisione in merito alla migliore terapia per la mia patologia, a ottobre dello scorso anno (circa 5 mesi fa) mi è stata diagnosticata una osteonecrosi bilaterale più estesa a destra con tenue sfumato edema. I problemi ed il dolore era iniziato dal dicembre precedente e prima di arrivare alla risonanza mi avevano fatto fare tante altre visite perchè non veniva riconosciuta come patologia ortopedica (elettromiografia, vistite ed esami reumatologici, ecc..), poi l'ortopedico mi ha fatto fare RX al bacino per eventuale artrosi giovanile ma negativa, l'osso era perfetto (luglio, 7 mesi fa), persistendo i dolori alle anche mi ha fatto fare rmn con esito espresso in precedenza. Mi è stato prescritta camera iperbarica, punture di bifosfonati per 3 mesi, magnetoterapia e deambulazione con stampelle.
Ad oggi, dopo 2 cicli di camera iperbarica ho ripetuto RMN con risultato che l'edema è in lieve remissione e la necrosi presenta una fibrosclerosi cistica cronica (crdo sia la cicatrizzazione??)... le aree interessate sono in zona di carico (superiore) e circa il 50% dell'epifisi a dx ed il 15% a sx. Non si notano segni di cedimento o deformità dell'osso.
Ho visto diversi specialisti e c'è che mi dice di continuare le cure e tentare una chirurgia conservativa senza però dare delle effettive garanzie e chi invece mi consiglia di fare quantoprima la protesi bilaterale.... non so veramente a chi dare retta in quanto sono tutti eccellenti specialisti.
Considerando che ho 38 anni, sono sano, e tra famiglia e lavoro (impiegato tecnico per nulla sedentario) ho davvero bisogno di tornare presto in pista mi chiedo quali speranze portei avere affrontando un percorso "rigenerativo", investendo mesi e mesi di tempo e fatica per poi alla fine arrivare alla protesi? In che durata del mio osso posso sperare?
Se opto per la protesi dop, sperando nel buon risultato, alla fine torni come se fosse la tua articolazione o restio comunque limitato nei movimenti?
Mi sarebbe molto ultile qualche consiglio...
Grazie.
chiedo questo consulto perchè non riesco a prendere una decisione in merito alla migliore terapia per la mia patologia, a ottobre dello scorso anno (circa 5 mesi fa) mi è stata diagnosticata una osteonecrosi bilaterale più estesa a destra con tenue sfumato edema. I problemi ed il dolore era iniziato dal dicembre precedente e prima di arrivare alla risonanza mi avevano fatto fare tante altre visite perchè non veniva riconosciuta come patologia ortopedica (elettromiografia, vistite ed esami reumatologici, ecc..), poi l'ortopedico mi ha fatto fare RX al bacino per eventuale artrosi giovanile ma negativa, l'osso era perfetto (luglio, 7 mesi fa), persistendo i dolori alle anche mi ha fatto fare rmn con esito espresso in precedenza. Mi è stato prescritta camera iperbarica, punture di bifosfonati per 3 mesi, magnetoterapia e deambulazione con stampelle.
Ad oggi, dopo 2 cicli di camera iperbarica ho ripetuto RMN con risultato che l'edema è in lieve remissione e la necrosi presenta una fibrosclerosi cistica cronica (crdo sia la cicatrizzazione??)... le aree interessate sono in zona di carico (superiore) e circa il 50% dell'epifisi a dx ed il 15% a sx. Non si notano segni di cedimento o deformità dell'osso.
Ho visto diversi specialisti e c'è che mi dice di continuare le cure e tentare una chirurgia conservativa senza però dare delle effettive garanzie e chi invece mi consiglia di fare quantoprima la protesi bilaterale.... non so veramente a chi dare retta in quanto sono tutti eccellenti specialisti.
Considerando che ho 38 anni, sono sano, e tra famiglia e lavoro (impiegato tecnico per nulla sedentario) ho davvero bisogno di tornare presto in pista mi chiedo quali speranze portei avere affrontando un percorso "rigenerativo", investendo mesi e mesi di tempo e fatica per poi alla fine arrivare alla protesi? In che durata del mio osso posso sperare?
Se opto per la protesi dop, sperando nel buon risultato, alla fine torni come se fosse la tua articolazione o restio comunque limitato nei movimenti?
Mi sarebbe molto ultile qualche consiglio...
Grazie.
[#1]
Caro amico, a 38 anni è proprio un bel problema, soprattutto in relazione a quale decisione di trattamento scegliere.
La mia prima preoccupazione è quella di non confonderti ulteriormente le idee visto che hai già consultato tanti egregi specialisti. Mi servirebbe intanto conoscere il livello di dolore in relazione al quotidiano: camminare, fare le scale, correre ... e se le lesioni della testa (necrosi) sono o meno in progressione. Se il dolore è modesto, accettabile e dominabile con farmaci "al bisogno" per ora stai lontano dalla protesi (anche se a lungo andare sarà forse il destino delle tue anche - se la diagnosi è corretta). Ti sarà stato illustrato il rapporto costi/benefici delle alternative alla protesi: certezze poche per altri approcci chirurgici, nessuna certezza con farmaci, fisioterapia e infiltrazioni e ... quello che ti pare e che hai già fatto. Se arriverai alla protesi anche in tempi rapidi oggi i risultati buoni/eccellenti superano il 90% (in qualche studio oltre il 95%). Personalmente ho operato in un anno le due anche di un paziente di 35 anni: peso 115 Kg, lavoro pesante in giro per cantieri. A 18 anni dall'intervento sta benissimo e devo telefonargli per avere il "privilegio" di controllarlo.
Cari saluti e tanta positività: a 38 anni si supera questo e altro.
La mia prima preoccupazione è quella di non confonderti ulteriormente le idee visto che hai già consultato tanti egregi specialisti. Mi servirebbe intanto conoscere il livello di dolore in relazione al quotidiano: camminare, fare le scale, correre ... e se le lesioni della testa (necrosi) sono o meno in progressione. Se il dolore è modesto, accettabile e dominabile con farmaci "al bisogno" per ora stai lontano dalla protesi (anche se a lungo andare sarà forse il destino delle tue anche - se la diagnosi è corretta). Ti sarà stato illustrato il rapporto costi/benefici delle alternative alla protesi: certezze poche per altri approcci chirurgici, nessuna certezza con farmaci, fisioterapia e infiltrazioni e ... quello che ti pare e che hai già fatto. Se arriverai alla protesi anche in tempi rapidi oggi i risultati buoni/eccellenti superano il 90% (in qualche studio oltre il 95%). Personalmente ho operato in un anno le due anche di un paziente di 35 anni: peso 115 Kg, lavoro pesante in giro per cantieri. A 18 anni dall'intervento sta benissimo e devo telefonargli per avere il "privilegio" di controllarlo.
Cari saluti e tanta positività: a 38 anni si supera questo e altro.
Dr. renato rambaldi
Specialista in Ortopedia-Traumatologia
Consulente Tecnico del Tribunale di Milano
[#2]
Utente
Buonasera,
In merito al dolore nel quotidiano diciamo che è modesto/variabile, di norma non ho bisogno di assumere farmaci per il dolore ma a volte, per qualche giorno, il dolore è molto intenso e se non prendo qualcosa non mi fa dormire. Sopporto comunque bene, mi pasta un po' di ibuprofene anche nei momenti peggiori. Il problema è che non sto facendo attività, non posso camminare più di cento metri senza dovermi sedere, sono limitato nell'attività lavorativa avendo idoneità al solo lavoro di ufficio e tutto questo mi comporta una "sofferenza" nella vita sociale e familiare. Questo è il mio vero problema, non solo il dolore...
Ps. Vado a nuotare in piscina almeno una volta a settimana e nuoto a rana senza problemi, a stile libero mi fa male una spalla e lo evito.
Il giorno dopo al nuoto sento la zona degli inguini come "indolenzita" ma nulla di chè.
In merito al dolore nel quotidiano diciamo che è modesto/variabile, di norma non ho bisogno di assumere farmaci per il dolore ma a volte, per qualche giorno, il dolore è molto intenso e se non prendo qualcosa non mi fa dormire. Sopporto comunque bene, mi pasta un po' di ibuprofene anche nei momenti peggiori. Il problema è che non sto facendo attività, non posso camminare più di cento metri senza dovermi sedere, sono limitato nell'attività lavorativa avendo idoneità al solo lavoro di ufficio e tutto questo mi comporta una "sofferenza" nella vita sociale e familiare. Questo è il mio vero problema, non solo il dolore...
Ps. Vado a nuotare in piscina almeno una volta a settimana e nuoto a rana senza problemi, a stile libero mi fa male una spalla e lo evito.
Il giorno dopo al nuoto sento la zona degli inguini come "indolenzita" ma nulla di chè.
[#4]
Chiaro, chiarissimo. Se il problema fosse racchiuso tutto nell'elemento dolore tu non avresti difficoltà a dilazionare, procrastinare l'intervento di protesi (ti basta un po' di ibuprofene). Ma c'è ben altro: i pochi metri che puoi percorrere prima di doverti sedere, la ridotta attività sociale, il nulla di fisico e di sportivo. E a 38 anni non è accettabile. Il P. di cui ti ho accennato, a fronte delle mie più che sue perplessità (aveva 35 anni, era obeso e faceva un lavoro pesante) a fare la protesi un giorno mi dice: "vado a Londra, me lo chiede mia moglie; dovrò camminare! quando torno riparliamo". Al ritorno mi telefona dall'aeroporto: "mi metta in nota!" Della chirurgia "conservativa" ti ho detto che cosa penso: nulla di certo. Se me lo consenti nella prima pagina del mio libro "Ortopedia & dintorni" puoi leggere: "La medicina è l'arte del Possibile e la scienza dell' Incertezza" (W. Osler). Nella protesica abbiamo più certezze che nella chirurgia "conservativa" alternativa. Tutto il resto è inutile, come purtroppo hai sperimentato sulla tua pelle.
cari saluti
cari saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.2k visite dal 23/02/2018.
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