Osteocondrosi del domo astragalico

SALVE,HO 42 ANNI E DA CIRCA 4 ANNI HO UN FORTE DOLORE ALLA CAVIGLIA SX,DOVUTO A UN TRAUMA SPORTIVO.DALLA R.M.EFFETTUATA IL 25/07/08 E'STATO REFERTATO:"IN CORRISPONDENZA DEL VERSANTE MEDIALE DEL DOMO ASTRAGALICO SI RILEVA UNA CIRCOSCRITTA AREA DI DISOMOGENEA INTENSITA'DI SEGNALE DELL'OSSO SUBCONDRALE (dt9mm circa)CIRCOSCRITTA DA UN SOTTILE E NETTO ORLETTO IPOINTENSO IN T1.IN SEDE LIMITROFA SI RILEVA UN'AMPIA AREA DI ALTERAZIONE DELL'INTENSITA'DI SEGNALE DELL'OSSO SUBCONDRALE CARATTERIZZATA DA SFUMATA IPOINTENSITA'IN T1 ED IPERTENSITA' IN T2.TALE AREA E' A SUA VOLTA CIRCONDATA DA UN'AREA DI ALTERATA INTENSITA'DELL'OSSO SUBCONDRALE CARATTERIZZATA DA SFUMATA IPOINTENSITA'IN T1 E MARCATA IPOINTESITA IN T2.MODICO VERSAMENTO ENDOARTICOLARE.IL REFERTO DESCRITTO DEPONE,IN PRIMA IPOTESI,PER NECROSI AVASCOLARE CON ESTESO EDEMA IN EVOLUZIONE LIMITROFO PERIFERICO RISPETTO AL QUALE SI DISPONE IN PERIFERIA,UN,AREA DI EDEMA IN EVOLUZIONE FIBROTICA".
MI SONO RECATO A VISITA MEDICA ORTOPEDICA AL POLICLINICO "S.MATTEO" DI PAVIA DOVE MI CONSIGLIANO UNA "MAGNETOTERAPIA CON OSTEOBIT" PER 2 MESI,DEAMBULAZIONE CON CANADESI CON CARICO SFIORANTE A SX E CURA CON LOFTIL E CLODY.DOPO LA MAGNETOTERAPIA EFFETTUO UNA NUOVA R.M.(27/11/08) DOVE MI RISCONTRANO "SEVERA OSTEOCONDROPATIA CON AREA CENTRALE DI SOFFERENZA ISCHEMICA AD EVOLUZIONE NECROTICA E IN CORRISPONDENZA DEL VERSANTE SUPERO MEDIALE DEL DOMO ASTRAGALICO ESTESA(DTT:1,2cm;DCC:2cm;DAP:1,7cm)". RITORNATO AL POLICLINICO "S.MATTEO"DI PAVIA I MEDICI RISCONTRANO CHE LA NUOVA RISONANANZA EVIDENZIA QUADRO SOSTANZIALMENTE INVARIATO E MI CONSIGLIANO:"ARTROSCOPIA DIAGNOSTICA,E OSTEOTOMIA MALLEOLO MEDIALE ED APPOSIZIONE MEMBRANA CONDROGENICA A CIELO APERTO".
QUINDI OPTANO PER UN INTERVENTO CHIRURGICO CHE PERO' A LORO DIRE POTREBBE NON RISOLVERE IL PROBLEMA.
A QUESTO PUNTO CONSULTO UN ALTRO PROFESSORE,CHE EVIDENZIA LA STESSA PATOLOGIA DEL "S.MATTEO",ANCHE SE LUI AL POSTO DELLA MEMBRANA CONDROGENICA USEREBBE LA MIA STESSA CARTILAGINE FACENDOLA RIPRODURRE CON CELLULE STAMINALI.ANCHE QUEST'ULTIMO NON GARANTISCE RISULTATI IN CASO D'INTERVENTO CHIRURGICO,ANZI.....
COMUNQUE MI SCONSIGLIA L'IMMEDIATO INTERVENTO CHIRURGICO CONSIGLIANDOMI UN CICLO DI 3 SEDUTE DI "ONDE D'URTO"IN SEDE DI OSTEOCONDROSI.
MI CHIEDO SE LA TERAPIA CON ONDA D'URTO SIA EFFICACE PER LA POSIZIONE IN CUI SI TROVA L'OSSO ASTRAGALICO.
MI CONSIGLIATE QUESTO TIPO DI TERAPIA?? LA DOVREI FARE I PRIMI DI GENNAIO .
MI COSIGLIATE L'INTERVENTO??
DATO CHE E'COMUNQUE UN INTERVENTO CHE PREVEDE IL TAGLIO DELL'OSSO DAVANTI ALL'OSSO ASTRAGALICO,CON I CAMBIAMENTI DEL TEMPO PENSO CHE LA CAVIGLIA NE RISENTIREBBE CON CONSEGUENTE DOLORE..
NEL FRATTEMPO LA FASCIA MUSCOLARE DELLA GAMBA SX SI E'ASSOTTIGLIATA,MI CONSIGLIATE DI FARE NUOTO??
SPERANDO IN UNA VOSTRA CORTESE RISPOSTA RINGRAZIO ANTICIPATAMENTE...
MAURO..
[#1]
Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66
Sono perplesso da questa serie di proposte "terapeutiche".
Mi domando: ma qual'e' la diagnosi?
Siamo sicuri che la lesione osteocondrale del domo astragalico sia primitiva e non, forse, secondaria?
E' stato fatto uno studio vascolare accurato dell'astragalo mediante una angioscintigrafia ossea dinamica segmentaria?
Inotre, quali informazioni sui fattori di rischio? Lei e' portatore di altre patologie? Se si', quali?
In famiglia esistono casi di patologie vascolari?

Mi scusi, ma prima di parlare di qualsiasi tipo di terapia soprattutto in caso di astragalo (osso ad alto rischo vascolare per ragioni anatomiche e biomeccaniche) occorre molta, molta prudenza.
Per il momento Le porgo i migliori auguri per le prossime Festivita'
Cordialemente

Nota:informazione web richiesta dall'Utente senza visita clinica; non ha valore di diagnosi, trattamento o prognosi che si affidano al medico curante

[#2]
Utente
Utente
GRAZIE PER LA TEMPESTIVA RISPOSTA.
ALLA MIA PRIMA VISITA PRESSO IL POLICLINICO "S.MATTEO" DI PAVIA,DOPO AVER VISIONATO LA R.M.,IL REFERTO DEL MEDICO ATTESTA "AREA DI SOFFERENZA ISCHEMICA MEDIALE DEL DOMO ASTRAGALICO ,CAVIGLIA
FRESCA,ASCIUTTA,ARTICOLARITA'COMPLETA,DOLORABILITA'IN SEDE MEDIALE E SUL SENO DEL TARSO,TINEL,CAVIGLIA STABILE".CONSIGLIO:MAGNETOTERAPIA CON OSTEOBIT PER MESI DUE
DEABULAZIONE CON CANADESI.
DOPO AVER FATTO LA TERAPIA MI SONO RECATO DI NUOVO A VISITA DALLO STESSO SPECIALISTA CON UNA NUOVA R.M. E DOPO AVERLA VISIONATA IL MEDICO REFERTAVA: "LA NUOVA R.M. EVIDENZIA QUADRO STRUMENTALE SOSTANZIALMENTE INVARIATO.
CONSIGLIO:ARTROSCOPIA DIAGNOSTICA,EV.OSTEOTOMIA MALLEOLO MEDIALE ED APPOSIZIONE MEMBRANA CONDROGENICA A CIELO APERTO".
QUESTE SONO LE DIAGNOSI IN MIO POSSESSO; NESSUNO HA MAI ACCENNATO AD UNA ANGIOSCINTIGRAFIA OSSEA .(FORSE PERCHE'DOPO LA CURA CON LOFTIL COMPRESSE E CON INIEZIONI DI CLODY NONCHE'IL TRATTAMENTO CON MAGNETOTERAPIA OSTEOBIT NON E' STATA RILEVATA ALCUNA REGRESSIONE DELL'AREA NECROTICA???)
COSA INTENDE PER LESIONE PRIMITIVA E SECONDARIA???
COSA RIVELEREBBE L'ANGIOSCINTIGRAFIA????
PER QUANTO RIGUARDA LE PATOLOGIE NON MI RISULTA DI AVERNE ALCUNA(ESSENDO DONATORE DI SANGUE MI CONTROLLO REGOLARMENTE);IN FAMIGLIA MIO PADRE E'PORTATORE SANO DI EPATITE "B" E SOFFRE IN MISURA LIEVE DI VENE VARICOSE...
POTREBBE PER FAVORE ESSERE PIU' DETTAGLIATO? COME MI CONSIGLIA DI PROCEDERE?
A CHI EVENTUALENTE RIVOLGERMI PER UNA NUOVA VISITA?
LEI PENSA CHE CI SIA UNA CURA CHE POTREBBE FARMI EVITARE L'INTERVENTO CHIRURGICO?
ABITO A PALERMO CONOSCE QUALCHE CENTRO A CUI POTREI RIVOLGERMI??
GRAZIE PER LA SUA DISPONIBILITA'.LE PORGO ANCHE A LEI E AI SUI CARI GLI AUGURI DI UN FELICE NATALE .
CORDIALMENTE
MAURO..
[#3]
Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66
La scintigrafia, se condotta da mani esperte e in centri di Medicina Nucleare con grande esperienza di patologie dello scheletro, puo' evidenziare l'eventuale ischemia o ipervascolarizzazione dell'osso e consentire una diagnosi piu' accurata, agevola l'indicazione al trattamento e soprattutto permette di tratteggiare un profilo prognostico piu' preciso.
Per spiegarmi...
La stessa patologia puo' crearsi nel ginocchio, soprattutto a carico del condilo interno e in alcuni di questi casi l'ostecondrosi non e' il primum movens (non compare da sola e come unica e prima manifestazione) ma e' secondaria ad uno stato di ischemia e a volte di necrosi idiopatica del condilo femorale spesso misconosciuta se in fase iniziale.
Analogamente nell'astragalo prima di iniziare percorsi chirurgici delicati e complessi come quelli a Lei proposti bisogna essere certi che l'astragalo non sia colpito da un danno vascolare piu' esteso di quanto non possa apparire in prima istanza. Se cosi' fosse il danno osteocondrale sarebbe solo l'epifenomeno di un quadro piu' complesso (= sarebbe secondario ad una patologia ischemica dell'astragalo).
- La onde d'urto possono raggiungere tranquillamente l'astragalo

Per qualsiasi altra valutazione e' bene che Lei si rivolga ad un collega ortopedico esperto in chirurgia del piede che potra' sicuramente rintracciare in diversi centri del SSN.
Le rinnovo gli auguri di buone feste
Cordialmente

[#4]
Utente
Utente
GRAZIE,PER I SUOI CONSIGLI...
BUON ANNO........
CORDIALMENTE....MAURO.