Rottura tendine di achille (tutore sì, tutore no)
Buonasera,
il mio compagno è stato recentemente operato per la rottura del tendine di achille. Dopo l'intervento, il chirurgo non ha effettuato l'ingessatura ma una fasciatura stretta della gamba, con divieto di carico sull'arto operato per circa due settimane (data di possibile rimozione dei punti). Parlando col chirurgo, ci è stato detto che dopo la rimozione dei punti non sarà necessario utilizzare alcun tutore poiché è necessaria una "mobilizzazione del tendine per evitare aderenze". Tuttavia, dando uno sguardo on line ci siamo resi conto che, generalmente, durante il periodo di mobilizzazione è sempre consigliato l'utilizzo di un tutore con un sistema di regolazione della flesso-estensione della caviglia, con angolazione da 30 a 0 gradi. Cosa ci consigliate?
il mio compagno è stato recentemente operato per la rottura del tendine di achille. Dopo l'intervento, il chirurgo non ha effettuato l'ingessatura ma una fasciatura stretta della gamba, con divieto di carico sull'arto operato per circa due settimane (data di possibile rimozione dei punti). Parlando col chirurgo, ci è stato detto che dopo la rimozione dei punti non sarà necessario utilizzare alcun tutore poiché è necessaria una "mobilizzazione del tendine per evitare aderenze". Tuttavia, dando uno sguardo on line ci siamo resi conto che, generalmente, durante il periodo di mobilizzazione è sempre consigliato l'utilizzo di un tutore con un sistema di regolazione della flesso-estensione della caviglia, con angolazione da 30 a 0 gradi. Cosa ci consigliate?
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Salve,
le rotture complete del Tendine di Achille possono essere trattate conservativamente o chirurgicamente.
Nel primo caso si realizza un gesso o si utilizza un tutore in equidisto (piede atteggiato in flessione plantare) per permettere ai monconi tendine di accostarsi il più possibile fino a completa cicatrizzazione.
Anche nel caso di intervento chirurgico dove si suturano gli estremi del tendine è doveroso un periodo in tutore o gesso in equinismo che può variare da 2 a 4 settimane, seguito poi da un periodo con tutore a 90° per altre 2-3 settimane. Il tutto in assenza di carico. Si inizia in seguito un programma riabilitativo con carico progressivo, mobilità passiva fino a recupero della flesso-estensione attiva. Infine il ritorno alla pratica sportiva.
Ovviamente il chirurgo che l'ha operato conosce la situazione anatomica del tendine ed il tipo di ricostruzione eseguita per cui non mi sento di contraddirlo a pieno (è vero che l'immobilizzazione favorisce la rigidità, ma altrettanto vero che garantisce una cicatrizzazione più efficace), ma occorre bilanciare bene il rischio di ri-rottura con quello di aderenze cicatriziali (trattabili con adeguata FKT).
Cordiali saluti
le rotture complete del Tendine di Achille possono essere trattate conservativamente o chirurgicamente.
Nel primo caso si realizza un gesso o si utilizza un tutore in equidisto (piede atteggiato in flessione plantare) per permettere ai monconi tendine di accostarsi il più possibile fino a completa cicatrizzazione.
Anche nel caso di intervento chirurgico dove si suturano gli estremi del tendine è doveroso un periodo in tutore o gesso in equinismo che può variare da 2 a 4 settimane, seguito poi da un periodo con tutore a 90° per altre 2-3 settimane. Il tutto in assenza di carico. Si inizia in seguito un programma riabilitativo con carico progressivo, mobilità passiva fino a recupero della flesso-estensione attiva. Infine il ritorno alla pratica sportiva.
Ovviamente il chirurgo che l'ha operato conosce la situazione anatomica del tendine ed il tipo di ricostruzione eseguita per cui non mi sento di contraddirlo a pieno (è vero che l'immobilizzazione favorisce la rigidità, ma altrettanto vero che garantisce una cicatrizzazione più efficace), ma occorre bilanciare bene il rischio di ri-rottura con quello di aderenze cicatriziali (trattabili con adeguata FKT).
Cordiali saluti
Prof. Andrea Angelini
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 15.8k visite dal 10/11/2017.
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