Ernie in giovane età

Salve, sono un ragazzo di 26 anni e da 2 anni gioco a tennis e pratico circa 3/4 volte l'anno lo sci, le espongo il problema:
Da questa estate ho incominciato ad avvertire dei dolori lombari, che comparivano e scomparivano fino a quando i primi giorni di settembre mi sono bloccato con un fortissimo dolore lombare, dopo 6/7 giorni e siringhe di antinfiammatori e miorilassanti mi sono ripreso pian piano ed ho ricominciato a giocare a tennis dopo un mese circa, però piuttosto frequentemente ho avvertito il solito doloretto lombare cosi mi sono deciso a fare una risonanza magnetica, e questo è il referto:
L'esame tomografico a RMN del rachide lombosacrale, evidenzia alterazioni morfologiche e di segnale di tipo degenerativo condrosico, di grado medio, a carico dei dischi intersomatici del tratto L$-S!, con conseguente piccola ernia discale posteriore ediana in L5,S!, nell'ambito di protrusione discale globale senza impegno dei canali di coniugazione, e protusione discale globale, con iniziale impegno dei canali di coniugazione, in L4.L5.Coesistono alterazioni morfologiche e di segnale di tipo degenerativo osteosico di grado lieve, a carico dei corpi vertebrali del tratto L4-S1(spondilosi lombare caudale, di grado lieve).Non si osservano alterazioni morfologiche e di segnale di significato patologico attuale, a carico del cono midollare e del filum terminale. Si segnala infine la presenza di due piccoli angiomi a carico dei somi di D12 e di L3, e di due picole ernie intraspongiose di schmorl a carico di L5 e di S1.
A questo le chiedo se la situazione clinica è seria, e se dovrò approfondire il tutto.
Potrò peggiorare?
Potrò ancora praticare il tennis e lo sci?
A chi dovrò rivolgermi cosa devo aspettarmi?
Vi ringrazio anticipatamente per la vostra disponibilità.
Saluti
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Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66
Gent. signore,
la descrizione delle immagini del suo esame non descrivono un quadro "radiologicamente" preoccupante.
1) In realta' la sua descrizione non presenta ernie discali migrate (= espulse) nel vero senso anatomopatologico della parola.
Si tratterebbe verosimilmente di una protrusione discale sia a livello L4/L5 come a livello L5/S1.
Questa situazione e' piu' che sufficiente per poter innescare un quadro di lombalgia fino al "blocco" vero e proprio del rachide, irrigidimento espressione di un tentativo di difesa del corpo per gli stress eccessivi sul cercine che circonda il disco (anulus fibrosus). Questo anulus e' riccamente innervato da un piccolo nervo (nervo seno vertebrale del Luscka) che si diparte dalla radice nervosa alla sua uscita dal canale vertebrale e si dirama, tramite un suo prolungamento, con una rete fittissima di terminazioni dentro a questo anulus e al legamento longitudinale posteriore (un legamento molto robusto che corre all'intero del canale vertebrale e rinforza posteriormente i dischi).
In poche parole non e' necessario avere un ernia del disco per avere mal di schiena, basta avere il disco leggermente schiacciato o troppo molle ed ecco che, sporgendo, mette in tensione l'anulus e quindi stimola questo piccolo nervo che scatena la contrattura dei muscoli e quindi il dolore.
Il dolore infatti e' dovuto esclusivamente alla contrattura dei muscoli paravertebrali: non e' il disco che sporge o l'eventule ernia che fa male, bensi' i muscoli contratti e quindi in ischemia.
Diverso e' il discorso dela sciatalgia (detta comunemente "sciatica"), ma non e' il suo caso.
2) Le ernie di Schmorl intraspongiose nel corpo vertebrale di L5 e di S1 non sono una malattia. Il radiologo ha l'obbligo di descrivere questi piccoli infossamenti delle limitanti somatiche vertebrali, ma in realta' non sono ernie (tranne casi particolari che non La riguardano) e non danno nessun disturbo. Le consideri una semplice variante anatomica.
3) Gli angiomi vertebrali sono una diagnosi occasionale nel rachide. Nella grandissima maggioranza dei casi anche gli angiomi non sono segno di malattia, non danno nessun disturbo, e pertanto anche loro vengono pertanto derubricati a varianti anatomiche prive di significato clinico.
Detto questo, pero', non posso dirle molto di piu' perche' il quadro radiologico, da solo, in assenza di una valutazione clinica, non consente di porre una diagnosi e tanto meno una prognosi. In questo senso e' bene che Lei senta il parere di un collega Ortopedico che potra' chiarire tutti i suoi dubbi e rispondere ad ogni Sua domanda.
Le porgo i migliori auguri di buona salute e altrettanti auguri per le prossime Feste.
Cordialmente

Nota:informazione web richiesta dall'Utente senza visita clinica; non ha valore di diagnosi, trattamento o prognosi che si affidano al medico curante

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Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
La ringrazio moltissimo dr. Valassina è stato davvero gentilissimo a spiegarmi la situazione in modo cosi esauriente!
Il mio fisiatra di fiducia mi ha consigliato vivamente una panca ad inversione gravitazionale per allargare lo spazio tra i dischi, dicendomi che dovrebbe migliorami moltissimo il problema, lei è dello stesso avviso?
Sono stato da un ortopedico che mi ha detto che la mia situazione meccanica è normale e che dovrò fare degli esercizi specifici per rinforzare i lombari e gli addominali, oltre che a dimuire l'intensità di sport come tennis e sci, ma che per ora non è proprio il caso di agire chirurgicamente. Mi ha inoltre consigliato anche il nuoto con moderazione e solo nello stile dorso.
Mi faccia sapere il suo parere.
La ringrazio anticipatamente per la sua disponibilità!
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Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66
Segua con fiducia le indicazioni del fisiatra e dell'ortopedico che l'hanno visitata.
Ancora auguri di buona salute e buone Feste.
Cordialmente
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Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
Salve sono di nuovo qui che vi chiedo un consiglio ed un parere medico, una decina di giorni fa mi sono ribloccatto nella zona lombare, per fortuna in maniera meno intensa della precedente, ad ogni modo ho dovuto fare delle siringhe con voltaren e muscoril per 3 giorni. Mi sono presentato dal mio fisiatra che a questo punto mi ha prescritto sedute di tens elettroterapia antalgia, sedute di magnetoterapia e massaggi distrettuali, ma alla domande se devo smettere di giocare a tennis non mi ha saputo rispondere con certezza, dicendomi che devo moderarmi voi potreste aiutarmi e darmi una risposta chiara?
Vi ringrazio anticipatamente.
Saluti
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Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66
In fondo lei ha ricevuto una risposta chiara: la valutazione del ritorno all'attività agonistica e per di più penalizzante come il tennis (micidale per il rachide a cui impone sollecitazione torsionali enormi..) vavalutata in base a come lei (il suo rachide...) rispnderà al programma riabilitativo.
Questo è il calssico tipo di valutazione che si può realizzare solo in itinere.
Si faccia seguire dai colleghi durante il recupero. Saranno loro a stabilire se e quando potrà tornare alla piena attività tennistica o meno
Cordialmente
Dr. A. Valassina
[#6]
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
La ringrazio ancora Dr. Valassina, ma io all'attività agonista ho già deciso di rinunciare, mi riferivo alla pratica del tennis una volta sola alla settimana,e quindi nettamente ridotta rispetto all'attività agonistica.
Saluti.
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Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66
Idem, ho gia' risposto.
Senta il parere dei colleghi durante la fase di recupero "amatoriale"
Dr. A. Valassina
[#8]
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
Salve ad oggi ho fatto per tre settimane la seguente terapia:
tens antalgica
magnetoterapia
massaggio distrettuale
ginnastica rieducativa
consigliatami dal fisiatra, però ieri mi sono bastate 2 ore sedute allo studio per avvertire di nuovo un doleretto nella parte sacrale ed il fisio terapista mi ha infatti trovato una contrattura... mi chiedo se basta cosi poco per ricadere nel problema, queste terapie non hanno effetto?
l'intervento chirurgico per diminuire la protrusione è fattibile?
avete dei colleghi nella mia zona specifici per queste problematiche da cui potrei recarmi?
Vi ringrazio anticipatamente.
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Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66
Si puo' rivolgere alla Clinica Ortopedica dell'Universita'di Bari.
Cordialmente
Dr. A. Valassina
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Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
Salve ma per quanto riguarda la terapia che sto facendo cosa può dirmi?
La ringrazio