Discopatie e collagenopatia(?)

Salve a tutti !
Ho venticinque anni e durante gli ultimi tre, sporadicamente, ho sofferto di lievi mal di schiena, curati con il semplice stare a riposo. A metà Dicembre del 2005 sono stato tamponato ed ho accusato un lieve ma continuo mal di schiena. Dall’indagine radiologica, eseguita appunto alla schiena, non risultava alcuna anomalia.
Dopo una cinquantina di giorni circa, non contento, ho pensato bene di scivolare sul ghiaccio urtando violentemente a terra la schiena. Una volta scemato il dolore sembrava che tutto fosse ritornato alla normalità, invece nei giorni immediatamente successivi ho incominciato ad avvertire dolori sempre più lancinanti, che, di fatto, non mi permettevano di stare in piedi e soprattutto di camminare per più di due minuti. Inoltre, non appena mi sedevo, dopo essere stato qualche minuto a camminare, avvertivo un dolore ancora più forte che spariva non appena trovata una posizione più comoda. Allarmato da questi sintomi, ed anche dall’infiammazione del nervo sciatico della gamba sinistra, mi sono sottoposto a Risonanza Magnetica Senza Contrasto, il cui referto è il seguente:

RISONANZA MAGNETICA DORSALE

L’indagine R.M. del rachide dorsale è stata condotta in tecnica SE e GE secondo piani assiali, sagittali e con immagini pesate in T1 e T2.
Riduzione di spessore e di intensità in T2 dei dischi intersomatici interposti in D2-D3, D3-D4, D4-D5, D5-D6, D6-D7, D7-D8, D8-D9, D9-D10, D10-D11 e D11-D12.
In D3-D4: piccola ernia discale mediana.
In D6-D7: ernia discale paramediana destra con appoggio sulla superficie anteriore del midollo.
In D11-D12: ernia discale mediana e paramediana destra, più voluminosa, con appoggio sulla superficie anteriore del cono midollare.


RISONANZA MAGNETICA LOMBARE

L’indagine R.M. del rachide lombare è stata condotta in tecnica SE e GE secondo piani assiali,
sagittali e con immagini pesate in T1 e T2.
Riduzione di spessore e di intensità in T2 dei dischi intersomatici interposti in L3-L4, L4-L5.
In L1-L2, L2-L3: assenza di ernie discali.
In L3-L4: ernia discale mediana con appoggio sul sacco durale all’emergenza della radice L4.
In L4-L5: ernia discale mediana con appoggio sul sacco durale all’emergenza della radice L5.
In L5-S1: assenza di ernia discale.

A seguito di quanto emerso dalla R.M., mi sono recato da uno specialista ortopedico, il quale, dopo aver analizzato le immagini, senza peraltro visionare il relativo referto, ha certificato:

LOMBALGIA POST TRAUMATICA .
R. M. N. METTE IN EVIDENZA DISCOPATIE MULTIPLE.
SI CONSIGLIA:
 CALO PONDERALE ;
 GINNASTICA VERTEBRALE;
 LIMITARE SOVRACCARICHI FUNZIONALI PER IL DISTRETTO LOMBARE;
 TERAPIA FISICA CON PR5;
 ALGIX 90 mg (1 AL DI’).

Non soddisfatto della visita, il cui responso appare quasi una esortazione al “prepensionamento”, mi sono rivolto, in via informale, ad altro ortopedico, il quale, non appena visti il referto e le immagini, si è affrettato a dichiarare quanto sia strano che un ragazzo di 25 anni presenti una tale situazione alla colonna vertebrale e che possa essere ipotizzabile una patologia di tipo reumatica che provochi il deterioramento del collagene discale. Pertanto mi ha consigliato di fare degli accertamenti sulle difese immunitarie ed altri esami che non saprei elencare, non avendo un certificato di tale ortopedico, essendo stata appunto una visita informale. Inoltre, l’ ortopedico, mi ha consigliato, una volta avuti i risultati di tali esami (che meglio indicherà in un prossimo incontro), di rivolgermi ad un neurochirurgo, di fare piscina e rinforzare i muscoli addominali e dorsali.
Mi scuso se sono stato prolisso, ma volevo presentare un quadro più preciso possibile della mia situazione.
Nella speranza di essere stato chiaro e di non avervi annoiato, vi chiedo la cortesia di esprimere un parere su quanto evidenziato dal referto della Risonanza Magnetica, su di un eventuale intervento chirurgico e sulle reali possibilità che possa trattarsi di una collagenopatia o di altra patologia. Infine desidererei anche sapere se debba continuare a prendere l’Algix dal momento che mi ha rimesso in piedi e che la sua mancata somministrazione (non lo prendo da circa tre giorni) mi causa fastidiosi dolori e difficoltà nei movimenti.
Grazie di cuore!!!
[#1]
Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali
In effetti tutte queste alterazioni fanno pensare ad una alterazione del connettivo, che non è abbastanza saldo per contenere il centro che si ernia. Inoltre può sussistere anche una artrite reattiva. Indagare sul sistema immunitario mi sembrerebbe opportuno. Le posso consigliare alcuni esami che forse coincideraano con quelli consigliati,
Tipizzazione HLA classe I e II. Con espressione genica e corrispondenze sierologiche.
Tipizzazione linfocitaria e sottopopolazioni:
CD3, CD4, CD5, CD8, CD19, CD20, CD16/56, CD23, CD25,
anticorpi sierici anti tireoglobulina
anticorpi sierici anti microsoma tiroideo (TPO)
Tireoglobulina
anticorpi sierici anti recettore TSH (anti TRAK)
FT3, FT4, TSH
Anticorpi antinucleo (ANA e frazioni (ENA, Sm, RNP)
Calcitonina
Prolattina
· ANTICORPI ANTI-ADENOVIRUS
· ANTICORPI ANTI-ASPERGILLUS FUMIGATUS IgG
· ANTICORPI ANTI-CHLAMYDIA PNEUMONIAE lgG e lgM
· ANTICORPI ANTI-CHLAMYDIA TRACHOMATIS ]gG e lgA
ANTICORPI ANTI-CITOMEGALOVIRUS lgG e lgM
· ANTICORPI ANTI-EPSTEIN BARR (EBNA-IgG, EBNA-IGM, VCA-IGG, VCA-IGM, EA-IGG, EA-IGM)
· ANTICORPI ANTI-HELICOBACTER PYLORI lgG e lgA
· ANTICORPI ANTI-STREPTOCHINASI
saluti



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Attivo dal 2006 al 2006
Ex utente
La voglio ringraziare per la sua disponibilità e per suoi consigli, di cui farò prezioso tesoro. Però vorrei anche sapere se, nel caso fossi affetto da una patologia al connettivo, vi siano cure definitive o meno e, riguardo le discopatie, se sia meglio intervenire chirurgicamente o no. La ringrazio per l'ascolto che mi da, salve.
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Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali
Con la medicina biologica si hanno molte armi a disposizione, sia per una diagnosi più accurata, che per la terapia. Bisogna rinsaldare il connettivo, renderlo più resostente, ha troppe erniette, per poter intervenire chirurgicamente, conviene prima eseguire una terapia medica
saluti
[#4]
Attivo dal 2006 al 2006
Ex utente
Grazie di cuore,probabilmente più in là tornerò a disturbarLa.Buon Lavoro!