Come mi devo comportare e cosa mi devo aspettare
Buongiorno,
Due settimane fa mi hanno investito in bici e oltre al pnx sinistro che ormai dovrebbe essere risolto ho:
Fratture IV, V, VI, VII, VIII, IX Costola sx;
Fratture II, IV, V, VI, VII Costola dx;
Frattura a più rime parzialmente scomposta della scapola destra;
Frattura a più rime del soma di D4;
Frattura dell'emiporzione destra del soma di D5 e D6.
Insomma sono bloccato al letto a pancia in su e mi alzo il meno possibile, solo per andare al bagno e per mangiare, con un busto spinalplus.
Tuttavia, sto alzato il meno possibile non perché non ne abbia voglia ma perché è il consiglio che mi hanno dato quasi tutti quelli che ho sentito.
Nel consulto del neurochirurgo dell'ospedale dove sono stato portato dopo l'incidente c'è scritto semplicemente "...si consiglia busta spinalplus per assumere la posizione seduta od ortostatica...".
L'ortopedico che ha visto la scapola si è limitato a consigliarmi un tutore da utilizzare quando sto in piedi dicendomi che al letto o anche seduto non sarebbe servito.
Per le costole mi è stato semplicemente detto di non fare nulla.
Sono stato dimesso in dimissioni protette dopo 8 giorni dall'incidente.
Tra un paio di settimane ho i controlli radiografici
Mi rendo conto che più tempo rimango al letto più fatico a stare alzato, soprattutto di sera, e non solo a livello fisico ma ogni tanto avverto addirittura nausea e insofferenza.
Vorrei sapere, se continuo a rimanere al letto il più possibile alzandomi meno di 2 ore al giorno va bene o dovrei diminuire gradualmente il tempo al letto?
Inoltre, dato che non faccio passeggiate e i miei spostamenti sono molto limitati, non ho nemmeno comperato il tutore per la scapola limitandomi, quando proprio passo parecchio tempo in piedi (al massimo qualche minuto), a legare il braccio al collo.
Che dite è proprio necessario il tutore per andare dal letto al bagno e dal bagno al tavolo e, dal tavolo al letto?
Grazie.
Due settimane fa mi hanno investito in bici e oltre al pnx sinistro che ormai dovrebbe essere risolto ho:
Fratture IV, V, VI, VII, VIII, IX Costola sx;
Fratture II, IV, V, VI, VII Costola dx;
Frattura a più rime parzialmente scomposta della scapola destra;
Frattura a più rime del soma di D4;
Frattura dell'emiporzione destra del soma di D5 e D6.
Insomma sono bloccato al letto a pancia in su e mi alzo il meno possibile, solo per andare al bagno e per mangiare, con un busto spinalplus.
Tuttavia, sto alzato il meno possibile non perché non ne abbia voglia ma perché è il consiglio che mi hanno dato quasi tutti quelli che ho sentito.
Nel consulto del neurochirurgo dell'ospedale dove sono stato portato dopo l'incidente c'è scritto semplicemente "...si consiglia busta spinalplus per assumere la posizione seduta od ortostatica...".
L'ortopedico che ha visto la scapola si è limitato a consigliarmi un tutore da utilizzare quando sto in piedi dicendomi che al letto o anche seduto non sarebbe servito.
Per le costole mi è stato semplicemente detto di non fare nulla.
Sono stato dimesso in dimissioni protette dopo 8 giorni dall'incidente.
Tra un paio di settimane ho i controlli radiografici
Mi rendo conto che più tempo rimango al letto più fatico a stare alzato, soprattutto di sera, e non solo a livello fisico ma ogni tanto avverto addirittura nausea e insofferenza.
Vorrei sapere, se continuo a rimanere al letto il più possibile alzandomi meno di 2 ore al giorno va bene o dovrei diminuire gradualmente il tempo al letto?
Inoltre, dato che non faccio passeggiate e i miei spostamenti sono molto limitati, non ho nemmeno comperato il tutore per la scapola limitandomi, quando proprio passo parecchio tempo in piedi (al massimo qualche minuto), a legare il braccio al collo.
Che dite è proprio necessario il tutore per andare dal letto al bagno e dal bagno al tavolo e, dal tavolo al letto?
Grazie.
[#1]
Chirurgo vascolare
Gentile utente non entro nel merito dell'importante politrauma per il quale Lei è seguito dagli specialisti.Da internista e angiologo mi permetto di suggerirle adeguata profilassi del tromboembolismo venoso il cui rischio in caso di traumi importanti ed estesi non e' da sottovalutare.In tal caso utile somministrazione di Enoxaparina 6000U 1fl al di' sottocute per il tempo necessario al recupero sia dai traumi ossei sia dalla importante condizione di allettamento.
Auguri!
Auguri!
[#2]
Ex utente
Mi scusi, mi ero dimenticato di dire che dal giorno dell'incidente non ho mai interrotto le iniezioni di calcioeparina (clexane). È l'unico farmaco che sto prendendo attualmente.
Continuo a stare al letto alzandomi meno tempo possibile e faccio molte ore al giorno di magneto terapia, alternando il posizionamento della fascia magnetica sul petto e dietro le spalle.
Mi piacerebbe passare più tempo alzato anche perché i dolori cominciano a non dare più fastidio essendo passate quasi tre settimane dal trauma ma il pericolo Delle fratture alle vertebre mi riporta a più miti consigli.
Inoltre, soprattutto dopo cena, fatico molto a stare alzato perché soffro di più la costrizione del busto e ho spesso cali di pressione dopo mangiato (anche prima dell'incidente ho sempre avuto pressione bassa ma ieri in particolare la massima era sotto i cento e la minima a 50)
Vorrei sapere se il comportamento che posso iniziare ad alzarmi un po'di più, magari alzandomi anche un'oretta di pomeriggio anziché soltanto a colazione, pranzo e cena.
Inoltre mi chiedevo, considerando che, a parte il fastidio di stare al letto, non sento particolari dolori, cosa mi devo aspettare per il proseguimento della mia convalescenza, sia in termini di tempi che di modalità.
Ovviamente, considerando tutte le variabili del caso mi rendo conto che questa mia curiosità non può che essere soddisfatta indicativamente ma volevo avere un'idea di cosa mi dovrei attendere.
Grazie di nuovo.
Continuo a stare al letto alzandomi meno tempo possibile e faccio molte ore al giorno di magneto terapia, alternando il posizionamento della fascia magnetica sul petto e dietro le spalle.
Mi piacerebbe passare più tempo alzato anche perché i dolori cominciano a non dare più fastidio essendo passate quasi tre settimane dal trauma ma il pericolo Delle fratture alle vertebre mi riporta a più miti consigli.
Inoltre, soprattutto dopo cena, fatico molto a stare alzato perché soffro di più la costrizione del busto e ho spesso cali di pressione dopo mangiato (anche prima dell'incidente ho sempre avuto pressione bassa ma ieri in particolare la massima era sotto i cento e la minima a 50)
Vorrei sapere se il comportamento che posso iniziare ad alzarmi un po'di più, magari alzandomi anche un'oretta di pomeriggio anziché soltanto a colazione, pranzo e cena.
Inoltre mi chiedevo, considerando che, a parte il fastidio di stare al letto, non sento particolari dolori, cosa mi devo aspettare per il proseguimento della mia convalescenza, sia in termini di tempi che di modalità.
Ovviamente, considerando tutte le variabili del caso mi rendo conto che questa mia curiosità non può che essere soddisfatta indicativamente ma volevo avere un'idea di cosa mi dovrei attendere.
Grazie di nuovo.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.3k visite dal 13/07/2017.
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