Una volta ben sfiammata la parte muscolare della schiena sarebbero scomparse anche le fitte alla

Sono una signora di 53 anni. Da circa 20 anni soffro di mal di schiena accompagnato fin dai primi anni da una sensazione di sensibilità dolorosa al tatto (quasi fosse un’ustione) sulla parte esterna della coscia destra. Negli ultimi anni i fenomeni dolorosi si sono intensificati, come frequenza e intensità, alla schiena. Tento comunque di contenerli con la ginnastica o antidolorifici fans.
Quel che più mi fa più penare e spesso non dormire è il dolore alla coscia che ora si è trasformato in fitte dolorose come aghi e punture localizzate e si sta allargando verso l’alto.
Ovviamente nel corso degli anni ho provato di tutto (fisioterapia, ginnastica posturale, osteopati, ecc.)
Nel 2006 la RMN della colonna lombo sacrale mi ha diagnosticato:
segni diffusi di spondiloartrosi,con osteofitosi marginale anteriore e posteriore delle limitanti vertebre in tutto il tratto lombo¬-sacrale;
protrusioni L4-L5 e L5-S1che improntano diffusamente la superficie ventrale del sacco durale;
significativo impegno bilaterale dei forami di congiunzione;
alterazioni a carattere reattivo delle limitanti vertebrali, con degenerazione della struttura spongiosa ossea. Segni di interessamento artrosico delle articolazioni interapofisarie;
normale l’ampiezza del canale rachideo e regolare la visualizzazione delle radici della cauda.
L’ultimo ortopedico interpellato mi ha prescritto una serie di analisi, tutte con esito negativo: MOC, fattore reumatoide, analisi autoimmunità, esami tiroide, esami generali del sangue ( completi di esame calcio, ferro, ecc)
Ha diagnosticato flogosi dorso lombare diffusa e sciatalgia parestesia, dicendo in modo molto ottimista che non essendoci gravi patologie, una volta ben sfiammata la parte muscolare della schiena sarebbero scomparse anche le fitte alla gamba.
Purtroppo però dal mese di giugno ha tentato, in varie sedute, il trattamento dei focolai con infiltrazioni locali (cambiando sostanze ma evitando il cortisone perché ho sofferto di glaucoma), agopuntura e cicli di 20 giorni di tauxib 90, senza grandi risultati.
Ha tentato anche 10 iniezioni di Rocefin ( saranno gli streptococchi?).
Vorrebbe continuare con gli antinfiammatori (eventualmente anche cortisone), ma io non sono d’accordo perché non ho avuto risultati, anzi sono 5 giorni che il dolore si è riacutizzato.
Lei che ne pensa? Quale sarebbe l’ottimale iter di terapia? Ci sono dei centri a Roma dove possa provare?
Vi ringrazio per la cortese attenzione e la risposta che mi darete.

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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
Visto il recente peggioramento secondo me sarebbe opportuno ricontrollare la colonna lombare con una nuova RMN per valutare l'evoluzione di quelle protrusioni discali. Eviterei infiltrazioni locali perché il problema potrebbe non essere locale e terapie antibiotiche senza motivo. Una volta che l'ortopedico avrà riesaminato il Suo caso visitandoLa bene e controllando le due RM potrà consigliare la terapia fisica e medica opportune. Per il Centro, a Roma c'è solo l'imbarazzo della scelta: ci sono moltissimi centri di chirurgia vertebrale sia ospedalieri che universitari. Il Suo Medico Curante saprà consigliarLa.
Cordiali saluti

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio per la cortese risposta e seguirò il suo consiglio di rifare la risonanza.Credo però che nella mia descrizione ho dato l'impressione che il problema si sia aggravato negli ultimi due anni, mentre anche prima della risonanza fatta ho passato dei periodi alternati di miglioramento e peggioramento. Che ne dice di interpellare un fisiatra ? grazie ancora e saluti
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
"Negli ultimi anni i fenomeni dolorosi si sono intensificati","il dolore alla coscia che ora si è trasformato in fitte dolorose", "non ho avuto risultati, anzi sono 5 giorni che il dolore si è riacutizzato" per me è un peggioramento.
Confermo la mia risposta: il chirurgo deciderà se deve fare fisioterapia.
Cordiali saluti
[#4]
Utente
Utente
Gent.mo Dott.Donati, nel ringraziarla della cortese risposta del 29 novembre, mi scuso di non aver scritto prima, ma sono stata fuori per lavoro. Desidero approfittare ancora della sua gentilezza, per chiederle un parere in relazione a quanto già scritto per il mio disturbo alla coscia.( desidero precisare che il dolore descritto parte da metà coscia verso il ginocchio nella parte anteriore ed esterna) Il medico generico mi consiglia di fare un' elettromiografia perchè sospetta una meralgia parestesica. Ma, essendo un esame invasivo, non sarebbe meglio rivolgersi a un neurologo invece che all'ortopedico come ho fatto fin ora? E inoltre, nel caso l'esame sia positivo, esistono cure efficaci? . Nel ringraziarla ancora Le invio cordiali saluti ed auguri di Buone Feste a lei e alla sua famiglia
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
Se vuole, può farsi visitare dal neurologo e sentire da lui se è necessario fare una elettromiografia. Per le cure bisogna che aspetti di essere stata visitata: la cura va dal cambio di abitudine a indossare cinture strette fino all'intervento chirurgico di liberazione del nervo intrappolato.
Ricambio gli auguri. Cordiali saluti
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Utente
Utente
Seguirò il suo consiglio .Cordiali saluti
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