Lesione crociato

Buonasera.
In data 4/2/'17, durante una partita di calcio, ho subito una 'Lesione del terzo medio e distale del legamento crociato posteriore con moderata entità di versamento in sede intra-articolare'. [esito risonanza]. Sono stato fermo un mese, per poi riprendere gli allenamenti; tuttavia avvertivo instabilità, fitte e dolore nella parte posteriore del ginocchio, problemi che mi porto dietro tutt'ora. Essendo portiere, ho deciso di adottare l'uso delle ginocchiere che mi proteggono notevolmente ma allo stesso tempo non ho praticamente risolto il problema, perchè in alcune parate dove il ginocchio si piega sul peso del corpo, avverto un dolore lancinante per alcuni minuti salvo poi diminuire. A distanza di due mesi e mezzo, riscontro instabilità,debolezza e dolore interno. Il gonfiore è diminuito, però sento che c'è palesemente qualcosa che non va anche quando cammino, portandomi dietro quel pizzicore e fastidio nella quotidianità e che in alcune parate si manifesta come un dolore pungente e lancinante nella zona posteriore. Dovrei ripetere la risonanza magnetica nello stesso centro anche se non mi fu evidenziato il grado della lesione? Occorre un'artoscopia? Riprendendo dopo un mese, ho anticipato il rientro aggravando la situazione? Grazie infinite per il consulto.

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Dr. Vittorio Scipione Radiologo, Otorinolaringoiatra 804 67
Credo che Lei sia stato molto incauto.
Dopo aver eseguito la Risonanza avrebbe dovuto "fermarsi" e mettersi nelle mani di un bravo Ortopedico per impostare una "terapia" che tra le altre prevede uno "stop" dell'attività sportiva da quantificarsi in ragione delle Sue problematiche inerenti il trauma subito.
Le ricordo che il Legamento Crociato Posteriore al contrario dell'Anteriore si "rompe" con frequenza decisamente inferiore ed in ogni caso la sua "rottura" determina " INSTABILITA' " del ginocchio e quindi posturale,a fronte dei quali è necessario seguire precise indicazioni diagnostiche e in particolare terapeutiche che unicamente lo Specialista Ortopedico le può fornire.

La saluto

Dr.Vittorio Scipione