Cisti dietro il ginocchio (Baker?): quando operare?
Salve gentili dottori,
ho 32 anni, uomo, sono di Lecce. Ho delle gambe fortemente muscolose (ereditarietà oltre che sport) e non certo esili.
Diversi anni fa (2004), a seguito della vista di un rigonfiamento e conseguente ecografia, ho subito un intervento per asportazione di una cisti (di baker?) dietro il ginocchio DESTRO. Tutto è andato benissimo: non ho più lamentato problemi. Unico neo dell'intervento fu (ed è) questa importante cicatrice rilasciatami la quale percorre sostanzialmente tutto il retro del ginocchio. Per carità: solo estetica, però sembra davvero che abbia subito un intervento micidiale...
Arriviamo ai giorni nostri: la scorsa estate (2016) iniziai a sentire lo stesso disturbo a SINISTRA... dopo poco tutto si spense.
Da circa un mese, però, il retro del ginocchio SINISTRO (questa volta) si è gonfiato in maniera cospicua; inizialmente non ho avvertito altro se non un fastidio... col tempo però mi pare che il rigonfiamento si sia ampliato.
Oggi avverto spesso fastidi/dolori ai legamenti (mi devo stirare spesso per "spegnerli"), ma anche intorpidimento della gamba e soprattutto una sensazione come di costrizione, pressapoco come quando si indossa una calza troppo stretta e il flusso è impedito...
Non so bene se si tratti di una cisti di Baker (giustamente mi consiglierete un'opportuna visita specialistica) diciamo che tutti i sintomi mi riportano al primo episodio: ma se così fosse, mi consigliate di soprassedere prima dell'intervento o sarebbe già il momento di un nuovo intervento di asportazione? Il rimandare l'intervento potrebbe causare problemi?
Posso fare footing o è consigliabile il riposo?
In ultimo: questo tipo di intervento potrebbe essere affidato ad un Chirurgo non ortopedico?
Grazie in anticipo
Perciò, prima di attribuire la sintomatologia alla cisti, verifichi di non avere altri problemi.
Può anche provare un trattamento conservativo, con aspirazione della cisti e quindi infiltrazione con del cortisonico.
Tenga conto, comunque, che la cisti di Baker ha un'alta probabilità di recidiva, anche se operata (circa il 70%) e se dal lato opposto non ebbe più problemi, si deve ritenere fortunato e non è detto che lo stesso si ripeta questa volta.
Se decidesse di farsi operare, l'intervento può essere eseguito anche da un chirurgo generale.
Purtroppo, essendo la cisti sempre molto voluminosa, si è costretti ad un accesso ampio e la cicatrice è spesso importante.
La cosa preoccupa, in genere, più il Paziente del Chirurgo, che sa che comunque, indipendentemente dalla lunghezza, la ferita guarisce negli stessi tempi e l'importante è che il lavoro sia stato fatto bene "sotto" quello che si vede.
Dr. Enrico Pelilli
Specialista in Ortopedia e Traumatologia Infantile
anzitutto molte grazie della sua cortese risposta.
Sono assolutamente d'accordo con lei: l'importante è che l'operazione sia fatta come si deve indipendentemente poi dai risultati esterni.
Ho atteso in queste settimane sperando che la cisti potesse regredire: ci sono stati giorni in cui è stata del tutto asintomatica apparendo anche più sgonfia; sono poi sopraggiunti "grandi ritorni" da parte della stessa con gonfiore anche importante e relativo fastidio.
Sono solo imbarazzato dalla scelta dello specialista a questo punto (ma so che in questo lei non mi potrà aiutare, giustamente).
Mi permetterei solo altre tre domande:
1) l'aver avuto due cisti di Baker, una a destra l'altra a sinistra (non si tratta dunque di recidiva), rientra nella normalità o potrebbe esser segnale di qualcosa di più complesso?
2) Da molto tempo (almeno 3 anni) ci sono periodi in cui ho dei dolori/fastidi nella parte bassa della schiena. Al tatto, tentando di massaggiarmi, sento proprio nella parte finale della schiena a sx (proprio sopra la natica sinistra) una sorta di rigonfiamento (cistina) che mi ha spesso fatto pensare di avere un'ernia. Spesso il rigonfiamento si annulla. Non è un dolore atroce e regredisce quasi sempre dopo una settimana circa. Ci può esere correlazione CistiBaker-RigonfiamentoFondoSchiena? Un'ernia sarebbe disponibile al tatto (se cosi fosse potrei toccarla)?
3) Prima ancora di arrivare in studio dall'Ortopedico mi consiglia di fare una Risonanza Magnetica al ginocchio (così da giungere "fornito" di documentazione)?
Potrebbe, in questo caso, esserci correlazione con altri sintomi dolorosi che lei riferisce, nel quadro di una forma reumatico, che potrà escludere con esame del sangue.
Alla seconda domanda, può sicuramente escludere che quello che apprezza alla schiena sia un'ernia del disco!
Alla terza domanda, il buon senso vorrebbe che prima di fare esami di secondo livello, come la RM, vi fosse una valutazione clinica, anche del Medico di famiglia, ed eventualmente un esame di primo livello (Rx).
Infatti, da quello che racconta, i sintomi sono slegati dal volume della cisti, che come sempre ha andamento capriccioso, non correlato ai sintomi.
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