Grave disorsione caviglia,nessun miglioramento dopo 4 settimane e mezza
Salve,il 28 Febbraio giocando a pallone sull'asfalto con amici,mentre correvo lateralmente, il piede sx si é piegato e mi sono accasciata a terra sentendo un rumore tipo "pop" e un dolore terribile a tutta la caviglia (in particolar modo in corrispondenza del tendine d'Achille e delle due estremitá di perone e tibia) accompagnato da un formicolio abbastanza importante e impossibilitá di mettere il piede a terra,tantomeno di muovere la caviglia,peraltro gonfissima ma senza lividi... Ho fatto i raggi e non é risultata nessuna frattura. 2 giorni dopo l'ortopedico mi ha fatto un bendaggio funzionale immobilizzandomi il piede a martello senza farmi fare prima accertamenti per quanto riguarda muscoli,tendini e legamenti escludendo un loro interessamento e mi ha detto che avrei dovuto toglierlo dopo 3 settimane... Una settimana dopo il bendaggio riuscivo a camminare faticosamente,in maniera strana (senza dorsiflessione)e con le stampelle sentendo comunque un forte dolore. La situazione é migliorata nei giorni seguenti fino al 18 marzo; mentre camminavo (con dorsiflessione) ho sentito un dolore strano dietro al polpaccio (formicolio,crampo e frustata improvvisa ) da quel giorno ci sono momenti in cui riuscirei a correre e momenti in cui mi torna quel dolore improvviso e sono costretta a fermarmi. Tornata dal medico mi ha detto di tenere il bendaggio finché non mi sará passato il dolore ma la situazione non migliora e temo che il medico abbia sottovalutato la possibilità che ci possano essere interessamenti tendinei o legamentosi dato il dolore e la difficoltà a camminare. Ho una grande paura di non poter tornare come prima a causa del fatto che temo di non essere stata curata bene. É il caso che faccia una risonanza magnetica dato che l'ecografia non posso farla con il bendaggio o sarebbe meglio toglierlo per poter fare tutti gli esami e poi mettere un tutore mobile? Riuscirò a tornare come prima? É normale che la situazione sia così altalenante? La ringrazio in anticipo. Distinti saluti
Non attenderei ulteriormente.
La saluto
Dr.Vittorio Scipione
Frattura composta del margine posteriore della tibia,con estensione fino all'articolazione tibio-tarsica; concomita edema intraspongioso perilesionale esteso fino al malleolo tibiale interno. Minimo versamento si apprezza in sede tibio-tarsica. Non alterazioni morfologiche e di segnale a carico delle strutture tendine e legamentose di entrambi i comparti della caviglia.
Ora,per farla breve,la situazione é questa; ho camminato,salito scale,rimasta in bilico sulla caviglia per vestirmi per un mese e mezzo su una frattura che non mi era stata diagnosticata in tempo e di conseguenza l'ortopedico (che mi ha mandata a casa scorbuticamente dicendo che me la sarei dovuta vedere da sola e avrei dovuto togliere il bendaggio quando mi fosse passato il dolore insistendo sull'inutilità della RM in quanto lui "aveva giá capito che non c'era nulla di rotto") non mi ha ingessato la gamba,libera di fare quasi ogni tipo di movimento. Come mi consiglia di agire? Potrebbe essere complicata e lunga la guarigione della frattura? É possibile che sia iniziata una calcificazione nonostante tutto? Mi consiglia carico nullo o minimo? E per l'edema mi devo preoccupare?
Distinti saluti
Auguri
Mi rimane un dubbio:
"Si è rivolta ad uno Specialista Ortopedico come Le avevo consigliato per il proseguio delle Terapie?,in questo caso mi consenta la domanda glieLa rivolgo io?".
Arrivederci
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