Dolore natica e gamba

Buongiorno, il mio problema è il seguente: facendo sport, esattamente nel movimento del "burpes" (da posizione di flessioni a terra, si portano rapidamente in salto le ginocchia al petto e si salta in alto, poi si torna a terra, posizione di flessioni e si ripete per xxx volte), circa ormai 7 mesi fa, ho sentito un dolore alla gamba sinistra, sordo, che tutt'ora rimane. Questo dolore non è costante, tanto è che camminando, correndo, persino saltando o facendo sport, non sento nulla o quasi. Ma in determinate circostanze mi impedisce di vivere serenamente. Ad esempio, se mi sdraio sulla schiena, il dolore (sordo, come qualcosa che tira, come l'idea che stia schiacciando un tendine, nervo o muscolo, non so) si localizza sul gluteo sinistro, e sono obbligato a cambiare posizione. Se invece mi metto sul divano e distendo le gambe, si localizza meno sul gluteo ma più sul retro ginocchio, e anche così devo muovermi, non smette mai ed è veramente fastidioso. Se mi siedo, lo sento molto nel passaggio dall'essere in piedi al seduto. Da seduto scompare, ma se mi alzo, devo farlo piano perché in quel mezzo secondo di movimento, se lo faccio rapido mi uccide...se poi invece dubito dopo mi alzo/siedo/alzo/siedo, niente. Mi siedo 5 minuti, e quando mi rialzo siamo di nuovo là daccapo. Se provo a far stretching mi sembra pure che peggiori, mentre se faccio sport, non mi fa né più male né meglio. A volte lo sento anche nel retro coscia (non sempre salta dal gluteo al ginocchio, a volte prende anche nel mezzo). Sono comunque sempre brevi momenti, ma sempre là, permanenti. Ho provato nodol cerotti e capsule, nessun miglioramento. L'unico è stato un trattamento cortisonico efficace nell'immediato, ma apoena finito, è tornato subito. Sinoggi ho visitato un fisiatra (che mi diede il cortisonico), 2 osteopati e 2 fisioterapisti, nessuno ha mai individuato il problema preciso, per questo mi rivolgo anche a voi, sperando che potendolo leggere in tanti, mi sappiano consigliare. Primo di fare quel giorno sport andava tutto bene, sono convinto sia stato quel movimento a farmelo scaturire... Anche ora che cammino mentre scrivo, non sento dolore ma, appena mi siederò, so già che sarà lì... Grazie mille a chiunque
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Dr. Vincenzo Del Prete Ortopedico, Medico fisiatra, Medico legale, Medico estetico 69 6
Fai una risonanza magnetica al rachide lombo sacrale. Sono convinto che metterà in evidenza una o più discopatie.
Tutti i sintomi che hai ben descritto orientano verso una sindrome irritativa radicolare sostenuta appunto da una punta d'ernia del disco o altra discopatia.
Saluti.

Dr. Vincenzo Del Prete. ortopedico. fisiatra. medicina legale. spine surgery.

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Medico fisiatra, Ortopedico, Medico dello sport attivo dal 2017 al 2019
Medico fisiatra, Ortopedico, Medico dello sport
Buongiorno,
La sintomatologia che Lei riferisce può essere suggestiva per una patologia da disfunzionamento discale, ma, in considerazione della storia clinica, valuterei anche la possibilità che ci si trovi di fronte ad una patologia muscolo-tendinea da sovraccarico interessante la catena cinetica posteriore. Ma naturalmente solo una accurata visita clinica specialistica integrata eventualmente con ulteriori esami strumentali di supporto potrebbe consentire di approfondire e se possibile di arrivare ad una diagnosi differenziale o di rilevare altri elementi utili potenzialmente per indirizzare alla corretta diagnosi, che potrebbe anche prevedere ulteriori cause.
Del resto, in considerazione della non rispondenza della sintomatologia alle cure fin qui effettuate sarebbe opportuno indagare ulteriormente.
La consiglio quindi di rivolgersi al Suo medico curante che saprà sicuramente consigliarla al meglio per gli ulteriori approfondimenti.
Cordiali saluti
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Dr. Vincenzo Del Prete Ortopedico, Medico fisiatra, Medico legale, Medico estetico 69 6
Concordo col collega Matteo Pennisi di Messina.
Tuttavia lo spirito di Medicitalia, se ho capito bene, è quello di instaurare un dialogo tra medico e paziente su temi di interesse sia del paziente che pone un quesito che di altri utenti.
E' chiaro che in fine sarà il medico che ha in cura il paziente a decidere sulla diagnosi e sulla terapia che egli ritiene idonea.
Cordiali saluti
V. Del Prete