Il mio medico faccio una radiografia
SALVE VI SCRIVO PERCHE' DA CIRCA 3 ANNI PERCEPISCO UN FORTE DOLORE
AL COCCIGE AL PUNTO CHE PER SEDERMI DEVO USARE UN CIAMBELLA
O RIMANERE IN PIEDI.
DACCORDO CON IL MIO MEDICO FACCIO UNA RADIOGRAFIA
PER CUI LA DIAGNOSI E' LA SEGUENTE (LUSSAZIONE DEL METAMERI COCCIGEI DISTALI)
l'ortopedico mi consiglia 3 cicli di fisioterapia ultrasuoni laser ecct,
risultati negativo, oh fatto una dozzina di infiltrazioni negativo
la sera prendo medicine, contromal tolep efferergan tutto con risultati negativi,il dolore e' sempre persistente e' non mi da pace
vorrei fare l'intervento chirurgico anche fuori palermo.
AL COCCIGE AL PUNTO CHE PER SEDERMI DEVO USARE UN CIAMBELLA
O RIMANERE IN PIEDI.
DACCORDO CON IL MIO MEDICO FACCIO UNA RADIOGRAFIA
PER CUI LA DIAGNOSI E' LA SEGUENTE (LUSSAZIONE DEL METAMERI COCCIGEI DISTALI)
l'ortopedico mi consiglia 3 cicli di fisioterapia ultrasuoni laser ecct,
risultati negativo, oh fatto una dozzina di infiltrazioni negativo
la sera prendo medicine, contromal tolep efferergan tutto con risultati negativi,il dolore e' sempre persistente e' non mi da pace
vorrei fare l'intervento chirurgico anche fuori palermo.
[#1]
Egr. paziente, anzitutto va valutata la esatta diagnosi clinica ; qualora fosse effettivamente una coccigodinia dovuta a lussazione dei metameri coccigei distali ( ha subito qualche serio trauma in passato ? ), come ho spiegato e scritto in tanti consulti, il trattamento è prettamente non chirugico e dà quasi sempre risultati validi e stabili pressocchè definitivi.
Va valutato clinicamente, è ovvio, il caso in esame e la documentazione radiografica.
Certamente per arrivare all'estrema ratio del trattamento chirugico, tutt'altro che frequente in casi simili al suo, vi devono essere tutti i presupposti di una completa, idonea e corretta terapia eseguita,sia fatmacologica che fisiochinesica, senza alcun beneficio.
Inoltre valutare se una ablazione dell'apofisi di una o più vertebre del segmento coccigeo del rachide possa essere di beneficio vero e definitivo o meno. Ed altro da esaminare ancora, avendo il caso clinico in trattamento.
Cordiali saluti
Va valutato clinicamente, è ovvio, il caso in esame e la documentazione radiografica.
Certamente per arrivare all'estrema ratio del trattamento chirugico, tutt'altro che frequente in casi simili al suo, vi devono essere tutti i presupposti di una completa, idonea e corretta terapia eseguita,sia fatmacologica che fisiochinesica, senza alcun beneficio.
Inoltre valutare se una ablazione dell'apofisi di una o più vertebre del segmento coccigeo del rachide possa essere di beneficio vero e definitivo o meno. Ed altro da esaminare ancora, avendo il caso clinico in trattamento.
Cordiali saluti
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -
[#2]
Utente
EGR.DOTTORE LA DIAGNOSI PRECISA E' LUSSAZZIONE DEL SACRO COCCIGE CON INTERESSAMENTO DELLA CALCIFICAZIONE NON LO SO E' STATA UNA CADUTA OPPURE E CONGENITA,
LA COSA CERTA CHE IL DOLORE E' ACUTO COME LE AVEVO DETTO
NEL PRIMO CONSULTO,SONO STATO VISITATO DA ALTRI ORTOPEDICI E LA STESSA COSA MI DICONO DI FARE FISIOTERAPIA SONO STATO ALLA TERAPIA DEL DOLORE PER INFILTRAZIONI MA ANCHE LI NON POSSONO FARE PIU' NIENTE. PER LA VERITA' SONO NELLA TOTALE CONFUSIONE PERCHE' NON SO' COSA FARE E
NON SANNO COSA FARE A PALERMO
IL MIO MEDICO MI DICE CHE LA SOLUZIONE MIGLIORE PER IL DOLORE E L'INTERVENTO MA DOVE?HO CONSULTATO UN MEDICO DEL RIZZOLI DI BOLOGNA E MI DICE OPERANDO NON E' DETTO CHE IL DOLORE NON PASSA.
LA COSA CERTA CHE IL DOLORE E' ACUTO COME LE AVEVO DETTO
NEL PRIMO CONSULTO,SONO STATO VISITATO DA ALTRI ORTOPEDICI E LA STESSA COSA MI DICONO DI FARE FISIOTERAPIA SONO STATO ALLA TERAPIA DEL DOLORE PER INFILTRAZIONI MA ANCHE LI NON POSSONO FARE PIU' NIENTE. PER LA VERITA' SONO NELLA TOTALE CONFUSIONE PERCHE' NON SO' COSA FARE E
NON SANNO COSA FARE A PALERMO
IL MIO MEDICO MI DICE CHE LA SOLUZIONE MIGLIORE PER IL DOLORE E L'INTERVENTO MA DOVE?HO CONSULTATO UN MEDICO DEL RIZZOLI DI BOLOGNA E MI DICE OPERANDO NON E' DETTO CHE IL DOLORE NON PASSA.
[#3]
Utente
EGR.DOTTORE LA DIAGNOSI PRECISA E' LUSSAZZIONE DEL SACRO COCCIGE CON INTERESSAMENTO DELLA CALCIFICAZIONE NON LO SO E' STATA UNA CADUTA OPPURE E CONGENITA,
LA COSA CERTA CHE IL DOLORE E' ACUTO COME LE AVEVO DETTO
NEL PRIMO CONSULTO,SONO STATO VISITATO DA ALTRI ORTOPEDICI E LA STESSA COSA MI DICONO DI FARE FISIOTERAPIA SONO STATO ALLA TERAPIA DEL DOLORE PER INFILTRAZIONI MA ANCHE LI NON POSSONO FARE PIU' NIENTE. PER LA VERITA' SONO NELLA TOTALE CONFUSIONE PERCHE' NON SO' COSA FARE E
NON SANNO COSA FARE A PALERMO
IL MIO MEDICO MI DICE CHE LA SOLUZIONE MIGLIORE PER IL DOLORE E L'INTERVENTO MA DOVE?HO CONSULTATO UN MEDICO DEL RIZZOLI DI BOLOGNA E MI DICE OPERANDO NON E' DETTO CHE IL DOLORE NON PASSA.
LA COSA CERTA CHE IL DOLORE E' ACUTO COME LE AVEVO DETTO
NEL PRIMO CONSULTO,SONO STATO VISITATO DA ALTRI ORTOPEDICI E LA STESSA COSA MI DICONO DI FARE FISIOTERAPIA SONO STATO ALLA TERAPIA DEL DOLORE PER INFILTRAZIONI MA ANCHE LI NON POSSONO FARE PIU' NIENTE. PER LA VERITA' SONO NELLA TOTALE CONFUSIONE PERCHE' NON SO' COSA FARE E
NON SANNO COSA FARE A PALERMO
IL MIO MEDICO MI DICE CHE LA SOLUZIONE MIGLIORE PER IL DOLORE E L'INTERVENTO MA DOVE?HO CONSULTATO UN MEDICO DEL RIZZOLI DI BOLOGNA E MI DICE OPERANDO NON E' DETTO CHE IL DOLORE NON PASSA.
[#4]
Egr. Signore,
come Le ha spiegato il prof. Caruso, prima di decidere l'intervento, l'atteggiamento più corretto è la terapia fisica.
Nel suo caso, però, mi pare che tutti i presidi terapeutici conservativi, siano stati già adottati senza successo.
Senza ovviamente dare per scontato il buon esito dell'intervento, credo però che, a fronte di una persistenza della sintomatologia che influisce anche sulle normali attività quotidiane, questo vada tentato.
Ho avuto modo di trattare chirurgicamente qualche caso di coccigodinia con risultati soddisfacenti, di cui lo stesso professor Caruso, in questa sede, è venuto a conoscenza.
Se crede può contattarmi ai numeri di telefono, cellulare compreso,che compaiono cliccando qui sul mio nome a sinistra.
Cordiali saluti
come Le ha spiegato il prof. Caruso, prima di decidere l'intervento, l'atteggiamento più corretto è la terapia fisica.
Nel suo caso, però, mi pare che tutti i presidi terapeutici conservativi, siano stati già adottati senza successo.
Senza ovviamente dare per scontato il buon esito dell'intervento, credo però che, a fronte di una persistenza della sintomatologia che influisce anche sulle normali attività quotidiane, questo vada tentato.
Ho avuto modo di trattare chirurgicamente qualche caso di coccigodinia con risultati soddisfacenti, di cui lo stesso professor Caruso, in questa sede, è venuto a conoscenza.
Se crede può contattarmi ai numeri di telefono, cellulare compreso,che compaiono cliccando qui sul mio nome a sinistra.
Cordiali saluti
[#5]
Egr. paziente, verosimilmente il suo caso clinico è chirurgico, essendovi come riferisce lei dai referti e consulti che cita, una fibrosi calcifica comprimente da pregresso trauma con lussazioni vertebrali.
Per cui il collega ortopedico, specifico specialista e chirurgo del settore, le ha detto in maniera saggia ed onesta, sia come trattamento che come prognosi, ovvero evoluzione.
Ma ogni cosa va valutata clinicamente con studio attento e scrupoloso di ogni accertamento diagnostico. Ecco perchè le dicevo di valutare molto bene ogni cosa e non farsi prendere dallo sconforto e dall'angoscia per il dolore e la limitazione funzionale.
Di Colleghi ortopedici e Centri di Eccellenza Ortopedici in Italia, Cliniche Ortopediche all'avanguardia che trattano queste patologie ce ne sono tante , con colleghi ortopedici validissimi e veramente specifici del settore bacino-sacro, ma per rispetto delle linee guida del Sito non posso farle dei nomi pubblicamente.
Ho trattato decine e decine di casi di coccigodinia, come ogni ortopedico-traumatologo del mondo, ma certamente la quasi totalità dei casi, in 35 anni di attività ortopedica e traumatologica, in maniera non chirurgica.
Alcuni in maniera chirurgica, con risultati qualcuno buono, qualche altro non sempre eccezionale, sopratutto a distanza, anche se apportatore di beneficio e miglioramento senz'altro; per cui indipendentemente dal caso clinico di cui riferisce il collega neurochirurgo e in cui mi coinvolge come testimone, dando per scontato ovviamente i miglioramenti e la soddisfazione riferita della paziente, essendone io venuto solo a conoscenza " de relato " , per correttezza faccio notare, che ogni caso va valutato clinicamente ed obiettivamente, direttamente, a distanza di almeno due anni e non certo " per conoscenza riferita " , come è stato per me sul caso della signora , cui ho già ben spiegato ogni cosa ed ogni dettaglio. Tecnico. Certamente mi trova d'accordo il collega neurochirurgo, come ho già tecnicamente riferito nel post in questione, quando dopo valutazione clinica di ogni cosa, diagnosi e causa precisa e dopo cure e cure complete e valide, compresa la terapia analgesica locale a permanenza temporanea e periodica, fisiochinesiterapia idonea e costante, permane forte dolore e marcata limitazione funzionale, un trattamento chirurgico va senz'altro preso in considerazione anche dovesse apportare ad un miglioramento lieve o medio delle condizioni cliniche.
Cordiali saluti
Per cui il collega ortopedico, specifico specialista e chirurgo del settore, le ha detto in maniera saggia ed onesta, sia come trattamento che come prognosi, ovvero evoluzione.
Ma ogni cosa va valutata clinicamente con studio attento e scrupoloso di ogni accertamento diagnostico. Ecco perchè le dicevo di valutare molto bene ogni cosa e non farsi prendere dallo sconforto e dall'angoscia per il dolore e la limitazione funzionale.
Di Colleghi ortopedici e Centri di Eccellenza Ortopedici in Italia, Cliniche Ortopediche all'avanguardia che trattano queste patologie ce ne sono tante , con colleghi ortopedici validissimi e veramente specifici del settore bacino-sacro, ma per rispetto delle linee guida del Sito non posso farle dei nomi pubblicamente.
Ho trattato decine e decine di casi di coccigodinia, come ogni ortopedico-traumatologo del mondo, ma certamente la quasi totalità dei casi, in 35 anni di attività ortopedica e traumatologica, in maniera non chirurgica.
Alcuni in maniera chirurgica, con risultati qualcuno buono, qualche altro non sempre eccezionale, sopratutto a distanza, anche se apportatore di beneficio e miglioramento senz'altro; per cui indipendentemente dal caso clinico di cui riferisce il collega neurochirurgo e in cui mi coinvolge come testimone, dando per scontato ovviamente i miglioramenti e la soddisfazione riferita della paziente, essendone io venuto solo a conoscenza " de relato " , per correttezza faccio notare, che ogni caso va valutato clinicamente ed obiettivamente, direttamente, a distanza di almeno due anni e non certo " per conoscenza riferita " , come è stato per me sul caso della signora , cui ho già ben spiegato ogni cosa ed ogni dettaglio. Tecnico. Certamente mi trova d'accordo il collega neurochirurgo, come ho già tecnicamente riferito nel post in questione, quando dopo valutazione clinica di ogni cosa, diagnosi e causa precisa e dopo cure e cure complete e valide, compresa la terapia analgesica locale a permanenza temporanea e periodica, fisiochinesiterapia idonea e costante, permane forte dolore e marcata limitazione funzionale, un trattamento chirurgico va senz'altro preso in considerazione anche dovesse apportare ad un miglioramento lieve o medio delle condizioni cliniche.
Cordiali saluti
[#6]
Gentile Utente
m'inserisco in questa discussione sulla quale ho cliccato casualmente cercandone un'altra; le chiedo scusa perchò se mi permetto di consigliarle, dal momento che lei risiede a Palermo, di andare dal Prof. Caruso a Messina, (senza nulla togliere ai colleghi del Rizzoli o al collega neurochirurgo di Milano), essendo strategicamente più vicino ed avendo la garanzia di un'altissima professionalità.
Nel frattempo che lei decida cosa fare, le consiglio (perchè priva di controindicazioni ed effetti collaterali e del tutto innocua) la seguente terapia
Kali bichromicum 9 CH, e Ruta 9CH granuli in queste dosi: 5 granuli di un rimedio la mattina e 5 granuli dell'altro rimedio alla sera. L'aiuterà senz'altro a calmare i dolori pur non essendo terapia miracolosa, senza rovinarsi lo stomaco con antidolorifici classici.
Auguri e cordiali saluti anche ai colleghi
Dr.ssa Agnesina Pozzi
m'inserisco in questa discussione sulla quale ho cliccato casualmente cercandone un'altra; le chiedo scusa perchò se mi permetto di consigliarle, dal momento che lei risiede a Palermo, di andare dal Prof. Caruso a Messina, (senza nulla togliere ai colleghi del Rizzoli o al collega neurochirurgo di Milano), essendo strategicamente più vicino ed avendo la garanzia di un'altissima professionalità.
Nel frattempo che lei decida cosa fare, le consiglio (perchè priva di controindicazioni ed effetti collaterali e del tutto innocua) la seguente terapia
Kali bichromicum 9 CH, e Ruta 9CH granuli in queste dosi: 5 granuli di un rimedio la mattina e 5 granuli dell'altro rimedio alla sera. L'aiuterà senz'altro a calmare i dolori pur non essendo terapia miracolosa, senza rovinarsi lo stomaco con antidolorifici classici.
Auguri e cordiali saluti anche ai colleghi
Dr.ssa Agnesina Pozzi
[#7]
Egr. Signore,
Lei ha avuto dei consigli da parte nostra. Ora Lei ha ulteriori possibilità di scelte per ovviare alla Sua patologia. Nessuno di noi vuole imporLe una terapia medica o chirurgica che sia, ma, visto il tempo trascorso senza apprezzabili risultati, il mio parere, assolutamente non vincolante, rimane quello espressoLe in precedenza.
Con molti auguri
Lei ha avuto dei consigli da parte nostra. Ora Lei ha ulteriori possibilità di scelte per ovviare alla Sua patologia. Nessuno di noi vuole imporLe una terapia medica o chirurgica che sia, ma, visto il tempo trascorso senza apprezzabili risultati, il mio parere, assolutamente non vincolante, rimane quello espressoLe in precedenza.
Con molti auguri
[#8]
Gentile Signora
mi scuso con Lei per averle indicato in buona fede il Prof.Caruso. I colleghi mi dicono di aver violato le linee guida, ma mi sembrava che il Neurochirurgo di Milano si fosse offerto per valutare la situazione, indicandole di contattarlo; mi sembrava più logico che lei andasse a Messina, ossia nella sua stessa regione.
Sono anche stata richiamata per averle indicato una terapia omeopatica perchè si sostiene che sono considerati farmaci e quindi non avrei rispettato le linee guida di questo sito che vietano la prescrizione di qualunque farmaco. Mi scuso anche per questo, ma notoriamente l'Omeopatia è del tutto innocua in TUTTI i suoi rimedi e può essere prescritta per alleviare i sintomi senza correre i rischi che si corrono con le teerapie classiche antidolorifiche. Anche questa indicazione (che riporta i principi e non sponsorizza alcuna casa produttrice) è stata data i perfetta buona fede ma soprattutto in assoluta tranquillità per le ripercussioni sul paziente. Mi fa piacere che finalmente l?omeopatia non sia più considerata "acqua fresca" dalla medicina ufficiale ma che le sia data la dignità di tecnica medica e terapeutica, come le spetta.
Mi scuso quindi sia con lei gentile signora, sia con lo staff. Essendo mancata sei mesi da questo sito, dovrò andarmi a riguardare le linee guida..pardon!
Cordialissimi saluti
Dr.ssa Agnesina Pozzi
mi scuso con Lei per averle indicato in buona fede il Prof.Caruso. I colleghi mi dicono di aver violato le linee guida, ma mi sembrava che il Neurochirurgo di Milano si fosse offerto per valutare la situazione, indicandole di contattarlo; mi sembrava più logico che lei andasse a Messina, ossia nella sua stessa regione.
Sono anche stata richiamata per averle indicato una terapia omeopatica perchè si sostiene che sono considerati farmaci e quindi non avrei rispettato le linee guida di questo sito che vietano la prescrizione di qualunque farmaco. Mi scuso anche per questo, ma notoriamente l'Omeopatia è del tutto innocua in TUTTI i suoi rimedi e può essere prescritta per alleviare i sintomi senza correre i rischi che si corrono con le teerapie classiche antidolorifiche. Anche questa indicazione (che riporta i principi e non sponsorizza alcuna casa produttrice) è stata data i perfetta buona fede ma soprattutto in assoluta tranquillità per le ripercussioni sul paziente. Mi fa piacere che finalmente l?omeopatia non sia più considerata "acqua fresca" dalla medicina ufficiale ma che le sia data la dignità di tecnica medica e terapeutica, come le spetta.
Mi scuso quindi sia con lei gentile signora, sia con lo staff. Essendo mancata sei mesi da questo sito, dovrò andarmi a riguardare le linee guida..pardon!
Cordialissimi saluti
Dr.ssa Agnesina Pozzi
[#9]
Utente
egregi illustrissimi medici sono di nuovo qui dopo tanto tempo poiché' nel frattempo sono stato operato al coccige.
ma faccio un piccolo riassunto del mio calvario o peggio se sto' arrivando alla pazzia
1998 fastidio al coccige, ma molto lieve.faccio radiografia,diagnosi (lussazione del coccige)
2002 il fastidio diventa dolore livello 3, visita ortopedica e' indirizzato alla fisioterapia 2 cicli di (ultrasuoni,laser,ect)risultato negativo
2005 dolore livello 5 altra visita ortopedica altre fisioterapia (laser.ultrasuoni ect ect + piscina circa 3 cicli)risultato negativo.
terapia del dolore 12 infiltrazioni con associata alle medicine circa un mese(tolep,effergan e contromal)risultato negativo, a questo punto il dolore e 10 non posso piu' sedermi l'unico sollievo e' stare in piedi o stare sdraiato a letto con la pancia in giù'. in Più' il dolore si radia anche nei glutei e bruciore.
nel 2008 consulto 3 medici esperti in questo campo, scusate se non faccio nomi o riferimenti dei medici dove lavorano.
1* medico l'intervento e' da resezione ma la riuscita non sempre va a buon fine.
2* medico nel salento visita e' mi dice resezione del coccige stop.
3* medico,siamo nel 2010 nella mia sicilia resezione del coccige, ma prima facciamo una risonanza e' un ciclo di infiltrazioni circa 12, risultato negativo e' la diagnosi della risonanza il coccige e' Più' lungo della norma non contento faccio un'altra risonanza e tac diagnosi si accorgono che nel coccige ce una forma di cappuccetto e' si presume un tumoretto primitivo,quindi faccio l'intervento con la resezione della punta del coccige pensavo che finalmente il mio calvario fosse finito? no. il dolore mi tormenta altre infiltrazioni associati con delle medicine (patrol ect) risultato negativo, alla fine il mio medico mi dice non posso fare Più' niente per lei...
con lo sconforto e' non sapendo cosa fare mi rivolgo alla terapia del dolore la diagnosi che forse il mio problema e' NEUROPATICO.medicine nel frattempo fino adesso (lyrica e depalgos) risultato negativo
nel frattempo faccio un ciclo con l'osteopata risultato negativo
una fisioterapia allungamento della colonna con laser ect risultato negativo.
ho fatto anche una elettromiografia dei glutei con risultato negativo.
attualmente sto' facendo una serie di agopuntura siamo arrivati alla 8 risultato negativo.
la verità' illustrissimi medici attualmente il dolore ormai convive con me non mi lascia neanche un minuto non posso sedermi ne' portare l'auto non posso fare Più' niente l'unico sollievo e' stare all'impiedi o stare sdraiato a pancia in giù'.
sono stanco piche' la mia vita e' compromessa da questo evento e' in tutti questi anni credetemi ho speso un patrimonio ma la cosa ancora peggio non ho avuto da parte dei medici un supporto psicologico morale ect ect
sono arrivato a voi con la speranza che un santo medico possa almeno dire o fare o indirizzami sul mio calvario.
scusatemi tanto se non sono bravo nell'esprimersi o scrivere bene ma capite bene mentre vi sto' scrivendo il dolore non mi lascia e' quindi non riesco a essere lucido.
vi ringrazio.distinti saluti.
ma faccio un piccolo riassunto del mio calvario o peggio se sto' arrivando alla pazzia
1998 fastidio al coccige, ma molto lieve.faccio radiografia,diagnosi (lussazione del coccige)
2002 il fastidio diventa dolore livello 3, visita ortopedica e' indirizzato alla fisioterapia 2 cicli di (ultrasuoni,laser,ect)risultato negativo
2005 dolore livello 5 altra visita ortopedica altre fisioterapia (laser.ultrasuoni ect ect + piscina circa 3 cicli)risultato negativo.
terapia del dolore 12 infiltrazioni con associata alle medicine circa un mese(tolep,effergan e contromal)risultato negativo, a questo punto il dolore e 10 non posso piu' sedermi l'unico sollievo e' stare in piedi o stare sdraiato a letto con la pancia in giù'. in Più' il dolore si radia anche nei glutei e bruciore.
nel 2008 consulto 3 medici esperti in questo campo, scusate se non faccio nomi o riferimenti dei medici dove lavorano.
1* medico l'intervento e' da resezione ma la riuscita non sempre va a buon fine.
2* medico nel salento visita e' mi dice resezione del coccige stop.
3* medico,siamo nel 2010 nella mia sicilia resezione del coccige, ma prima facciamo una risonanza e' un ciclo di infiltrazioni circa 12, risultato negativo e' la diagnosi della risonanza il coccige e' Più' lungo della norma non contento faccio un'altra risonanza e tac diagnosi si accorgono che nel coccige ce una forma di cappuccetto e' si presume un tumoretto primitivo,quindi faccio l'intervento con la resezione della punta del coccige pensavo che finalmente il mio calvario fosse finito? no. il dolore mi tormenta altre infiltrazioni associati con delle medicine (patrol ect) risultato negativo, alla fine il mio medico mi dice non posso fare Più' niente per lei...
con lo sconforto e' non sapendo cosa fare mi rivolgo alla terapia del dolore la diagnosi che forse il mio problema e' NEUROPATICO.medicine nel frattempo fino adesso (lyrica e depalgos) risultato negativo
nel frattempo faccio un ciclo con l'osteopata risultato negativo
una fisioterapia allungamento della colonna con laser ect risultato negativo.
ho fatto anche una elettromiografia dei glutei con risultato negativo.
attualmente sto' facendo una serie di agopuntura siamo arrivati alla 8 risultato negativo.
la verità' illustrissimi medici attualmente il dolore ormai convive con me non mi lascia neanche un minuto non posso sedermi ne' portare l'auto non posso fare Più' niente l'unico sollievo e' stare all'impiedi o stare sdraiato a pancia in giù'.
sono stanco piche' la mia vita e' compromessa da questo evento e' in tutti questi anni credetemi ho speso un patrimonio ma la cosa ancora peggio non ho avuto da parte dei medici un supporto psicologico morale ect ect
sono arrivato a voi con la speranza che un santo medico possa almeno dire o fare o indirizzami sul mio calvario.
scusatemi tanto se non sono bravo nell'esprimersi o scrivere bene ma capite bene mentre vi sto' scrivendo il dolore non mi lascia e' quindi non riesco a essere lucido.
vi ringrazio.distinti saluti.
[#10]
Egr. signore,
comprendiamo il Suo "calvario",ma non possiamo esprimerci più di tanto.
Essendo già stato sottoposto all'intervento, dovremmo avere a disposizione la documentazione clinica per sapere cosa è stato fatto,come è stato condotto l'intervento e cercare di capire perchè non ha avuto alcun beneficio.
Premesso che Lei ha il diritto di scegliere il medico che crede e, in considerazione che si è rivolto e continua a rivolgersi agli specialisti di questo Sito (ne siamo lusingati di questo e La ringraziamo),ritenendo di interpretare il pensiero di quanti qui sono intervenuti, noi tutti Le diamo la nostra disponibilità a valutare il Suo attuale stato clinico.
Con cordialità
comprendiamo il Suo "calvario",ma non possiamo esprimerci più di tanto.
Essendo già stato sottoposto all'intervento, dovremmo avere a disposizione la documentazione clinica per sapere cosa è stato fatto,come è stato condotto l'intervento e cercare di capire perchè non ha avuto alcun beneficio.
Premesso che Lei ha il diritto di scegliere il medico che crede e, in considerazione che si è rivolto e continua a rivolgersi agli specialisti di questo Sito (ne siamo lusingati di questo e La ringraziamo),ritenendo di interpretare il pensiero di quanti qui sono intervenuti, noi tutti Le diamo la nostra disponibilità a valutare il Suo attuale stato clinico.
Con cordialità
[#11]
Egr. signore, come le avevo detto già nei consulti del novembre 2008, ribadisco adesso quanto scritto 4 anni orsono.
Come le avevano altresi' confermato anche la dott.ssa Pozzi ed il Dott. Migliaccio .
Mi dispiace sapere dell'insuccesso dell'intervento chirugico cui si è sottoposto, ma , come le ha detto il collega neurochirurgo ieri, ovviamente è difficile esprimere qualsiasi parere senza alcuna valutazione diretta clinica oltre ad una disamina accurata della cartella clinica e di tutti gli esami radiologici eseguiti da lei.
Cordiali saluti
Come le avevano altresi' confermato anche la dott.ssa Pozzi ed il Dott. Migliaccio .
Mi dispiace sapere dell'insuccesso dell'intervento chirugico cui si è sottoposto, ma , come le ha detto il collega neurochirurgo ieri, ovviamente è difficile esprimere qualsiasi parere senza alcuna valutazione diretta clinica oltre ad una disamina accurata della cartella clinica e di tutti gli esami radiologici eseguiti da lei.
Cordiali saluti
[#12]
Utente
egregi illustrimmi Medici vi ringrazio DI aver mi riposte.
come avete visto nel post precedente credetemi ho consultato UN paio di Medici tra fisioterapisti, terapia del dolore e medici ortopedici prima di essere stato operato con grande sforzo economico,fisico,mentale e familiare.
vi scrivo gli esami da me fatti.
RM COCCIGE
ALLEGATI N*6 RAD
TECNICA
Sono state ottenute scansioni multiplanari TSE dipendenti dal T2 e dal T1 sia senza che con tecnica di soppressione del segnale del grasso (FAT-SAT).
l'esame e' stato integrato da scansioni TC mirate sul COCCIGE.
Referto:
Si dimostra una dismorfia dell'apice della 3* vertebra COCCIGEA che presenta una formazione esostosica o pseudoesostosica in sede paramediana sx. il reparto, ben visibile nelle scansioni T1 assiali, e' confermato nelle scansioni assiali TC. nella sede di tale formazione ossea si apprezza nelle scansioni fast-STIR e T2 con fat-sat una lesione nodulare fortemente iperintensa di 0,5 cm di diametro. Per le limitazioni di risoluzione spaziale non si puo' localizzare tale lesione nodulare con certezza in see intraossea o periostale. Sulla sua natura possono essere prese in considerazione le seguenti ipotesi diagnostiche:
1)CAPPUCCIO CARTILAGINEO DI ESOSTOSI VERA;
2)EDEMA INTRAOSSEO DELLA FORMAZIONE ESOSTOSICA:
3)LESIONE PRIMITIVA PERIOSTALE con secondaria reazione ossea pseudo-esostosica. L'assenza di sintomatologia notturna, la mancanza di edema perilesionale e l'eta' del paziente rendono quasi certamente escludibile l'ipotesi di steoma osteoide.
Per il mio Medico si conclude con la seguente:
asportazione estremo distale del coccige.
diagnosi:COCCIGODINIA DA DISMORFIA ESOSTOSICA DELLA 3* VERTEBRA COCCIGEA.
l'intervento da operare e': ASPORTAZIONE ESTREMO DISTALE DEL COCCIGE.
spero di essere stato chiaro per voi illustrissimi medici alla quale tranne voi non so piu' a chi rivolgermi, sperando di una vostra valutazione clinico del mio caso.
vi ringrazio di cuore per avermi risposto.
come avete visto nel post precedente credetemi ho consultato UN paio di Medici tra fisioterapisti, terapia del dolore e medici ortopedici prima di essere stato operato con grande sforzo economico,fisico,mentale e familiare.
vi scrivo gli esami da me fatti.
RM COCCIGE
ALLEGATI N*6 RAD
TECNICA
Sono state ottenute scansioni multiplanari TSE dipendenti dal T2 e dal T1 sia senza che con tecnica di soppressione del segnale del grasso (FAT-SAT).
l'esame e' stato integrato da scansioni TC mirate sul COCCIGE.
Referto:
Si dimostra una dismorfia dell'apice della 3* vertebra COCCIGEA che presenta una formazione esostosica o pseudoesostosica in sede paramediana sx. il reparto, ben visibile nelle scansioni T1 assiali, e' confermato nelle scansioni assiali TC. nella sede di tale formazione ossea si apprezza nelle scansioni fast-STIR e T2 con fat-sat una lesione nodulare fortemente iperintensa di 0,5 cm di diametro. Per le limitazioni di risoluzione spaziale non si puo' localizzare tale lesione nodulare con certezza in see intraossea o periostale. Sulla sua natura possono essere prese in considerazione le seguenti ipotesi diagnostiche:
1)CAPPUCCIO CARTILAGINEO DI ESOSTOSI VERA;
2)EDEMA INTRAOSSEO DELLA FORMAZIONE ESOSTOSICA:
3)LESIONE PRIMITIVA PERIOSTALE con secondaria reazione ossea pseudo-esostosica. L'assenza di sintomatologia notturna, la mancanza di edema perilesionale e l'eta' del paziente rendono quasi certamente escludibile l'ipotesi di steoma osteoide.
Per il mio Medico si conclude con la seguente:
asportazione estremo distale del coccige.
diagnosi:COCCIGODINIA DA DISMORFIA ESOSTOSICA DELLA 3* VERTEBRA COCCIGEA.
l'intervento da operare e': ASPORTAZIONE ESTREMO DISTALE DEL COCCIGE.
spero di essere stato chiaro per voi illustrissimi medici alla quale tranne voi non so piu' a chi rivolgermi, sperando di una vostra valutazione clinico del mio caso.
vi ringrazio di cuore per avermi risposto.
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 13.7k visite dal 14/11/2008.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Tumore al seno
Il tumore al seno è il cancro più diffuso in Italia: quali sono i fattori di rischio e come fare prevenzione? Sintomi, diagnosi e cura del carcinoma mammario.