Coxartrosi e dolori continui.

Salve, mi chiamo Andrea e ho 30 anni.
Circa 5 anni fa, dopo una vita regolare e sportiva ho avuto i primi sintomi del problema che all'oggi non ho ancora risolto.

SINTOMI : Tutto è inziato con dei forti dolori alla natica destra irradiati lungo la gamba che nn mi permettevano di camminare. La posizione distesa mi da sollievo, ma bastano pochi passi oppure un movimento sbalgiato per avere delle fitte lancinanti. Solo raramente il dolore si presenta anche nella parte anteriore.
Disteso a letto, il dolore si manifesta solamente se alzo la gamba opposta a quella dolente, mentre se sto disteso normalmente (gambe dritte) non ho dolore.
Negli ultimi anni il dolore, del tutto analogo è comparso anche a sinistra.

PERCORSO MEDICO
Le prime visite da 2 ortopedici e da un neurochirurgo, presupponevano la presenza di un'ernia lombare (dolore tipico per questo problema), cosicchè ho fatto radiografie, Tac e RMN, ma gli esami e le visite nn riportavano nulla di evidente. Ho fatto anche delle manipolazioni, senza risultato alcuno, anzi con peggioramento.
Purtroppo il dolore persisteva per cui dopo un anno circa, ho consultato un altro ortopedico, specialista delle problematiche d'anca; lui mi ha consigliato di fare delle radiografie + RMN del bacino. Ne è risultata una grave coxoartrosi bilaterale alla quale lui imputava i miei dolori.

Non pago di questo parere mi sono rivolto per confronto anche ad altri specilisti che visionando lo stato delle mie anche confermavano l'ultima diagnosi.

Da quella volta, ovvero 4 anni fa, ho resistito fra antidolorifici, riposi forzati, terapie varie, ma nel frattempo il dolore, analogo nella tipologia, è iniziato anche a sinistra a fasi alterne.
Credo di essere arrivato al capolinea, visto che sono limitato in tutto dalla vita quotidiana al lavoro.

Di recente sono ritornato dall'ortopedico che ritiene di dovermi fare una protesi all'anca. Lui conferma che la mia tipologia di dolore è un po' anomala per un' artrosi all'anca (dovrebbe dolore la parte anteriore della coscia e inguinale), tuttavia lo reputa possibile e sostiene che l'intervento sia risolutore.

In ogni caso a breve, per fugare ogni dubbio sullo stato della mia schiena, devo ritornare a fare la RMN lombosacrale.

Volevo sapere gentilmente se in caso di presenza di ernie, la risonanza garantisce una chiara visibilità, oppure se è possibile che sia presente qualche problema alla schiena non visibile con la risonanza.
Inoltre vorrei avere un vostro parere sulla mia situazione, perchè non credo di poter andare avanti a lungo in queste condizioni.

Grazie, andrea
[#1]
Dr. Simone Cigni Ortopedico, Chirurgo della mano 711 7
Caro Andrea,
effettivamente il problema, così come descritto, sembra imputabile ad una patologia della coxo-femorale anche se l'età è atipica per coxartrosi (vi sono stati traumi in passato o patologie giovanili o neonatali dell'anca?). E' necessario escludere la concomitanza di patologie erniare lombari (la RM è un ottimo esame ma va sempre unita al dato clinico che è la base di ogni valutazione). Se non vi sono problemi del rachide l'intervebto protesico è risolutivo sul dolore.
Per un parere definitivo è comunque necessaria la visione diretta degli esami perchè il quadro radiografico influenza in parte la decisione chirurgica.
A disposizione per chiarimenti

Dr Simone Cigni

[#2]
Utente
Utente
Gent.le Dr. Cigni, la ringrazio molto per la risposta.
Effettivamente è difficile anche per me capire il motivo di questa precocità. Tuttavia è emerso di recente l'esito di una visita fatta in giovane età (avevo circa 10 anni) dove un ortopedico interpellato dopo un trauma calcistico, sconsigliava di proseguire l'attività per le conseguenze che tale sport avrebbe comportato alle mie anche. Evidentemente già allora vi era qualche segnale.

Mi appresto in questi giorni ad eseguire la RMN del rachide lombosacrale ed eventualmente, se posso, le comunicherò l'esito.

Grazie,
andrea
[#3]
Dr. Simone Cigni Ortopedico, Chirurgo della mano 711 7
Perfetto.
Mi faccia sapere l'esito della RM se vuole.
E cerchi di trovare la documentazione relativa alla visita eseguita 20 anni fa che a questo punto mi sembra fondamentale per eseguire un iter decisionale corretto.
Cordialità
[#4]
Utente
Utente
E rieccoci qui.
Sperando nella vostra pazienza, procedo con ordine.
Riconsultando (io) la risonanza del 2001 ho notato che nel referto veniva riportata la dicitura
"lieve protusione destra del disco al passaggio lombosacrale". Le altre diciture sono tutte "regolari".
Tuttavia la successiva visita dal neurochirurgo, che ha visionato la RMN (Dott. Cappelletto, Udine), riporta fra le altre cose:
"La RMN appare nella norma, nn ci sono indicazioni di nostra competenza".
Da qui l'esclusione a quel tempo di patologie al lombo-sacrale.
La Rmn del 2006 dice che la situazione è immutata rispetto al 2001; regolari i dischi vertebrali, regolare il cono midollare.etc...etc.....e nn si fa più cenno alla protusione.

Ho portato quindi la RMN in visione all'ortopedico di fiducia (De Nicola - Treviso) che ha escluso quindi patologie alla schiena. E mi ha operato all'anca con Protesi totale di rivestimento BHR.

Ora veniamo a noi, è trascorso circa un mese dall'intervento. Ho seguito l'iter riabilitativo, le cure imposte e tutto quello che il protocollo prevedeva, tuttavia all'oggi io mi ritrovo con gli STESSI dolori del preintervento. Gli STESSI dolori scatenati 6 anni fa da quell'attività sportiva (basket) fatta dopo un periodo di inattività. Ovviamente nel corso di questi 6 anni i dolori sono aumentati di intensità, ma l'origine resta invariata tanto a destra quanto a sinistra.

Durante la riabilitazione sono seguito da un fisioterapista che ipotizzato una sindrome del piriforme, ovvero uno schiacciamento del nervo sciatico ad opera della muscolatura della natica. Secondo il fisiatra che mi ha visitato e che non si è nemmeno degnato di ascoltare la mia storia clinica, è solamente un problema di poca elasticità muscolare (?!?).
Il neurochirurgo denigra l'ortopedico che denigra il fisiatra che denigra il fisioterapista che denigra l'osteopata che denigra il massaggiatore shiatsu....che tristezza.
Mi scuso per lo sfogo, ma è mai possibile che non riesca a trovare qualcuno che sappia analizzare la tipologia di dolore che ho e dargli una motivazione? In 6 anni non c'è stato un medico che mi abbia dato una risposta quantomeno credibile, solamente affermazioni vaghe e fumose che non nascondevano certo una buona perplessità.
Ok, potrei aver sbagliato professionisti, ma accidenti , il Dr. De Nicola dovrebbe essere un luminare.
Fra le altre cose durante la degenza in ospedale ho conosciuto (fatto probabilmente più significativo della mia vita) un signore di 60 anni che mi ha confessato, dopo un lungo confronto, di avere gli stessi sintomi identici sintomi che provo io. La cosa drammatica è che lui si trovava in ospedale per operarsi la seconda anca (sx): dopo il primo intervento di 6 anni fa (anca dx) non aveva notato alcun miglioramento, ma era stato convinto comunque ad agire anche dall'altro lato. Misteri della scienza medica.

Non so più a chi credere, sono incredibilmente amareggiato e sfiduciato. Ma soprattutto sono dolorante e fatico a deambulare.

Il mio medico di base non mi ha mai seguito, mai un aiuto, un sostegno, un indirizzo, tutto nel totale menefreghismo.
Abito nel ricco Nord-Est, e mi consolo pensando come sarei adesso fossi nato in paese povero.

Datemi un motivo per continuare a credere che si può stare bene.


Grazie, per l'interessamento.

P.S.
Dimenticavo che nel 2005 ho anche eseguito una visita reumatologica, con esclusione (!) di patologie di quel
tipo.
[#5]
Utente
Utente
Se avete delle informazioni, anche marginali, vi prego di rispondere.

Grazie,
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