Protesi ginocchio
Buongiorno,
dunque, mia madre 78 anni, ha fatto delle lastre alle ginocchia. Tali lastre evidenziano, nel ginocchio destro, l'assenza di cartilagine nella parte interna del ginocchio, mentre nella parte esterna ce ne è poca di cartilagine (gonartrosi). Mia madre in conseguenza di ciò manifesta dolori sostenuti, in particolar modo da un po di tempo a questa parte.
Ora, le soluzioni che ci sono state proposte dall'ortopedico che ha visitato mia madre sono due:
1 - fare delle infiltrazioni;
2 - procedere all'implementazione di una protesi al ginocchio destro attraverso un intervento chirurgico.
In tal proposito desideravo quindi porre le seguenti domande per avere un vostro parere ed avere così una visione più chiara e completa del tutto:
A - data l'età di mia madre l'intervento per installazione protesi è consigliato o può dare problemi? Le condizioni generali di mia madre sono buone, non ha patologie particolari, se non un episodio di TIA avuto circa 2 anni fa. Ha i livelli di colesterolo e trigliceridi alti ed è in sovrappeso da un punto di vista fisico.
Non installare la protesi al ginocchio, oltre che mantenere il forte dolore, che altri problemi può dare nel tempo? Può forse portare al blocco totale del ginocchio con consegente impossibilità completa di camminare?
Quali sono i tempi di degenza in caso di intervento ed è necessaria una riabilitazione fisioterapica post intervento? Quali sono i tempi di recupero totale della deambulazione e dell'autonomia della persona?
L'intervento chirurgico ha dei rischi e può avere delle consegunze? Qual'è la percentuale di riuscita dell'ingtervento e di una buona ripresa della deambulazione in soggetti con le caratteristiche di mia madre?
B - in caso si optasse per le infiltrazioni, immagino allievino solamente il dolore ma non bloccano la degenerazione e remissione della patologia vero?
Con che frequenza vengono fatte? hanno effetti collaterali sull'organismo? Elimino completamente il dolore?
Ringrazio in anticipo per la gentile disponibilità e professionalità.
dunque, mia madre 78 anni, ha fatto delle lastre alle ginocchia. Tali lastre evidenziano, nel ginocchio destro, l'assenza di cartilagine nella parte interna del ginocchio, mentre nella parte esterna ce ne è poca di cartilagine (gonartrosi). Mia madre in conseguenza di ciò manifesta dolori sostenuti, in particolar modo da un po di tempo a questa parte.
Ora, le soluzioni che ci sono state proposte dall'ortopedico che ha visitato mia madre sono due:
1 - fare delle infiltrazioni;
2 - procedere all'implementazione di una protesi al ginocchio destro attraverso un intervento chirurgico.
In tal proposito desideravo quindi porre le seguenti domande per avere un vostro parere ed avere così una visione più chiara e completa del tutto:
A - data l'età di mia madre l'intervento per installazione protesi è consigliato o può dare problemi? Le condizioni generali di mia madre sono buone, non ha patologie particolari, se non un episodio di TIA avuto circa 2 anni fa. Ha i livelli di colesterolo e trigliceridi alti ed è in sovrappeso da un punto di vista fisico.
Non installare la protesi al ginocchio, oltre che mantenere il forte dolore, che altri problemi può dare nel tempo? Può forse portare al blocco totale del ginocchio con consegente impossibilità completa di camminare?
Quali sono i tempi di degenza in caso di intervento ed è necessaria una riabilitazione fisioterapica post intervento? Quali sono i tempi di recupero totale della deambulazione e dell'autonomia della persona?
L'intervento chirurgico ha dei rischi e può avere delle consegunze? Qual'è la percentuale di riuscita dell'ingtervento e di una buona ripresa della deambulazione in soggetti con le caratteristiche di mia madre?
B - in caso si optasse per le infiltrazioni, immagino allievino solamente il dolore ma non bloccano la degenerazione e remissione della patologia vero?
Con che frequenza vengono fatte? hanno effetti collaterali sull'organismo? Elimino completamente il dolore?
Ringrazio in anticipo per la gentile disponibilità e professionalità.
[#1]
Buonasera
Le sue domande sono molto importanti e complesse.
penso che possa essere utile collegarsi ad un articolo divulgativo che ho pubblicato su http://www.riccardopreite.it/index.php/operazioneancaroma/protesi-di-ginocchio.html
L' intervento di protesi di anca e' un intervento impegnativo e come tutti gli interventi può presentare delle complicanze generali o locali che aumentano proporzionalmente all 'eta' ed alle condizioni generali del paziente. Per questo motivo prima di valutare l' intervento e' il caso di sottoporsi ad una visita internista cardiologica per valutare l' effettivo rischio ( embolie infezioni .. ) Durante e dopo l 'intervento si utilizzano farmaci finalizzati a mantenere molto basse la percentuale di complicanze. Ma queste purtroppo non sono da escludere al 100%. Le grandi statistiche riportano ottimi risultati oltre i 20 anni superiori al 90% dopo impianto di protesi e questo non e' poco. Tanto che oggi e' considerato uno tra gli interventi più comuni, sicuri ed efficaci.
I tempi di degenza sono di circa 7 / 10 gg
La riabilitazione può durare 3/ 6 mesi
Non fare la protesi comporta un lentissimo ma progressivo.
deterioramento della cartilagine con conseguente limitazione della deambulazione e delle attività' quotidiane a causa del dolore. Il blocco totale del ginocchio con impossibilita' completa a camminare e' più teorico che reale.
L' acido ialuronico e' un palliativo che può' aiutare ad andare avanti. Diciamo che in un 70 % dei casi e' efficace nella momentanea diminuzione del dolore. Non ha controindicazioni e ne esistono di diversi tipi anche in mono somministrazione.
Saluti
Le sue domande sono molto importanti e complesse.
penso che possa essere utile collegarsi ad un articolo divulgativo che ho pubblicato su http://www.riccardopreite.it/index.php/operazioneancaroma/protesi-di-ginocchio.html
L' intervento di protesi di anca e' un intervento impegnativo e come tutti gli interventi può presentare delle complicanze generali o locali che aumentano proporzionalmente all 'eta' ed alle condizioni generali del paziente. Per questo motivo prima di valutare l' intervento e' il caso di sottoporsi ad una visita internista cardiologica per valutare l' effettivo rischio ( embolie infezioni .. ) Durante e dopo l 'intervento si utilizzano farmaci finalizzati a mantenere molto basse la percentuale di complicanze. Ma queste purtroppo non sono da escludere al 100%. Le grandi statistiche riportano ottimi risultati oltre i 20 anni superiori al 90% dopo impianto di protesi e questo non e' poco. Tanto che oggi e' considerato uno tra gli interventi più comuni, sicuri ed efficaci.
I tempi di degenza sono di circa 7 / 10 gg
La riabilitazione può durare 3/ 6 mesi
Non fare la protesi comporta un lentissimo ma progressivo.
deterioramento della cartilagine con conseguente limitazione della deambulazione e delle attività' quotidiane a causa del dolore. Il blocco totale del ginocchio con impossibilita' completa a camminare e' più teorico che reale.
L' acido ialuronico e' un palliativo che può' aiutare ad andare avanti. Diciamo che in un 70 % dei casi e' efficace nella momentanea diminuzione del dolore. Non ha controindicazioni e ne esistono di diversi tipi anche in mono somministrazione.
Saluti
Dr. Riccardo Preite
[#2]
Utente
Buongiorno dott.Preite,
innanzitutto la ringrazio per la sua pronta ed approfondita risposta.
Come da lei indicato, ho anch'io approfondito il tema leggendo l'articolo pubblicato sul suo sito.
L'idea che mi sono fatto, è che, se pur trattandosi di un intervento quasi di routine, può tuttavia presentare delle complicanze e degli imprevisti non ponderabili, soprattutto in una persona anziana ( 78 anni nel caso di mia madre).
In virtù di ciò sarei più propenso per le infiltrazioni e non per l'intervento chirurgico.
L'unico mio dubbio, in quest'ultima scelta, è se poi, si arrivasse ad un punto in cui mia madre, non riuscisse più a camminare, con tutte le conseguenze del caso, trattandosi di una persona anziana.
Desideravo pertanto avere da lei una sua opinione più approfondita, in base alla sua esperienza, su questo aspetto.
Nel ringraziarla anticipatamente colgo l'occasione per porgerLe cordiali saluti.
innanzitutto la ringrazio per la sua pronta ed approfondita risposta.
Come da lei indicato, ho anch'io approfondito il tema leggendo l'articolo pubblicato sul suo sito.
L'idea che mi sono fatto, è che, se pur trattandosi di un intervento quasi di routine, può tuttavia presentare delle complicanze e degli imprevisti non ponderabili, soprattutto in una persona anziana ( 78 anni nel caso di mia madre).
In virtù di ciò sarei più propenso per le infiltrazioni e non per l'intervento chirurgico.
L'unico mio dubbio, in quest'ultima scelta, è se poi, si arrivasse ad un punto in cui mia madre, non riuscisse più a camminare, con tutte le conseguenze del caso, trattandosi di una persona anziana.
Desideravo pertanto avere da lei una sua opinione più approfondita, in base alla sua esperienza, su questo aspetto.
Nel ringraziarla anticipatamente colgo l'occasione per porgerLe cordiali saluti.
[#3]
Buongiorno
In effetti e' una prova di coraggio dove le complicanze sono sempre possibili .
Innanzitutto
Quanto dolore ha e quanto al momento riesce a camminare.
Come sono le radiografie del ginocchio eseguite sotto carico : artrosi media... grave etc .
Se la situazione clinica e' avanzata e non molto sostenibile con importante dolore
Se la paziente si sente e ha la forza di sostenere L intervento.
Allora in questi casi procederei con una valutazione completa internistica e anesthesiologica.
Se danno L ok sotto queste condizioni valuterei seriamente L intervento, perché in effetti più tempo passa e maggiori sono i rischi.
Come vede lo specialista ortopedico e' molto importante ma ancora di più lo e' Un approccio dove vengono coinvolte più discipline.
Cordiali saluti
In effetti e' una prova di coraggio dove le complicanze sono sempre possibili .
Innanzitutto
Quanto dolore ha e quanto al momento riesce a camminare.
Come sono le radiografie del ginocchio eseguite sotto carico : artrosi media... grave etc .
Se la situazione clinica e' avanzata e non molto sostenibile con importante dolore
Se la paziente si sente e ha la forza di sostenere L intervento.
Allora in questi casi procederei con una valutazione completa internistica e anesthesiologica.
Se danno L ok sotto queste condizioni valuterei seriamente L intervento, perché in effetti più tempo passa e maggiori sono i rischi.
Come vede lo specialista ortopedico e' molto importante ma ancora di più lo e' Un approccio dove vengono coinvolte più discipline.
Cordiali saluti
[#4]
Utente
Buon Pomeriggio dottore,
dunque, attuatlmente il dolore è a fasi alterne, cioè ci sono dei giorni nei quali gli fa davvero molto male ed altri nei quali, pur persistendo il dolore, è più accettabile.
Le radiografie al ginocchio, non sono state eseguite sotto carico, sono state eseguite delle semplici radiografie che hanno evidenziato una gonartrosi piuttosto avanzata, come le accennavo infatti, nella parte interna del ginocchio la cartilagine è completamente assente, tant'è che l'ortopedico che l'ha visitata era più propenso all'intervento.
Per il precedente TIA che ha avuto mia madre, secondo lei è più indicata una consulenza cardiologica o di tipo neurologico?
Infine, secondo la sua esperienza, non mettere la protesi, può nel tempo portare all'immobilità completa?
Grazie ancora molto per la sua gentile consulenza.
dunque, attuatlmente il dolore è a fasi alterne, cioè ci sono dei giorni nei quali gli fa davvero molto male ed altri nei quali, pur persistendo il dolore, è più accettabile.
Le radiografie al ginocchio, non sono state eseguite sotto carico, sono state eseguite delle semplici radiografie che hanno evidenziato una gonartrosi piuttosto avanzata, come le accennavo infatti, nella parte interna del ginocchio la cartilagine è completamente assente, tant'è che l'ortopedico che l'ha visitata era più propenso all'intervento.
Per il precedente TIA che ha avuto mia madre, secondo lei è più indicata una consulenza cardiologica o di tipo neurologico?
Infine, secondo la sua esperienza, non mettere la protesi, può nel tempo portare all'immobilità completa?
Grazie ancora molto per la sua gentile consulenza.
[#5]
E' tipico dell artrosi avere dolore altalenanti periodi peggiori che si alternano a momenti di dolore attenuato . Tendenzialmente però negli anni. dal punto di vista dolore , e' peggiorativa. E' molto raro arrivare all immobilità completa, ma piuttosto ad una riduzione dell autonomia ( spostamenti in casa ). Credo più importante la consulenza cardiologica
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 5.9k visite dal 20/10/2016.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.