Verticalizzazione paziente frattura sottocapitata scomposta non operata
Gentili Dottori Ortopedici,
Spero di ricevere una risposta al mio consulto il prima possibile, e colgo l'occasione per ringraziare tanto coloro che risponderanno.
La questione riguarda mia nonna di 93 anni che si è fratturata il femore sx (frattura sottocapitata scomposta) , che a causa di una patologia cardiaca non può essere operata. Gli ortopedici dell'ospedale della mia città hanno disposta cone trattamento un gambaletto con intrarotazione per 2 mesi nella "speranza" che si formi un ponte osseo tra le estremità fratturate( cosa altamente improbabile a detta degli stessi medici) e possa tornare a camminare, in caso contrario dovrebbe rimanere sulla sedia a rotelle. La questione nasce dal fatto che abbiamo contattato altri 3 ortopedici di nostra conoscenza e la risposta è stata sempre la stessa: la verticalizzazione è possibile comunque con questo tipo di frattura senza attendere l'improbabile formazione del callo osseo. Caricando sulla gamba fratturata il femore "risalirebbe" e la gamba si accorcerebbe di qualche cm, quindi con una suola potrebbe tornare a camminare anche se con qualche tutore. Tutto questo sarebbe possibile affidando mia nonna per 2 o 3 settimane ad una struttura di riabilitazione.
Quindi chi dovremmo ascoltare? I medici dell'ospedale o questi altri 3 ortopedici?
Capisco la difficoltà di coloro che leggeranno, ma noi non sappiamo davvero cosa fare e spero che ci sia qualcuno che ci dia una risposta chiarificatrice.
Spero di ricevere una risposta al mio consulto il prima possibile, e colgo l'occasione per ringraziare tanto coloro che risponderanno.
La questione riguarda mia nonna di 93 anni che si è fratturata il femore sx (frattura sottocapitata scomposta) , che a causa di una patologia cardiaca non può essere operata. Gli ortopedici dell'ospedale della mia città hanno disposta cone trattamento un gambaletto con intrarotazione per 2 mesi nella "speranza" che si formi un ponte osseo tra le estremità fratturate( cosa altamente improbabile a detta degli stessi medici) e possa tornare a camminare, in caso contrario dovrebbe rimanere sulla sedia a rotelle. La questione nasce dal fatto che abbiamo contattato altri 3 ortopedici di nostra conoscenza e la risposta è stata sempre la stessa: la verticalizzazione è possibile comunque con questo tipo di frattura senza attendere l'improbabile formazione del callo osseo. Caricando sulla gamba fratturata il femore "risalirebbe" e la gamba si accorcerebbe di qualche cm, quindi con una suola potrebbe tornare a camminare anche se con qualche tutore. Tutto questo sarebbe possibile affidando mia nonna per 2 o 3 settimane ad una struttura di riabilitazione.
Quindi chi dovremmo ascoltare? I medici dell'ospedale o questi altri 3 ortopedici?
Capisco la difficoltà di coloro che leggeranno, ma noi non sappiamo davvero cosa fare e spero che ci sia qualcuno che ci dia una risposta chiarificatrice.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.5k visite dal 21/07/2016.
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