Dolore caviglia sinistra

Gentili Dottori, nell’Aprile del 2004 durante una partita di calcio mi sono procurato una distorsione alla caviglia sinistra. Sul momento non mi sembrava una distorsione di grave entità e così non sono andato a farmi vedere da nessun medico, ho semplicemente messo del ghiaccio in sede ed ho atteso. La caviglia non è gonfiata molto e si è formato un piccolo livido nella parte interna della caviglia subito sotto il malleolo.

Dopo diversi mesi continuavo a soffrire di cedimenti alla caviglia e sono andato a farmi vedere prima da un fisiatra (dopo aver effettuato una Radiografia) che mi ha consigliato un ciclo di: laser terapia, ultrasuono terapia in acqua e ionoforesi. Dopo questo ciclo non ho notato nessun risultato apprezzabile cosi mi sono recato da un ortopedico che mi ha diagnosticato un infiammazione delle parti molli del calcagno e mi ha prescritto un rialzo per il tallone in silicone più un ciclo di taker terapia.

Passato del tempo e continuando a non vedere risultati apprezzabili mi sono rivolto ad un altro ortopedico che mi ha detto che la mia caviglia era stabile e mi ha consigliato un ecografia effettuata il 27-04-2005 di cui riporto l’esito:

A carico della caviglia sinistra si apprezza ipertrofia tendinica dei peronei senza il riscontro dei versamenti liquidi a carico dei recessi e retinacoli.


Il radiologo mi ha quindi consigliato una RMN che ho effettuato il 06-05-2005 con il seguente esito:

Nella norma le strutture legamentose periastragaliche.
Le cartilagini di rivestimento delle superfici articolari della tibio-astragalica e astragalo-calcaneare non evidenziano altrerazioni morfostrutturali in tutte le sequenza eseguite.
Regolare decorso, profilo ed intensità di segnale delle strutture tendinee esaminate.
Si segnala minima falda di versamento articolare.
Si osserva focale area di edema da impatto in corrispondenza del margine supero-mediale del domo astragalico.
In sede mediale si osserva la presenza di osso accessorio localizzato al di sotto dell’apice del malleolo mediale.
Nella norma il restante trofismo osseo esaminato.



Recatomi di nuovo dall’ortopedico (il secondo) questo mi ha consigliato un nuovo ciclo di laser terapia e ultrasuono terapia. Non soddisfatto da questo consulto mi sono rivolto ad un fisioterapista che mi ha preso in cura e mi ha fatto fare della ginnastica propriocettiva. Grazie a questa ginnastica la mia caviglia è ritornata più stabile (finalmente non prendo più storte ad ogni sassolino che incontro), ma il dolore alla caviglia continuava a persistere, per cui ho deciso di rivolgermi ad un TERZO ortopedico.

Questo ortopedico dopo aver visionato la prima RNM mi ha consigliato di effettuarne una nuova per valutare una sospetta osteocondrite dell’astragaolo sinistro, cosa che ho fatto il 13-02-2006 con il seguente esito:

L’esame RM della caviglia sinistra mostra gli esiti post-distrattivi di basso grado non ancora completamente stabilizzati a carico del legamento astragalico anteriore.
Nella norma le restanti strutture ligamentose periastragaliche.
Si osserva edema da impatto in corrispondenza della regione supero-mediale del domo astragalico con tale area che appare inizialmente circoscritta in sede sottocorticale nelle sequenze spineto T1 in accordo con possibile evoluzione verso quadro di lesione osteocodrale pertanto meritevole di integrazione di indagine mediante RX mirato.
E’ altresì presente sfumata area di edema da impatto in corrispondenza del margine posteriore della tibia e a livello della tuberosità postero-esterna dell’astragalo in accordo con possibile quadro impichment osseo posteriore.
Nella norma il restante trofismo osseo esaminato.
Le cartilagini di rivestimento delle superfici articolari della tibio-astragalica e astragalo-caclaneare non evidenziano alterazioni morfostrutturali in tutte le sequenze eseguite.
Regolare decorso, profilo ed intensità di segnale delle strutture tendinee esaminate.
E’ presente minima falda di versamento articolare.

Questa è la storia della mia caviglia, ora a due anni di distanza dall'incidente io sento ancora dolore in diverse circostanza: talvolta mi si presenta il dolore dopo 2-3 ore che resto in piedi, altre volte si presenta dopo 2-3 ore di camminata. Paradosalmente dopo 20-30 minuti di corsa la caviglia risulta indolenzita ma non dolorante. Provo dolore talvolta alla torsione e al carico (es. saltando oppure facendo un affondo con la gamba sinistra). Cosa posso fare?

Grazie.
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Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali
Lei ha subito un trauma alla caviglia che ha prodotto una distorsione, ma anche una piccola frattura, non avendo eseguito RX, immediata, non si può sapere con certezza, ma solo supporre; quindi qualsiasi cura non poteva avere effetto. La rX eseguita successivamente non poteva rilevare nessuna frattura perchè forse consolidata o troppo piccola per essere rilevata, le cure non potevano avere effetto. Finalmente una ecografia evidenziava: ipertrofia tendinica dei peronei, qualcosa si evidenzia, una infiammazione, il versamento troppo piccolo non lo può rilevare. RMN: Si segnala minima falda di versamento articolare,Si osserva focale area di edema da impatto,presenza di osso accessorio localizzato; la successiva: esiti post-distrattivi di basso grado non ancora completamente stabilizzati a carico del legamento astragalico anteriore.edema da impatto in corrispondenza della regione supero-mediale del domo astragalico. evoluzione verso quadro di lesione osteocodrale; presente sfumata area di edema da impatto;E’ presente minima falda di versamento articolare.
E' presente una infiammazione protratta nel tempo derivante dalla probabile frattura, produzione successiva di eccesso di osso che batte contro un altro osso, infiammazione, impianto di germi, versamento, dolore.
A questo punto bisogna agire sull'infezione, individuare il germe responsabile, combatterlo, ma non con cortisone e antibiotici (agirebbero negativamente sulla cartilagine), ma con una terapia mirata con il genoma, stimolando il sistema immunitario a portarlo via. Oltre alle cure personalizzate, ha ottimi risultati l'Arnica composto associato all'Echinacea composto. Se prescritti subito, forse, forse, non avrebbe avuto i problemi attuali. Comunque: individuare il germe responsabile, stimolare il sistema a portarlo via.
Saluti moschinialberto@medicitalia.it


[#2]
Attivo dal 2006 al 2006
Ex utente
Egregio Dottor Alberto Moschini, chiedo scusa per il ritardo con cui rispondo al suo post del 22 Febbraio 2006, purtroppo nel frattempo ho avuto un pò di impedimenti, però sarei interessato alla sua risposta e vorrei sapere se possibile come fare per sapere qual'è il germe, come lei mi scrive che, mi provoca questo dolore che ho ancora attualmente (che mi da fastidio anche alla deambulazione).

Vorrei ancora se possibile sapere se l'Arnica composto associato all'Echinacea composto che Lei mi ha suggerito posso trovarli in una normale erboristeria.

La ringrazio ancora e Le chiedo ancora molte scuse per il ritardo con cui le ho risposto.

Grazie della collaborazione.
[#3]
Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali
La medicina biologica mette a disposizione esami strumentali, che in tempo reale, possono condurre il ragionamneto diagnostico e terapeutico e forniscono la possibilità di individuare la presenza di agenti patogeni. Sono farmaci, quindi in farmacia.
Saluti
[#4]
Attivo dal 2006 al 2006
Ex utente
La ringrazio sentitamente per la risposta, già oggi mi recherò in farmacia per acquistare i medicinali da Lei suggeriti.

Purtroppo però, non sono molto esperto di medicina biologica, pertanto, vorrei sapare, se potesse, quali sono gli esami strumentali da effettuare per poter individuare gli agenti patogeni.

La ringrazio ancora molto per la disponibilità e la cordialità dimostrata.

Distinti saluti.
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