Un etg alla spalla dx
Buongiorno, ho 39 anni a seguito di un ETG alla spalla Dx. ho avuto la seguente Diagnosi: Grossolane calcificazioni sia al sotto che al sovraspinato, di cui quest'ultima ha un diametro di circa 1 cm.
Ho anche problemi continui al polso Dx con difficoltà ad alzarmi facendo pressione sul polso.
Ho effettuato una visita ortopedica e mi è stato prescritto:
- 3 infiltrazioni 1 alla sett. di Hydrogen+Deponedrol con lidocaina
- Dona 1fl a gg alterni per 30gg, pausa 1 mese+altri 30gg a gg alterni
- Osseor 2gr 1 bustina alla sera per 3 mesi
- Hardeos con ippocastano 10% 2 volte al dì
- Cicli ripetuti durante l'anno (3 volte) di 14gg di magnetoterapia.
Non mi è stato consigliato il "bombardamento" in quanto può determinare infiammazione che richiama altri sali con la riformazione della calcificazione alle volte anche più rilevante di prima.
All' ortopedico ho dichiarato che non avevo problemi anche a convivere attualmente con questo problema, ma che mi preoccupava la prospettiva della vecchiaia piena di dolori.
Il mio medico di famiglia però non è molto daccordo con quanto prescritto dall'ortopedico, in particolare per l'utilizzo dell'osseor e mi propone un'ulteriore visita ortopedica.
Immagino che alla fine la scelta debba essere necessariamente la mia.
Mi potreste spiegare meglio le caratteristiche della cura prescritta dall'ortopedico oppure propormi un'alternativa.
Premesso che anche il mio medico, seppur non condividendo la cura prescritta, afferma che alla peggio non è efficace, il mio obiettivo è ovviamente quello di scegliere la cura che può candidarsi meglio a limitare i problemi con il passare degli anni.
Grazie per l'attenzione.
Ho anche problemi continui al polso Dx con difficoltà ad alzarmi facendo pressione sul polso.
Ho effettuato una visita ortopedica e mi è stato prescritto:
- 3 infiltrazioni 1 alla sett. di Hydrogen+Deponedrol con lidocaina
- Dona 1fl a gg alterni per 30gg, pausa 1 mese+altri 30gg a gg alterni
- Osseor 2gr 1 bustina alla sera per 3 mesi
- Hardeos con ippocastano 10% 2 volte al dì
- Cicli ripetuti durante l'anno (3 volte) di 14gg di magnetoterapia.
Non mi è stato consigliato il "bombardamento" in quanto può determinare infiammazione che richiama altri sali con la riformazione della calcificazione alle volte anche più rilevante di prima.
All' ortopedico ho dichiarato che non avevo problemi anche a convivere attualmente con questo problema, ma che mi preoccupava la prospettiva della vecchiaia piena di dolori.
Il mio medico di famiglia però non è molto daccordo con quanto prescritto dall'ortopedico, in particolare per l'utilizzo dell'osseor e mi propone un'ulteriore visita ortopedica.
Immagino che alla fine la scelta debba essere necessariamente la mia.
Mi potreste spiegare meglio le caratteristiche della cura prescritta dall'ortopedico oppure propormi un'alternativa.
Premesso che anche il mio medico, seppur non condividendo la cura prescritta, afferma che alla peggio non è efficace, il mio obiettivo è ovviamente quello di scegliere la cura che può candidarsi meglio a limitare i problemi con il passare degli anni.
Grazie per l'attenzione.
[#1]
Gentile utente
La tendinite calcifica della cuffia dei rotatori pone problemi di trattamento in quanto purtroppo può recidivare.
Io le consigli di eseguire una nuova vistia da un altro specialista ortopedico per due motivi: Il primo è che forse sarebbe utile sapere meglio le condizioni della sua cuffia dei rotatori e cioè se i muscoli sono ancora efficienti o no! (con la lesione che Lei riferisce in genere si ha una ipofunzione di detti muscoli) il secondo motivo è che non concordo assolutamente con la terapia prescrtitta.
In pratica le infiltrazioni nel suo caso potrebbero avere un effetto peggiorativo a lungo termine della sintomatologia.
La tendinopatia calcifica in genere va trattata chirurgicamente con la asportazione delle lesioni calcifiche e la eventuale riparazione della cuffia dei rotatori. Il tutto si esegue tranquillamente in artroscopia.
I campi magnetici (pulsati, con strumentazione fornita dalla Igea) è preferibile praticarli dopo l'intervento chirurgico al fine di diminuire la probabilità della recidiva.
Cordiali saluti.
La tendinite calcifica della cuffia dei rotatori pone problemi di trattamento in quanto purtroppo può recidivare.
Io le consigli di eseguire una nuova vistia da un altro specialista ortopedico per due motivi: Il primo è che forse sarebbe utile sapere meglio le condizioni della sua cuffia dei rotatori e cioè se i muscoli sono ancora efficienti o no! (con la lesione che Lei riferisce in genere si ha una ipofunzione di detti muscoli) il secondo motivo è che non concordo assolutamente con la terapia prescrtitta.
In pratica le infiltrazioni nel suo caso potrebbero avere un effetto peggiorativo a lungo termine della sintomatologia.
La tendinopatia calcifica in genere va trattata chirurgicamente con la asportazione delle lesioni calcifiche e la eventuale riparazione della cuffia dei rotatori. Il tutto si esegue tranquillamente in artroscopia.
I campi magnetici (pulsati, con strumentazione fornita dalla Igea) è preferibile praticarli dopo l'intervento chirurgico al fine di diminuire la probabilità della recidiva.
Cordiali saluti.
Antonio Mattei
[#2]
...gentile utente...non sono affatto d'accordo con la terapia prescrittagli....in realtà alcune cose non le capisco....può andar bene la FKT....non concordo sulle infiltrazioni di cortisonici, possono fare peggio, i cortisonici precipitano formando cristalli che sulla distanza possono peggiorare la situazione....le calcificazioni se ci sono hanno una causa iniziale...forse sarebbe il caso di rivolgersi a chi ha esperienza in campo della spalla....io eseguirei una RM per verificare lo stato della cuffia dei ruotatori, la capsula e gli altri elementi legamentosi ed eventuali vecchie lesioni possibili cause di calcificazioni....
le onde d'urto (il bombardamento) possono andare bene in alcuni casi ed in altri no...anche questa eventualità va valutata da chi le esegue le onde d'urto possono essere eseguite con varie modalità a seconda dello scopo che si vuole ottenere...per cui non si escludono a priori...come non è da escludere una artroscopia per la eventuale rimozione....anche se mi pare di aver capito che non c'è una sintomatologia vera.... comunque chieda un altro consulto a chi fa chirurgia della spalla.....
saluti
le onde d'urto (il bombardamento) possono andare bene in alcuni casi ed in altri no...anche questa eventualità va valutata da chi le esegue le onde d'urto possono essere eseguite con varie modalità a seconda dello scopo che si vuole ottenere...per cui non si escludono a priori...come non è da escludere una artroscopia per la eventuale rimozione....anche se mi pare di aver capito che non c'è una sintomatologia vera.... comunque chieda un altro consulto a chi fa chirurgia della spalla.....
saluti
Dr. Vincenzo Galloppi
Specialista in Ortopedia e Traumatologia
Ortopedia e Traumatologia Pediatrica
Ortopedico Nazionale A Pallacanestro
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 10k visite dal 17/10/2008.
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