Herniation pit e dolori all'anca
Salve, vi scrivo per chiedere un consiglio su quale specialista consultare.
Sono una donna di 42 anni, alta 160 cm e peso 61 KG.
Da qualche mese ho un persistente fastidio/dolore all'anca sinistra, che si manifesta specialmente quando mi alzo dopo essere stata seduta a lungo.
Vi informo che ho avuto in passato problemi con la schiena, per i quali ho eseguito RMN colonna lombo-sacrale e RMN colonna cervicale e dorsale) e di sciatalgia, che però riguardava il lato destro.
Il mio medico curante mi ha consigliato di fare una RX anche e bacino, per verificare un eventuale principio di artrosi. Il radiologo ha consigliato di proseguire l'indagine con una RMN e/o TAC all'articolazione coxofemorale sinistra.
Vi allego i referti delle ultime indagini eseguite, per avere un consiglio su quale specialista consultare (reoumatologo od ortopedico), al fine di valutare una eventuale cura.
Rx Bacino ed anche (25/01/06):
L'esame radiografico del bacino e delle articolazioni coxo-femorali, eseguito in duplice proiezione, non mostra attendibili lesioni ossee a focolaio del bacino. A carico del collo femorale sinistro è rilevabile un'areola di tono calcico lievemente ridotta delimitata da un sottile e regolare cercine opaco e situata in prossimità del profilo esterno del collo stesso.
Non significativi rilievi a destra.
Opportuno completare le indagini con RM e/o TAC dell'articolazione coxo-femorale sinistra.
RMN ARrt. Coxo-Femorale sinistra (04/02/06):
Eseguite scansioni nei tre piani ortogonali con tecniche TSE, turbo-STIR(fat-sat) e FFE pesate in T1 e T2.
In corrispondenza del precedente reperto radiografico al femore sinistro si osserva areola ipointensa in T1 e tenuamente iperintensa in T2, specie dopo soppressione del grasso, riferibile, in prima ipotesi, a "herniation pit": opportuna sorveglianza evolutiva.
Nulla di rilevante sede coxo-femorale destra.
Regolari le strutture capsulo-legamentose visualizzate.
Non lesioni muscolari o tendinee di rilievo clinico nel tratto indagato.
Vi ringrazio in anticipo per la risposta
Sono una donna di 42 anni, alta 160 cm e peso 61 KG.
Da qualche mese ho un persistente fastidio/dolore all'anca sinistra, che si manifesta specialmente quando mi alzo dopo essere stata seduta a lungo.
Vi informo che ho avuto in passato problemi con la schiena, per i quali ho eseguito RMN colonna lombo-sacrale e RMN colonna cervicale e dorsale) e di sciatalgia, che però riguardava il lato destro.
Il mio medico curante mi ha consigliato di fare una RX anche e bacino, per verificare un eventuale principio di artrosi. Il radiologo ha consigliato di proseguire l'indagine con una RMN e/o TAC all'articolazione coxofemorale sinistra.
Vi allego i referti delle ultime indagini eseguite, per avere un consiglio su quale specialista consultare (reoumatologo od ortopedico), al fine di valutare una eventuale cura.
Rx Bacino ed anche (25/01/06):
L'esame radiografico del bacino e delle articolazioni coxo-femorali, eseguito in duplice proiezione, non mostra attendibili lesioni ossee a focolaio del bacino. A carico del collo femorale sinistro è rilevabile un'areola di tono calcico lievemente ridotta delimitata da un sottile e regolare cercine opaco e situata in prossimità del profilo esterno del collo stesso.
Non significativi rilievi a destra.
Opportuno completare le indagini con RM e/o TAC dell'articolazione coxo-femorale sinistra.
RMN ARrt. Coxo-Femorale sinistra (04/02/06):
Eseguite scansioni nei tre piani ortogonali con tecniche TSE, turbo-STIR(fat-sat) e FFE pesate in T1 e T2.
In corrispondenza del precedente reperto radiografico al femore sinistro si osserva areola ipointensa in T1 e tenuamente iperintensa in T2, specie dopo soppressione del grasso, riferibile, in prima ipotesi, a "herniation pit": opportuna sorveglianza evolutiva.
Nulla di rilevante sede coxo-femorale destra.
Regolari le strutture capsulo-legamentose visualizzate.
Non lesioni muscolari o tendinee di rilievo clinico nel tratto indagato.
Vi ringrazio in anticipo per la risposta
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In relazione al quesito presentato dall'utente 9880, sulla patologia nota come "herniation pit", questa è una malattia di recente identificazione (1982) descritta da M.J. Pitt et al. Lo studio della letteratura internazionale evidenzia poche pubblicazioni, molte delle quali relative alla possibile patogenesi e ai rilievi radiografici e diagnosi differenziale.
L'Herniatio Pit nascerebbe come la conseguenza di uno stress meccanico dei tessuti molli periarticolari (capsula e sinoviale) e l'inserzione del tendine del muscolo ileopsoas al femore. Il rilievo radiografico è stato osservato nel 5 % della popolazione adulta sana e nella maggiorparte dei casi è asintomatica. Borody ha recentemente pubblicato un case report relativo ad un atleta sofferente di dolore all'anca e con immagine radiografica di herniation pit. Questo atleta non ha riportato beneficio dal trattamento fisioterapico eseguito.
Ritengo, pur rimanendo nel campo delle ipotesi, data l'esiguità delle pubblicazioni in merito, che se la causa di questa patologia è di origine meccanica, riconducibile ad uno squilibrio capsulo-tendineo, potrebbe essere tentato un trattamento medico con antiinfiammatori, miorilassanti e sedute di kinesiterapia volte al riequilibrio posturale della colonna LS (è nota la discopatia degenerativa già diagnosticata con RMN) e degli arti inferiori.
Sono altresì disponibile ad un consulto diretto con l'utente.
Fiammetta Vincitorio
L'Herniatio Pit nascerebbe come la conseguenza di uno stress meccanico dei tessuti molli periarticolari (capsula e sinoviale) e l'inserzione del tendine del muscolo ileopsoas al femore. Il rilievo radiografico è stato osservato nel 5 % della popolazione adulta sana e nella maggiorparte dei casi è asintomatica. Borody ha recentemente pubblicato un case report relativo ad un atleta sofferente di dolore all'anca e con immagine radiografica di herniation pit. Questo atleta non ha riportato beneficio dal trattamento fisioterapico eseguito.
Ritengo, pur rimanendo nel campo delle ipotesi, data l'esiguità delle pubblicazioni in merito, che se la causa di questa patologia è di origine meccanica, riconducibile ad uno squilibrio capsulo-tendineo, potrebbe essere tentato un trattamento medico con antiinfiammatori, miorilassanti e sedute di kinesiterapia volte al riequilibrio posturale della colonna LS (è nota la discopatia degenerativa già diagnosticata con RMN) e degli arti inferiori.
Sono altresì disponibile ad un consulto diretto con l'utente.
Fiammetta Vincitorio
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 100.8k visite dal 12/02/2006.
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