Dolore acanto la scapola

Buongiorno e grazie per il servizio utilissimo che svolgete,
uomo, 36 anni: scrivo perché da una decina di giorni avverto in corrispondenza della scapola destra un leggero costante dolore (lieve) che si accentua nel caso prema su di un punto della schiena, esattamente accanto la scapola (non sotto). Quindi, il fastidio si irradia, ma lo posso localizzare in quel punto. Leggere internet equivale a deprimersi, quindi chiedo a Voi di sapere di cosa potrebbe trattarsi. Grazie infinite.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
Purtroppo non serve sapere "di cosa potrebbe trattarsi" : a Lei serve sapere invece "di cosa si tratta". Un unico sintomo può essere comune a diverse patologie (dagli esiti di microtraumi a una contrattura muscolare, all'artrosi del rachide dorsale alla radiculopathy cervicale, e molte altre) e farne un elenco equivale a non darLe nessuna informazione e contemporaneamente accrescere la sua confusione. Le suggerisco di farsi visitare dal Suo medico curante, che è il Suo primo punto di riferimento per qualsiasi problema di salute, che dopo averLa interrogata, ascoltata e visitata deciderà se occorrano accertamenti mirati e /o visite specialistiche, oppure affronterà e risolverà da solo il caso. Purtroppo con gli elementi forniti non riesco a dire di più.
Cordiali saluti
Umberto Donati MD

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it

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Utente
Utente
Gent.mo dottore,
grazie innanzitutto per la risposta. Il dolore materialmente è svanito, tranne se volontariamente premo in diversi punti lì vicino (ma questo credo sia ovvio), lasciando però il posto ad un indolenzimento generale della spalla e parte superiore della schiena. Aggiungo che la notte dividiamo il letto con il bambino che puntualmente mi spinge in posizioni assurde. Aggiungo che lavoro otto ore seduto davanti ad un computer e spesso mi ritrovo in posture molto scomode. Tutto ciò potrebbe essere legato al fastidio alla schiena oppure dovrei preoccuparmi? Certamente andrò dal medico, ma avere un parere iniziale mi farebbe piacere. Grazie mille.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
Come Le ho già detto non ho nessun elemento per esprimere un "parere iniziale". Se il dolore è sparito è un buon segno. Consulti comunque il medico curante.
Cordiali saluti
Umberto Donati MD
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Utente
Utente
Caro dottore,
mi trovo nuovamente a scriverLe in quanto il fastidio alla spalla non vuole proprio andare via. Dopo avere ricevuto le Sue risposte mi sono recato dal mio medico curante il quale ha prescritto una cura di Alinerv e una visita fisiatrica in quanto, da una radiografia alla colonna di qualche anno addietro, si evidenziava uno scostamento di 4 mm del bacino. Questo gli ha fatto presupporre che potrebbe trattarsi di un dolore riferito dovuto alla cattiva postura e dall'appoggio dei due piedi che non sono perfettamente bilanciati (scusi se mi esprimo così, ma parlo rispetto a quello che ho capito). Poi parlando con un mio amico chirurgo e spiegandogli del mio fastidio alla schiena ha prospettato che possa trattarsi anche di cervicale. E difatti se cerco di stirare il collo sento tutti i nervi tirare e, appunto, tirare i nervi proprio dei punti che sopra Le ho descritto. Aggiungo che a riposo ed appena alzato il dolore non si presente; si presenta dopo qualche ora e fino a sera, ma sempre se faccio movimenti, non se sto fermo. Concludo dicendo il fastidio interessa la parte estrema della scapola (in pratica guardando la schiena si tratta della parte all'estrema destra) e coinvolge tutta la parte destra superiore della schina. La ringrazio e mi scuso se continuo a porLe domande, ma sono un tipo troppo, ma dico troppo, ansioso ( se ne sarà accorto!). Grazie
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
La radicolopatia cervicale era fra gli esempi che avevo elencato nella prima risposta, ma non avendoLa visitata non ho nessun elemento in più per confermare o escludere questa o altre ipotesi. Fino a che non farà la visita specialistica prescritta dal medico curante escludo che possa trovare la soluzione su internet.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Ho già prenotato la visita. Ma desidero tanto ringraziarla per la cortesia. Le farò sapere non appena avrò notizie. Grazie
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Utente
Utente
Caro Dottore,
qualche giorno addietro mi sono sottoposto a visita specialistica presso lo studio di una Fisiatra e la sua diagnosi è stata la seguente:
Cervicalgia e dorsalgia in fase acuta in ser dolorosa miofasciale cervicale.
La dottoressa non ha ritenuto necessario sottopormi ad una lastra avendo rilevato, al tatto, sulla parte tra la scapola e la parte centrale della schiena (il famoso punto di cui le parlavo già al primo post) un accavallamento muscolare (questo termine lo sto usando io, non ricordandomi il termine specifico usato dalla dottoressa). Ha ruotato e fatto delle manovre particolari col collo (tanto che quando è finita la visita ho avuto capogiri per alcuni minuti). Mi ha detto che questo dolore è provocato da una tensione che parte dalla cervicale e che si irradia in tutta la parte destra della spalla-schiena.
Ha proposto la Tecar terapia: cervicale e dorsale (scollamento dei piani muscolari interscapolovertebrali) e sedute di PR5 (che credo siano le sedute di fisioterapia).
Detto ciò le chiedo: la Sua collega ha ritenuto di non eseguire la lastra (e ciò non mi dispiace); quindi, solo con la visita si possono escludere altre patologie? Posso tranquillizzarmi?
Ritiene la terapia esatta?
Mille grazie.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
Per sapere se ritenere "esatta" la terapia" dovrei essere certo della diagnosi, ma senza averLa visitata non sono in grado di dirlo. Qualsiasi accertamento (compresa la "lastra") non serve mai al paziente, ma serve solo ed esclusivamente al medico, e mai "tanto per vedere se c'è qualcosa", ma solo ed esclusivamente per confermare o escludere una ipotesi diagnostica oppure per approfondire una diagnosi già fatta. Se la Fisiatra ha ritenuto di non eseguire accertamenti, devo pensare che avesse chiara la diagnosi da cui è poi scaturita la terapia. Il solo modo per tranquillizzarsi è di cercare un secondo parere facendosi visitare da un altro specialista ancor più esperto del primo, perché solo con la visita diretta si può rispondere alle Sue domande.
Cordiali saluti
Umberto Donati, MD