Frattura malleolo peroneale sx
A seguito di frattura del malleolo peroneale sx, 5 gg. fa sono stata sottoposta ad intervento chirurgico per inserimento di placca in titanio ed esplorazione del legamento deltoideo (la frattura ha interessato, da come ho capito, anche un terminazione nervosa tanto che le ultime due dita del piede - pur muovendole - sono rimaste un po' insensibili alla base). Domani (lunedì) vorrei riprendere il lavoro e praticamente starò seduta la maggior parte del tempo. Mi hanno consigliato di tenere sempre la gamba ad altezza busto ma, datosi che sono molto ansiosa, vorrei sapere quali rischi corro per una eventuale TVP e sue conseguenze (sono in terapia con Clexane 4000 UI) e quale eventualmente è la sua sintomatologia visto che non posso verificare gonfiore o meno dato lo stivaletto a valva che parte dal ginocchio e lascia scoperte solo la punta delle dita del piede. Grazie.
P.S. soffro anche di Ipertiroidismo (Bromotiren + Inderal 40) e asma (Symbicort 160/4,5)
P.S. soffro anche di Ipertiroidismo (Bromotiren + Inderal 40) e asma (Symbicort 160/4,5)
[#1]
Gentile Signora,
innanzitutto le dico che riprendere il lavoro anche se stara' "seduta la maggior parte del tempo" non e' cosa molto prudente.
E' proprio necessario?
Il rischio di TVP dopo una frattura e conseguente immobilizzazione e' oggi limitato dall'uso di farmaci cosiddetti antitroboembolici come il Clexane che lei sta giustamente utilizzando.
Difficile dare dei numeri tuttavia posso dirle che si tratta di cifre molto basse!
Stia serena.
Confermo la assoluta necessita' di mantenere la gamba alta.
Quanto al controllo al di sotto della valva gessata che ovviamente e' impossibile le dico di controllare solo che le dita rimangano rosee e che si muovano adeguatamente.
Cordiali saluti.
innanzitutto le dico che riprendere il lavoro anche se stara' "seduta la maggior parte del tempo" non e' cosa molto prudente.
E' proprio necessario?
Il rischio di TVP dopo una frattura e conseguente immobilizzazione e' oggi limitato dall'uso di farmaci cosiddetti antitroboembolici come il Clexane che lei sta giustamente utilizzando.
Difficile dare dei numeri tuttavia posso dirle che si tratta di cifre molto basse!
Stia serena.
Confermo la assoluta necessita' di mantenere la gamba alta.
Quanto al controllo al di sotto della valva gessata che ovviamente e' impossibile le dico di controllare solo che le dita rimangano rosee e che si muovano adeguatamente.
Cordiali saluti.
Dr. Roberto LEO
[#2]
Utente
La ringrazio Dott. Leo per la Sua gentile risposta e per le parole di rassicurazione. Purtroppo è per me necessario riprendere il lavoro poiché sono libero professionista settore amministrativo-contabile e oltre i problemi inerenti scadenze da rispettare, vi sono problemi legati all'aspetto puramente economico (non ho malattia pagata, infortuni, tredicesime, ferie o quant'altro) e così, non guadagnando cifre megamilionarie come tutti pensano a proposito dei lavoratori autonomi, devo cavarmela alla "bell'e meglio" per ritrovarmi con uno stipendio a fine mese.
Dato che un mio cliente lavora la gommapiuma, mi sono fatta fare un pouf di spugna semirigida 2 cm più alto delle poltroncina dove sto seduta e dove posso appoggiare tutta la gamba dal ginocchio in giù. Pensa possa essere sufficiente? Ha qualche consiglio e/o suggerimento?
La ringrazio infinitamente.
Dato che un mio cliente lavora la gommapiuma, mi sono fatta fare un pouf di spugna semirigida 2 cm più alto delle poltroncina dove sto seduta e dove posso appoggiare tutta la gamba dal ginocchio in giù. Pensa possa essere sufficiente? Ha qualche consiglio e/o suggerimento?
La ringrazio infinitamente.
[#4]
Utente
Gentilissimo Dottore, La ringrazio sentitamente per l'attenzione e la cordialità. E' sempre piacevole scoprire che ancora l'umanità non è perduta. Purtroppo spesso negli ospedali capita di sentirsi un po' troppo "oggetto" e pur comprendendo la necessità dei Medici e degli Infermieri di "arrivare ovunque sia necessario" e di non lasciarsi coinvolgere troppo dagli ammalati, ritengo che qualche parola di conforto sia sempre e comunque un'ottima medicina (spesso basta anche una semplice stretta della mano). GRAZIE!
[#6]
Utente
Gent.mo Dott. Leo,
sono ancora l'ansiosa del malleolo rotto. Oggi (21/10/2008) sono andata alla visita di controllo. Mi hanno tolto i punti, rifatto la fasciatura e rimesso la valva di sostegno. Mi hanno detto che sta procedendo tutto bene (di fatto la visita me l'hanno fatta gli infermieri e non il medico ed hanno sorriso nel momento che ho espresso le mie paure - TVP - EP), la caviglia non risulta molto gonfia ma vedere la zona del piede alla base del malleolo praticamente viola non mi ha fatto un grande impressione. Mi hanno detto che è solo l'ematoma della frattura e dell'intervento che deve essere riassorbito, ma la sensazione di ansia e di tensione è andata aumentando. Tra l'altro mi hanno fatto una fasciatura un po' più compressiva rispetto alla precedente e ciò mi ha provocato da subito un maggior formicolio della caviglia e del polpaccio fino alla coscia. E' normale?
In questi giorni poi sono in tensione perchè ogni tanto provo un dolore puntorio al torace che va e viene e, poichè sono asmatica, ho qualche crisi di affanno. Penso all'asma, faccio il mio Symbicort ma il pensiero corre è mi chiedo "...come faccio a capire se è solo la mia asma o se si tratta di una cosa peggiore?" Ho 43 anni e quanto sono "in forma" riesco a prendere a morsi persino i muri ma quando sto male mi sento una stupida perchè l'ansia mi vince e spesso la mia paura maggiore è quella di non essere presa sul serio nel momento del bisogno perchè tutti riconducono ogni cosa che dico solo al mio panico e, come diverse volte mi è capitato, le cose peggiorano perchè trascurate.
Come faccio ha capire che si tratta solo di una crisi di asma (dispnea, tosse, affanno e tachicardia - per la fifa?) e non una crisi di importanza maggiore (Lei sicuramente comprende ciò che intendo)?
Sono abituata a lavorare 10/12 ore al giorno, a prendermi cura di mio figlio di 11 anni, della casa, del marito e trovo persino il tempo per dedicarmi al mio hobby semiprofessionistico (il canto) ed alla palestra ma questa immobilità è per me nuova (in 43 anni mai subito fratture e/o interventi chirurgici di alcun tipo) e non sò come gestire la cosa.
A quali cose devo stare più attenta e quali sono "sottovalutabili"? Mi scusi se sono stata logorroica ma, se può, gradirei un suo consiglio.
Grazie.
sono ancora l'ansiosa del malleolo rotto. Oggi (21/10/2008) sono andata alla visita di controllo. Mi hanno tolto i punti, rifatto la fasciatura e rimesso la valva di sostegno. Mi hanno detto che sta procedendo tutto bene (di fatto la visita me l'hanno fatta gli infermieri e non il medico ed hanno sorriso nel momento che ho espresso le mie paure - TVP - EP), la caviglia non risulta molto gonfia ma vedere la zona del piede alla base del malleolo praticamente viola non mi ha fatto un grande impressione. Mi hanno detto che è solo l'ematoma della frattura e dell'intervento che deve essere riassorbito, ma la sensazione di ansia e di tensione è andata aumentando. Tra l'altro mi hanno fatto una fasciatura un po' più compressiva rispetto alla precedente e ciò mi ha provocato da subito un maggior formicolio della caviglia e del polpaccio fino alla coscia. E' normale?
In questi giorni poi sono in tensione perchè ogni tanto provo un dolore puntorio al torace che va e viene e, poichè sono asmatica, ho qualche crisi di affanno. Penso all'asma, faccio il mio Symbicort ma il pensiero corre è mi chiedo "...come faccio a capire se è solo la mia asma o se si tratta di una cosa peggiore?" Ho 43 anni e quanto sono "in forma" riesco a prendere a morsi persino i muri ma quando sto male mi sento una stupida perchè l'ansia mi vince e spesso la mia paura maggiore è quella di non essere presa sul serio nel momento del bisogno perchè tutti riconducono ogni cosa che dico solo al mio panico e, come diverse volte mi è capitato, le cose peggiorano perchè trascurate.
Come faccio ha capire che si tratta solo di una crisi di asma (dispnea, tosse, affanno e tachicardia - per la fifa?) e non una crisi di importanza maggiore (Lei sicuramente comprende ciò che intendo)?
Sono abituata a lavorare 10/12 ore al giorno, a prendermi cura di mio figlio di 11 anni, della casa, del marito e trovo persino il tempo per dedicarmi al mio hobby semiprofessionistico (il canto) ed alla palestra ma questa immobilità è per me nuova (in 43 anni mai subito fratture e/o interventi chirurgici di alcun tipo) e non sò come gestire la cosa.
A quali cose devo stare più attenta e quali sono "sottovalutabili"? Mi scusi se sono stata logorroica ma, se può, gradirei un suo consiglio.
Grazie.
[#7]
non deve stare attenta a molte cose se non il riposo e la demabulazione con le stampelle.
E cio' che e' ancora piu' importante non deve essere ansiosa. Se la dispnea e' reale si facia vedere dal suo medico di base che sapra' consigliarla per il meglio.
Normalissimo dopo una frattura ed un intervento che la caviglia non sia "bella" da vedere nelle prime settimane dopo l'intervento.
Cordiali saluti.
E cio' che e' ancora piu' importante non deve essere ansiosa. Se la dispnea e' reale si facia vedere dal suo medico di base che sapra' consigliarla per il meglio.
Normalissimo dopo una frattura ed un intervento che la caviglia non sia "bella" da vedere nelle prime settimane dopo l'intervento.
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 10.1k visite dal 12/10/2008.
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