Frattura femore bimbo 30 mesi
Buongiorno, mio figlio che ha 2 anni e mezzo , il 1 ottobre si è fratturato il femore sinistro (3° medio) scivolando mentre correva su un pavimento bagnato: non so come sia caduto perché non ho visto direttamente la caduta...all'ospedale hanno messo la gamba in trazione a 90 gradi per 3 giorni e mezzo, poi hanno fatto una manovra di riallineamento dell'arto e un gesso (il 5 ottobre), fino al bacino che, fino a 2 settimane dopo l’ingessatura, copriva anche parte della gamba destra (fin sopra al ginocchio) poi hanno tolto questa parte e il gesso è rimasto dal bacino fino a tutta la gamba sinistra per altre 5 settimane quindi ha portato il gesso per un totale di 50 giorni.
E' stato dimesso con questa "DIAGNOSI: frattura spiroide diafisi femore sinistro. PROCEDURA: riduzione incruenta e confezione apparecchio gessato pelvipodalico a sinistra con presa sulla coscia destra. In A.G., dopo rimozione trazione a cerotto, sotto controllo radioscopico, si procede a cauta manovra riduttiva. Ottenuta una buona riduzione su entrambi i piani (controllando sia l'asse che le torsioni), si confeziona apparecchio gessato pelvipodalico a sinistra con presa sulla coscia destra. Controllo RX in gesso (stampa su carta): va bene. Non disturbi vascolari locali e/o periferici dopo manovra riduttiva e confezione gesso." Inoltre c'è scritto "Non febbre, gesso ben tollerato, non deficit vascolo-nervosi periferici".
Una volta tolto il gesso (il 25 novembre) ci hanno detto di far osservare a mio figlio 30 giorni di divieto di carico quindi il 25 dicembre avrebbe potuto fare qualche passetto in mano ad un adulto. Oggi (22 dicembre) mio figlio ha voluto camminare e ho notato che non ha molto equilibrio e che (non so se è una conseguenza del poco equilibrio) mette il piedino sinistro (quello della gamba “offesa”) girato troppo verso l’interno. Anche lui stesso mi ha detto che gli dà “fastidio” stare in piedi perché il piedino va “al contrario”….
Premettendo che nel periodo in cui ha tenuto il gesso è stato spesso seduto sul divano poggiato sul fianco destro (quello della gamba “buona”), tenendo un po’ in torsione la gamba fratturata, volevo sapere:
1. se la procedura adottata complessivamente è stata corretta e se è normale che abbia avuto dei dolori notturni che lamentava spesso mentre aveva il gesso (nonostante ci avessero detto che non avrebbe dovuto sentire niente)
2. Quali conseguenze può avere questo trauma su mio figlio? Ci hanno parlato di “eventuale” iperallungamento dell’arto fratturato….è possibile che si corregga da solo o comunque si potrà correggere? Quali altre sono le potenziali conseguenze di questa frattura?
I controlli effettuati finora hanno dato sempre esito positivo (cioè non spostamento della frattura e callo osseo esistente). Il prossimo controllo sarà il 4 gennaio.
E' stato dimesso con questa "DIAGNOSI: frattura spiroide diafisi femore sinistro. PROCEDURA: riduzione incruenta e confezione apparecchio gessato pelvipodalico a sinistra con presa sulla coscia destra. In A.G., dopo rimozione trazione a cerotto, sotto controllo radioscopico, si procede a cauta manovra riduttiva. Ottenuta una buona riduzione su entrambi i piani (controllando sia l'asse che le torsioni), si confeziona apparecchio gessato pelvipodalico a sinistra con presa sulla coscia destra. Controllo RX in gesso (stampa su carta): va bene. Non disturbi vascolari locali e/o periferici dopo manovra riduttiva e confezione gesso." Inoltre c'è scritto "Non febbre, gesso ben tollerato, non deficit vascolo-nervosi periferici".
Una volta tolto il gesso (il 25 novembre) ci hanno detto di far osservare a mio figlio 30 giorni di divieto di carico quindi il 25 dicembre avrebbe potuto fare qualche passetto in mano ad un adulto. Oggi (22 dicembre) mio figlio ha voluto camminare e ho notato che non ha molto equilibrio e che (non so se è una conseguenza del poco equilibrio) mette il piedino sinistro (quello della gamba “offesa”) girato troppo verso l’interno. Anche lui stesso mi ha detto che gli dà “fastidio” stare in piedi perché il piedino va “al contrario”….
Premettendo che nel periodo in cui ha tenuto il gesso è stato spesso seduto sul divano poggiato sul fianco destro (quello della gamba “buona”), tenendo un po’ in torsione la gamba fratturata, volevo sapere:
1. se la procedura adottata complessivamente è stata corretta e se è normale che abbia avuto dei dolori notturni che lamentava spesso mentre aveva il gesso (nonostante ci avessero detto che non avrebbe dovuto sentire niente)
2. Quali conseguenze può avere questo trauma su mio figlio? Ci hanno parlato di “eventuale” iperallungamento dell’arto fratturato….è possibile che si corregga da solo o comunque si potrà correggere? Quali altre sono le potenziali conseguenze di questa frattura?
I controlli effettuati finora hanno dato sempre esito positivo (cioè non spostamento della frattura e callo osseo esistente). Il prossimo controllo sarà il 4 gennaio.
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Gentile signora, a leggere quanto lei scrive appare corretta la procedura terapeutica adottata dagli ortopedici curanti nei confronti di suo figlio.
Poi ovviamente va controllato e seguìto valutando l'esame radiografico e facendo idonea e completa riabilitazione funzionale dell'arto inferiore leso ed un training della deambulazione; altresì correggere eventuali anomalie funzionali.
Certamente è possibile un iperallungamento plastico dovuto alla ipercalcificazione del femore, ma poi dovrebbe modellarsi lentamentee sistemarsi tutto biologicamente.
Comunque suo figlio va gestito e controllato sia sotto l'aspetto ortopedico, per valutare eventuali postumi transitori, che fisiatrico per la riabilitazione funzionale.
Cordiali saluti
Poi ovviamente va controllato e seguìto valutando l'esame radiografico e facendo idonea e completa riabilitazione funzionale dell'arto inferiore leso ed un training della deambulazione; altresì correggere eventuali anomalie funzionali.
Certamente è possibile un iperallungamento plastico dovuto alla ipercalcificazione del femore, ma poi dovrebbe modellarsi lentamentee sistemarsi tutto biologicamente.
Comunque suo figlio va gestito e controllato sia sotto l'aspetto ortopedico, per valutare eventuali postumi transitori, che fisiatrico per la riabilitazione funzionale.
Cordiali saluti
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 14k visite dal 22/12/2015.
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