Mal di schiena persistente

Salve, ho 29 anni e da giugno soffro di un persistente mal di schiena, in precedenza ho avuto sporadici episodi di dolori alla schiena, ma si risolvevano in pochi giorni con riposo e antinfiammatori. L'esordio non è stato immediato, ma i dolori si sono acuiti nel giro di una decina di giorni fino ad arrivare a compromettere notevolmente la mobilità della mia schiena, a rendermi impossibile pure allacciarmi le scarpe, starnutire o tossire senza appoggiarmi a qualcosa.
I sintomi del mio mal di schiena sono: dolore nella parte lombare e sacrale che spesso si estende ai glutei e all'inguine (senza arrivare alle gambe), con fitte pungenti a seconda dei movimenti; rigidità del tratto di colonna vertebrale dolente soprattutto la mattina e nel passaggio dalla posizione seduta a quella eretta; difficoltà a girarmi nel letto durante il sonno e generale affaticamento. Ho effettuato la prima visita ad agosto, l'ortopedico ha riscontrato una forte rigidità muscolare e mi ha prescritto Oki all'occorrenza, una pomata decontratturante e RX lombosacrale, il cui referto evidenzia "rotoscoliosi sinistro-convessa con incisure alle limitanti somatiche inferiori di L1 e T12 da verosimili ernie intraspongiose. Lieve riduzione della lordosi lombosacrale. Nel contesto non vizi di differenziazione metamerica regionale".
Dopo 4 giorni di Oki il dolore si è leggermente attenuato, ma non è mai scomparso nemmeno per un minuto. Alla seconda visita dallo stesso ortopedico mi sono stati prescritti esami del sangue dai quali è risultato tutto nella norma e risonanza magnetica. Questa evidenzia "rettilineizzazione della fisiologica lordosi. Ernie di Schmorl a livello delle limitanti somatiche inferiori di L1 e L4. I dischi intersomatici L4-L5 e L5-S1 presentano ipointensità di segnale in T2 e riduzione di spessore, in rapporto a fenomeni degenerativi. In L4-L5 protrusione discale ad ampio raggio che si estende ad interessare parzialmente entrambi i forami di coniugazione, complicata da circoscritta ernia discale sottoligamentosa mediana-paramediana sinistra che determina una lieve impronta sul sacco durale e prende contatto con la corrispondente radice di sinistra. Si associa edema della spongiosa delle limitanti somatiche contigue. In L5-S1 protrusione ad ampio raggio senza compressione mielo-radicolare.
Secondo l'ortopedico non c'è nulla di preoccupante, solo un'inizio di ernia al disco e mi ha consigliato un periodo di riposo e fisioterapia per rinforzare i muscoli della schiena. Ha aggiunto inoltre che i forti dolori che riferisco potrebbero avere anche una componente di stress psicologico in quanto risultano poco attinenti a quanto emerso dalla RM. Dopo un mese io continuo a stare male, se non peggio. Non vorrei essere troppo apprensiva, ma ho paura che il medico stia sottovalutando questo problema. Sarebbe il caso di consultare un altro specialista o è meglio pazientare e attendere risultati dalla fisioterapia? Sarebbe utile una visita da un fisiatra?
Grazie in anticipo
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Dr. Virgilio De Bono Medico di medicina generale 34 1
Salve,

il caso, almeno per quel che riesco a ricostruire, è abbastanza complesso. E il tutto viene aggravato dal fatto che non la posso visitare. Detto ciò, fossi in lei, inizierei molto rapidamente esercizi di allungamento dei bicipiti femorali (dietro la coscia) e allungamento dei muscoli della schiena, uno molto importante è stare seduti a gamba divaricate e con entrambe le braccia toccare le punte; lo stesso esercizio anche da in piedi. questi esercizi vanno fatti dopo un leggero riscaldamento e senza mai forzare troppo ma devono essere quotidiani. Una compressione discale è possibile e per ripristinare il liquido (sostanzialmente è acqua) tra i dischi bisogna proprio allungare questi muscoli che esercitano una trazione importante se ben allungati, per l'appunto. Si anche la componente psicologica determina un ruolo importante, il lavoro, un seno prosperoso, la sedentarietà etc...

Le indagini che ha eseguito sono importanti e per ora le metterei da parte sapendo che ci sono

Cordialmente

Dr. Virgilio De Bono