Linfedema, fibroma osseo o peggio?

Salve, sono il padre di una bambina di 6 anni. Circa un mese fa, al ritorno dalla scuola, abbiamo notato che il piede sn era gonfio fino alla caviglia. Siamo stati dalla pediatra la quale ha diagnosticato una distorsione. Il piede è rimasto gonfio nonostante l'applicazione di impacchi freddi e pomate. L'altro ieri, dopo una giornata particolarmente intensa (educazione fisica a scuola), ci siamo accorti che il gonfiore si è esteso alla gamba sopra il ginocchio quindi, fino quasi all'anca. A questo punto ci siamo spaventati, ed abbiamo portato la bambina al pronto soccorso pediatrico (sabato 24/0/15). Visitata da medico ortopedico, e dopo alcune lastre rx, la diagnosi è stata di fibroma all'estremità distale del femore sn. Si consiglia esame TC smc urgente.
Abbiamo chiesto al medico il motivo del gonfiore, ma le risposte non ci hanno sodisfatti. Abbiamo paura, penso sia comprensibile, che si possa trattare di qualcosa di grave, oppure che oltre al fibroma osseo ci possa essere un'altra patologia, pensavamo ad un linfedema.
Oggi faremo fare la TC, e mercoledì avremo il referto. Vi chiedo se mi consigliate di far visitare mia figlia da un esperto in medicina vascola o se il problema riguarda solo l'ortopedia.
Grazie, saluti.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
Un fibroma osseo del femore distale non ha motivo di provocare un edema della caviglia e del piede. È possibile che il fibroma sia semplicemente un reperto occasionale, ma avendo a questo punto il referto della TAC siete sicuramente più aggiornati di noi. Secondo me è opportuno che un angiologo o un chirurgo vascolare valuti Sua figlia per individuare la diagnosi e soprattutto la causa dell'edema, che andrebbe probabilmente cercata nel bacino.
Ci tenga aggiornati, se lo desidera.
Cordiali saluti

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it

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Utente
Utente
Buonasera dott. Donati, la ringrazio per la risposta, che alla luce degli ultimi sviluppi è assolutamente perfetta.
Mi spiego; la tac ha videnziato un "osteoma osteoide in sede metafisaria distale del femore sn".
Con questo referto siamo tornati all'ortopedia pediatrica dell'ospedale Cervello di Palermo. Il medico di turno, dopo aver esaminato la tac, visitata mia figlia, ci consiglia di effettuare una rx della gamba, in quanto a suo avviso il problema non è nel femore o nel piede ma potrebbe essere nella gamba.
Facciamo qanche questo esame: negativo.
A questo punto andiamo dalla pediatra che segue le mie figlie per un consulto. La pediatra ci invita ada far fare un'ecografia ed ecodoppler con urgenza. Facciamo anche questo. Ecodoppler non evidenzia alcuna anomalia a carico dell'apparato circolatorio venoso/arterioso. Anche l'ecografia (organi interni) è negativa. Il medico (pediatra anche lui) si dice incapace di formuale una diagnosi su quello che a questo punto è un linfedema dichiarato.
Ci rimane da attendere sabato per ritirare i referti relativi agli esami di sangue che la pediatra ci ha prescritto.
Intanto mi chiedo se, a questo punto, non sarebbe opportuno far eseguire direttamente una linfoscintigrafia a mia figlia? Per quanto ho potuto, nella mia ignoranza, capire, il linfedema è un sintomo non la mlattia, e potrebbe essere causata anche da un parassita o da un trauma che ha causato una compressione di una vaso linfatico, e probabilmente questo esame riuscirebbe ad evidenzairne la sede.
Nell'attesa di una cortese risposta, porgo distini saluti.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
Secondo me va perfezionato il percorso diagnostico. Premesso che il linfedema non è di competenza dell'ortopedico ma dell'angiologo e del chirurgo vascolare, visti l'insorgenza apparentemente senza motivo e il recente peggioramento, credo che potrebbe essere il pediatra del Pronto soccorso a poter gestire esami e visite specialistiche. Per mia formazione, considero gli accertamenti strumentali un elemento di supporto allo specialista, e cercherei di evitare che si possano accumulare esami e referti (fortunatamente negativi) senza che ci sia una figura professionale che guidi il percorso clinico diagnostico e che decida di volta in volta i vari passaggi successivi. Ovviamente questa non è è non vuole essere una critica nei confronti di nessuno, ma mi spiace che sembri quasi che sia Lei a suggerire accertamenti che dovrebbero invece derivare dall'esame clinico della piccola. È possibile che l'esame da Lei proposto sia giustificato ma non possiamo essere noi a poterlo stabilire senza conoscere nulla del quadro clinico (entità dell'edema, sua estensione, sintomi ecc. ecc.), senza contare che è un esame piuttosto impegnativo (utilizza isotopi radioattivi) la cui prescrizione dipende da linee guida ben dettagliate che lo limitano solo a casi ben selezionati. Io proverei a ripresentarmi al Pronto soccorso pediatrico perché facciano il punto della situazione e decidano se sia necessaria la consulenza angiologia o del chirurgo vascolare (o di un diverso specialista) perché studi la paziente e decida il da farsi (probabilmente cominciando da una ecografia delle parti molli, per individuare sede dell'edema e variazioni strutturali dei tessuti); questo consentirebbe di accelerare un percorso per arrivare a una diagnosi in breve tempo e di individuare all'interno del Policlinico le strutture e/o i singoli specialisti che siano in grado di eseguire gli accertamenti, cosa ben difficile per voi da individuare da esterni. È anche importante la periodica misurazione dell'arto per valutare l'entità dell'edema e la sua evoluzione nel tempo, che può consistere in misure centimetriche o volumetriche, di non facile esecuzione perché devono essere ripetibili e confrontabili nel tempo, oltre che con l'arto sano. Nel frattempo può avere informazioni più specifiche e più aggiornate ponendo il consulto, in questo sito, nella sezione "Chirurgia vascolare e angiologia". Da ortopedico, che conosce in definitiva (e poco) solo il linfedema post traumatico e post chirurgico, non riesco a darLe altri suggerimenti. Dell'osteoma osteoide, di solito annunciato da un dolore notturno che recedere solo con l'aspirina e con caratteristiche radiologiche ben precise, ci si occuperà in seguito a linfedema risolto.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
La ringrazio ancora dott. Donati. La pediatra ha misurato la circonferenza della coscia e della gamba della mia piccola, rilevando una differenza di circa 3 cm. Seguirò i suoi preziosi consigli, anche se cercherò assolutamente di far visitare mia figlia da un chirurgo vascolare.
Posterò la mia situazione nella sezione appropriata.

Cordiali saluti.