Una "lesione totale del legamento peroneo-astragalico anteriore"
Salve. Chiedo un gentile consulto. Nell'ottobre 2004 ho avuto un'incidente con il motorino (una macchina mi ha tagliato la strada e io gli sono andato addosso all'altezza della ruota anteriore destra). Pur non avvertendo particolari dolori, sono comunque andato all'ospedale in ambulanza, dove mi hanno fatto diverse lastre al collo e alle gambe, tutte con esito negativo. Nei successivi giorni ho avvertito dei leggeri dolori, che comunque sono passati in breve tempo. Soltanto 2 mesi dopo ho cominciato ad avere un dolore continuo alla caviglia, che dopo aver fatto una lastra e una r.n.m. ho scoperto fosse una "Lesione totale del legamento peroneo-astragalico anteriore".
Questo mi ha un pò sorpreso, soprattutto per il tempo passato tra l'incidente e il dolore (nel frattempo non avevo fatto attività sportiva di alcun genere).
Dopo aver consultato un ortopedico, che mi consigliava di non ricorrere in alcun modo poichè il dolore sarebbe passato da solo, mi sono rivolto ad un altro ortopedico, di cui non faccio il nome ma la cui fama è riconosciuta in tutta Italia, e anch'esso mi ha consigliato di non intervenire, a meno che il dolore non fosse tanto forte da impedirmi nei movimenti.
Io sono un ragazzo di 19 anni (incidente avuto a 18), e quindi non mi sottraggo a palestra e partite di calcio con gli amici (come peraltro consigliato di fare da entrambi gli ortopedici), ma francamente è un dolore continuo, che sento soprattutto in questa stagione fredda.
Avrei intenzione di tornare dal secondo ortopedico, per dirgli che a 15 mesi dall'incidente la situazione non è assolutamente migliorata.
Cosa mi consigliate? Nuovi esami? Sedute?
Grazie moltissime
Questo mi ha un pò sorpreso, soprattutto per il tempo passato tra l'incidente e il dolore (nel frattempo non avevo fatto attività sportiva di alcun genere).
Dopo aver consultato un ortopedico, che mi consigliava di non ricorrere in alcun modo poichè il dolore sarebbe passato da solo, mi sono rivolto ad un altro ortopedico, di cui non faccio il nome ma la cui fama è riconosciuta in tutta Italia, e anch'esso mi ha consigliato di non intervenire, a meno che il dolore non fosse tanto forte da impedirmi nei movimenti.
Io sono un ragazzo di 19 anni (incidente avuto a 18), e quindi non mi sottraggo a palestra e partite di calcio con gli amici (come peraltro consigliato di fare da entrambi gli ortopedici), ma francamente è un dolore continuo, che sento soprattutto in questa stagione fredda.
Avrei intenzione di tornare dal secondo ortopedico, per dirgli che a 15 mesi dall'incidente la situazione non è assolutamente migliorata.
Cosa mi consigliate? Nuovi esami? Sedute?
Grazie moltissime
[#1]
E' verosimile che a tale distanza dal trauma possa aver assunto una deambulazione di tipo precauzionale compensatoria che sostiene il dolore, è ovviamente necessario visitarla e sicuramente a Roma trova fior fiore di specialistio che possano farlo, ma provi a rivolgersi a qualcuno che si occupi di "postura" per verificare quanto detto!
Dr Alessandro Castagna
[#2]
Utente
La ringrazio molto per la risposta.
Mi scusi ma avendo 19 anni non ho molta esperienza a riguardo: Lei mi consiglia di rivolgermi di nuovo a un ortopedico?
Secondo entrambi gli ortopedici non era il caso di intervenire, ma se la situazione non fosse migliorata prevedevano un intervento in artroscopia. Questo tipo di intervento ha tempi di recupero brevi?
Anche io non sono molto propenso, ma se dovesse essere una soluzione valida non avrei problemi nel farlo.
La ringrazio ancora e Le porgo cordiali saluti.
Mi scusi ma avendo 19 anni non ho molta esperienza a riguardo: Lei mi consiglia di rivolgermi di nuovo a un ortopedico?
Secondo entrambi gli ortopedici non era il caso di intervenire, ma se la situazione non fosse migliorata prevedevano un intervento in artroscopia. Questo tipo di intervento ha tempi di recupero brevi?
Anche io non sono molto propenso, ma se dovesse essere una soluzione valida non avrei problemi nel farlo.
La ringrazio ancora e Le porgo cordiali saluti.
[#3]
Consiglio un controllo clinico ed una RM. I postumi distrattivi e contusivi della caviglia sono talora piuttosto invalidanti. Spesso concomita uan sinovite reattiva che e' causa del dolore e che va affrontata artroscopicamente. E' ovviamente imperativo valutare la funzionalità residua del peroneo-astragalico anteriore e la presenza eventuale di instabilità o lassità.
Cordialmente
Cordialmente
Dr Simone Cigni
[#4]
Le suggerirei di eseguire una nuova rmn per valutare l'entità degli esiti traumatici.
Fermo restando l'importanza di un esame clinico per la valutazione della funzionalità del comparto peroneo astragalico e della articolazione in genere,Le consiglierei l'uso di un tuore e deiciclidi riabilitazione come la magnetoterapia e la kinesi attiva e passiva oltre a degli esercizi propriocettivi,considerando anche un eventuale intervento in artroscopia da prendere in considerazione qualora i trattamenti conservativi dovrebbero essere insufficienti.
Mi faccia sapere.
Fermo restando l'importanza di un esame clinico per la valutazione della funzionalità del comparto peroneo astragalico e della articolazione in genere,Le consiglierei l'uso di un tuore e deiciclidi riabilitazione come la magnetoterapia e la kinesi attiva e passiva oltre a degli esercizi propriocettivi,considerando anche un eventuale intervento in artroscopia da prendere in considerazione qualora i trattamenti conservativi dovrebbero essere insufficienti.
Mi faccia sapere.
[#5]
Utente
La ringrazio molto. Il 27 febbraio farò una nuova rmn, ma avrò l'esito almeno 15 giorni dopo, che comunque Le comunicherò appena mi perviene.
Naturalmente subito dopo avrò una visita da un ortopedico di fiducia.
La mia preoccupazione è anche dovuta al fatto che tra pochi mesi mi trasferirò a Londra, per un periodo non ancora determinato, e il clima freddo e umido di quelle zone potrebbe causare più dolore, come già sta facendo a Roma dove però le condizioni atmosferiche sono ben diverse. Secondo Lei è un pericolo concreto?
La ringrazio ancora e Le porgo cordiali saluti
Naturalmente subito dopo avrò una visita da un ortopedico di fiducia.
La mia preoccupazione è anche dovuta al fatto che tra pochi mesi mi trasferirò a Londra, per un periodo non ancora determinato, e il clima freddo e umido di quelle zone potrebbe causare più dolore, come già sta facendo a Roma dove però le condizioni atmosferiche sono ben diverse. Secondo Lei è un pericolo concreto?
La ringrazio ancora e Le porgo cordiali saluti
[#6]
Non credo che il suo trasferimento possa darle molte preoccupazioni nonostante il clima freddo e umido.
Potrà ovviare a questi inconvenienti ricorrendo al ciclo riabilitativo che le avevo suggerito e all'uso di un tutore,per un periodo di quindici venti giorni.
Mi faccia sapere l'esito della rmn.
Cordiali saluti
Potrà ovviare a questi inconvenienti ricorrendo al ciclo riabilitativo che le avevo suggerito e all'uso di un tutore,per un periodo di quindici venti giorni.
Mi faccia sapere l'esito della rmn.
Cordiali saluti
[#7]
Utente
Dopo aver effettuato una nuova risonanza magnetica, Le scrivo il referto:
L'esame odierno non ha mostrato significative variazioni rispetto ad un precedente esame eseguito in questa stessa sede in data 13 aprile 2005.
Si confermano esiti di lesione di alto grado del legamento peroneo astragalico anteriore che appare sottile e disomogeneo.
Sostanzialmente nella norma le restanti componenti legamentose peri-astragaliche.
Segni di sovraccarico funzionale a livello dell'osso subcondrale della sotto-astragalica posteriore.
Non lesioni osteocondrali a carico del domo astragalico.
Minima sinovite reattiva a livello della tibio tarsica, con minima distensione fluida dei recessi posteriori.
Nella norma per morfologia ed intensità di segnale le componenti tendinee del compartimento anteriore, laterale e mediale.
Normale il tendine d'Achille, nei segmenti visualizzati.
Utile videat specialistico ed integrazione diagnostica con esame baro-podo-metrico.
Nella precedente risonanza di parlava di lesione totale del legamento peroneo astragalico anteriore, in questa di lesione di alto grado. La situazione secondo Lei è migliorata o peggiorata?
Infine, secondo Lei, ovviamente dopo una visita specialistica, a quali soluzioni posso rivolgermi? Oltre ad un eventuale operazione, ci sono altre possibilità?
La ringrazio ancora e Le porgo cordiali saluti.
L'esame odierno non ha mostrato significative variazioni rispetto ad un precedente esame eseguito in questa stessa sede in data 13 aprile 2005.
Si confermano esiti di lesione di alto grado del legamento peroneo astragalico anteriore che appare sottile e disomogeneo.
Sostanzialmente nella norma le restanti componenti legamentose peri-astragaliche.
Segni di sovraccarico funzionale a livello dell'osso subcondrale della sotto-astragalica posteriore.
Non lesioni osteocondrali a carico del domo astragalico.
Minima sinovite reattiva a livello della tibio tarsica, con minima distensione fluida dei recessi posteriori.
Nella norma per morfologia ed intensità di segnale le componenti tendinee del compartimento anteriore, laterale e mediale.
Normale il tendine d'Achille, nei segmenti visualizzati.
Utile videat specialistico ed integrazione diagnostica con esame baro-podo-metrico.
Nella precedente risonanza di parlava di lesione totale del legamento peroneo astragalico anteriore, in questa di lesione di alto grado. La situazione secondo Lei è migliorata o peggiorata?
Infine, secondo Lei, ovviamente dopo una visita specialistica, a quali soluzioni posso rivolgermi? Oltre ad un eventuale operazione, ci sono altre possibilità?
La ringrazio ancora e Le porgo cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 48.7k visite dal 01/02/2006.
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