Piede valgo pronato

Gentili dottori,
con la presente sono a chiedere chiarimenti circa il caso di mi figlio (10 anni). Ha piedi valgo-pronati di 3°. Ho consulato più specialisti sia della mia zona che di due centri ortopedici molto famosi. Tutti concordano con l'eseguire l'intervento intorno ai 10 anni e mezzo - 11, ma tra i primi e i secondi c'è una sostanziale differenza: i primi utilizzano viti riassorbibili che bloccano lo scivolamento dell'astragalo ma non correggono l'estetica, i secondi utilizzano le viti in acciaio "Giannini" che oltre a bloccare lo scivolamento riportano in asse l'astragalo e la correzione estetica avviene immediatamente.
Chiaramente sono orientata verso il centro ospedaliero fuori provincia che garantisce al bimbo una correzione anche estetica, vorrei però sapere perchè di questa differenza ed un vs. parere in merito.
Inoltre vorrei sapere la durata dell'intervento e i tempi di recupero.
Altro quesito fondamentale se decidessi di non far operare il bimbo a che problemi andrebbe incontro?
Ringrazio sin d'ora della cortese attenzione che vorrete riservarmi e cordialmente saluto.
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Ortopedico, Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2008 al 2016
Ortopedico, Perfezionato in medicine non convenzionali
Sicuramente intende un piede pronato (piatto) con retropiede valgo.
Non so se al bambino, a suo tempo, sono stati prescritti idonei plantari es.: a doppio piano inclinato (ideati dal Prof. Ronconi di Roma) che obbligano il retropiede a tenere una posizione eretta in modo da sollevare l'avampiede e consentire una correzione dell'appoggio del piede durante l'accrescimento.
Sconsiglierei le viti riassorbibili perchè proprio per la loro caratterisica intrinseca perdono, dopo un periodo di tempo,la proprietà di sostegno, motivo per cui viene inserita ed il materiale che ne risulta crea problemi di reattività locale (come accaduto a colleghi che ne hanno fatto uso).
Distinti saluti
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Utente
Utente
Gentile dott. Arati,
innanzitutto grazie per la risposta esauriente e la tempestività.
Il piede di mio figlio è piatto per atteggiamento.
Da due anni usa plantari avvolgenti con 1/4 di sfera e scarpe da basket, ciabatte "Birkenstock" in estate. Effettua ginnastica "cor stability", pattinaggio e nuoto.
La prime due consigliate prettamente per i piedi e la seconda per l'esercizio di allungamento che il nuoto implica sulla colonna vertebrale (mi è stato detto che con un'appoggio di questo tipo qualche problema alla catena cinematica lo crea...)
I due luminari che abbiamo interpellato (da Bologna a Trieste) sostengono che tutto quanto sopra descritto altro non è che un misero pagliativo che può solo dare momentanea risposta al problema che può essere invece solamente risolto mediante trattamento chirurgico.
La costante ginnastica abbinata a delle sedute di osteopratica hanno migliorato la situazione (non sente più dolore ed ha migliorato la sua motricità) e quindi ci chiediamo fino a che punto sia necessario e/o rinviabile l'intervento e quali problemi possa creare il non farlo.
Chiedo ancora delucidazioni sui tempi medi di recupero post-operatorio e i tempi di durata dell'intervento stesso.
Ringrazio di cuore per l'attenzione che vorrete riservarmi e cordialmente saluto.




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Ortopedico, Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2008 al 2016
Ortopedico, Perfezionato in medicine non convenzionali
Gent.ma Sig.ra
Chiaramente non è possibile dare suggerimenti precisi in quanto bisognerebbe valutare l'obiettività clinica del bambino e prendere in esame alcuni parametri:
-il rapporto retro-avampodalico
- presenza o meno di una medializzazione delle tibiotarsiche
- presenza o meno di una Tibial posterior dysfunction (disfunzione del tibiale posteriore)
- se presente una lassità legamentosa
ecc...
Tenga presente quanto ho precedentemente detto riguardo la tecnica chirurgica che comunque ha tempi brevi di recupero.
Distinti saluti
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Utente
Utente
Gent.mo dott. Arati,
approfitto ancora della sua gentilezza per comunicarle che presumo o almeno mi auspico che i medici che hanno visitato mio figlio abbiano preso in esame i parametri da lei citati, con altrettanta franchezza le dico che io non ho riscontro formale su questo genere di dati.
Queste risultanze possono emergere da una semplice ricognizione visiva (quindi effettuata durante la visita) oppure sono frutto di analisi specifiche? (In questo caso non sono mai state prescritte).
In attesa di una sua cortese risposta, ringrazio per la disponibilità e cordialmente saluto.
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Ortopedico, Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2008 al 2016
Ortopedico, Perfezionato in medicine non convenzionali
Non ci sono analisi particolari da fare ma valutazioni biomeccaniche del piede e un attento esame obiettivo prima di dover decidere di intervenire chirurgicamente su una struttura in accrescimento.
Non posso conoscere ovviamente il caso, ma da quanto mi dice mi pare che emerga in Lei una non convinzione di quanto proposto dalle visite effettuate.
Distinti saluti
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Utente
Utente
Gent.mo dott. Arati,
non si tratta di non convinzione, poichè quattro medici su quattro mi hanno detto che i piedi di mio figlio necessitano di intervento intorno ai 10 anni e mezzo (ed obbiettivamente -da mamma- le dico che l'attuale conformazione dei piedi del bambino è molto antiestetica). Due di questi mi hanno parlato di una piccola possibilità di "autocorrezione" cercando di far fare al bimbo molto sport in modo da sviluppare un'adeguata muscolatura oltre a tutti gli accorgimenti precedentemente esposti (dal momento che pare che il problema non sia congenito).
Sono genitore e come tale vorrei arrivare all'intervento con la certezza di aver fatto tutto ciò che è in mio potere per poterlo evitare. Ho ancora sei mesi davanti alla data indicata dagli specialisti e sto cercando di fare il possibile... solo così potrò rassegnarmi "serenamente" all'idea di farlo operare. Se tutto ciò sarà inutile dal punto di vista dell'intervento mi resterà la magra consolazione che il recupero post-operatorio di un piede tonico probabilmente sarà più veloce rispetto ad un piede meno tonico.
Se me lo concede, vorrei farle un'ultima domanda: ha avuto ancora casi che sono riusciti a rimediare al problema senza ricorrere alla correzione chirurgica (considerato che il mio bambino ha un piedo piatto valgo pronato di 3°)?
Grazie ancora per la cortese disponibilità.
Cordiali saluti.
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Ortopedico, Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2008 al 2016
Ortopedico, Perfezionato in medicine non convenzionali
Gent.ma Sig.ra
vorrei proprio aiutarla ma non è facile far qualcosa per via telematica, comunque analizziamo alcuni aspetti:
1) i quattro colleghi hanno detto esattamente la stessa cosa e pertanto presumo che la situazione è all'ultimo stadio;
2) far fare ginnastica prima dell'intervento per tonificare il piede non ha senso perchè abbiamo un retropiede valgo con avampiede pronato, quindi cede all'interno e pertanto fa intraruotare oltre l'avampiede, anche il ginocchio e il femore, qualsiasi attività fisica potrebbe essere controproducente, salvo la pratica sportiva in acqua, ma in questa la muscolatura del piede viene poco coinvolta.
3) la nostra equipe diretta dal Prof. Ronconi interviene chirurgicamente solo in casi selezionati, quando non ci sono stati risultati evidenti con la terapia conservativa che per l'80-90% è risolutiva. Comunque l'intervento con vite non riassorbibile per via esosenotarsica ottiene ottimi risultati.
4) Per dare un giudizio definitivo se vuole può inviarmi per e-mail le foto dei piedi del bambino, quelle dei plantari usati e se possibile le foto dell'indagine baropodometrica del piede oppure contattarmi ai numeri sulla pagina personale.
Distinti saluti
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Utente
Utente
Gent.mo dott. Arati,
innanzi tutto grazie per la cortesia e disponibilità con la quale ha risposto ai miei quesiti.
Approfittando della sua gentilezza mi riservo di inviarle a brevissimo la documentazione di cui sopra; in tal senso le sarei grata se volesse segnalarmi -presso il mio indirizzo mail di cui lei avrà certamente riscontro- un indirizzo mail presso il quale farle pervenire il tutto.
Anticipatamente grazie di cuore per la cortese e competente attenzione che saprà prestare al caso di mio figlio.
Cordiali saluti.
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Ortopedico, Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2008 al 2016
Ortopedico, Perfezionato in medicine non convenzionali
Mi invii il suo recapito e-mail all'indirizzo di posta di medicitalia:
e.arati@medicitalia.it
Le trasmetterò il mio indirizzo di posta.
Distinti saluti
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Ortopedico, Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2008 al 2016
Ortopedico, Perfezionato in medicine non convenzionali
Gent.ma utente
La informo che ufficialmente le viti riassorbibili usate per la correzione del piede piatto valgo sono state ritirate dal commercio. Questa informazione è dovuta per piena conoscenza per le possibili risoluzioni del quadro clinico di suo figlio.
Distinti saluti
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Utente
Utente
Gent.mo dr. Arati,
la ringrazio molto per l'informazione e per la considerazione ed attenzione che continua a dimostrarci è confortante sapere che ci sono medici così scrupolosi.
Cordiali saluti.