Una mancata sofferenza osteocondrale tibio-astragalica
Buongiorno, sono a richiedere la gentilezza di una lettura della mia RMN CAVIGLIA/PIEDE DX SENZA CONTRASTO – TIBIOTARSICA DS
Sono preoccupato, ho 43 anni e sono fermo dal 2007, 30 luglio 2007 per via di una caduta dagli scogli. Ho ripreso a camminare tre mesi fa circa
Nonostante le diverse terapie seguite sia pubbliche che private, la situazione si fa pesante.
Sento peggiorare sia la caviglia che lentamente anca e spalla SX, portandomi leggeri mal di testa oltre che umori sballati.
Ritirando la RMN, mi hanno detto che non c’e’ molto da fare, se non un intervento laser che potrà (forse) migliorare del 5%, oltre che evitare di sforzare con fisioterapie varie la caviglia per evitare infiammazioni.
Rischio un invalidità permanente e non so cosa devo fare.
Di seguito trasmetto l’esito della RMN con gentile richiesta in un Vostro riscontro.
Esito di frattura della parte antero-laterale dell’epifisi distale della tibia con interessamento della superficie articolare.
La rima tibio-astragalica risulta ridotta e con margini irregolari nella metà esterna: in tale sede si nota un’evidente sofferenza osteocondrale dei capi articolari.
È presente versamento articolare.
I legamenti, sia del compartimento interno che esterno, risultano nei limiti.
Nei limiti l’interrosseo.
Nei limiti le parti molli periarticolari.
In conclusione l’indagine evidenzia una marcata sofferenza osteocondrale tibio-astragalica: le lesione interessa la parte esterna dei capi articolari.
Versamento articolare.
Prof. P.G.G.
Grazie R.P.
Sono preoccupato, ho 43 anni e sono fermo dal 2007, 30 luglio 2007 per via di una caduta dagli scogli. Ho ripreso a camminare tre mesi fa circa
Nonostante le diverse terapie seguite sia pubbliche che private, la situazione si fa pesante.
Sento peggiorare sia la caviglia che lentamente anca e spalla SX, portandomi leggeri mal di testa oltre che umori sballati.
Ritirando la RMN, mi hanno detto che non c’e’ molto da fare, se non un intervento laser che potrà (forse) migliorare del 5%, oltre che evitare di sforzare con fisioterapie varie la caviglia per evitare infiammazioni.
Rischio un invalidità permanente e non so cosa devo fare.
Di seguito trasmetto l’esito della RMN con gentile richiesta in un Vostro riscontro.
Esito di frattura della parte antero-laterale dell’epifisi distale della tibia con interessamento della superficie articolare.
La rima tibio-astragalica risulta ridotta e con margini irregolari nella metà esterna: in tale sede si nota un’evidente sofferenza osteocondrale dei capi articolari.
È presente versamento articolare.
I legamenti, sia del compartimento interno che esterno, risultano nei limiti.
Nei limiti l’interrosseo.
Nei limiti le parti molli periarticolari.
In conclusione l’indagine evidenzia una marcata sofferenza osteocondrale tibio-astragalica: le lesione interessa la parte esterna dei capi articolari.
Versamento articolare.
Prof. P.G.G.
Grazie R.P.
[#1]
marcata sofferenza osteocondrale tibio-astragalica
-----------------------
Questo sembra essere il quadro di base.
Si tratta, come lei probabilmente gia' conosce, di un quadro grave in quanto il trauma ha indotto una frattura articolare ossia una frattura che interessa lo strato cartilagineo che riveste l'articolazione tra la tibia e l'astragalo.
Il danno conseguente alla delicata superficie cartilaginea e' espresso senza mezzi termini dalla RMN che lei pone alla nostra attenzione.
Indubbiamente un intervento chirurgico, allo stato attuale delle cose, non puo' essere risolutivo ma solo migliorativo in una perectuale indubbiamente irrisoria in funzione della concreta accessibilita' chirurgica del focolaio di lesione ( si tratta di una zona molto stretta anatomicamente parlando).
Appare essenziale capire cosa lei ha esattamente eseguito sinora in termini di terapie per poter vedere quali margini di trattamenti residui rimangano.
In attesa che lei ci faccia conoscere quanto sopra le invio i miei piu' cordiali saluti.
-----------------------
Questo sembra essere il quadro di base.
Si tratta, come lei probabilmente gia' conosce, di un quadro grave in quanto il trauma ha indotto una frattura articolare ossia una frattura che interessa lo strato cartilagineo che riveste l'articolazione tra la tibia e l'astragalo.
Il danno conseguente alla delicata superficie cartilaginea e' espresso senza mezzi termini dalla RMN che lei pone alla nostra attenzione.
Indubbiamente un intervento chirurgico, allo stato attuale delle cose, non puo' essere risolutivo ma solo migliorativo in una perectuale indubbiamente irrisoria in funzione della concreta accessibilita' chirurgica del focolaio di lesione ( si tratta di una zona molto stretta anatomicamente parlando).
Appare essenziale capire cosa lei ha esattamente eseguito sinora in termini di terapie per poter vedere quali margini di trattamenti residui rimangano.
In attesa che lei ci faccia conoscere quanto sopra le invio i miei piu' cordiali saluti.
Dr. Roberto LEO
[#2]
Ex utente
Gentilissimo Dr. Roberto Leo, Grazie molte del suo intervento.
Di seguito una sintesi di varie fatte.
30 luglio 2007 scivolo da un dirupo di circa 8 metri, per cadere su un piano roccioso. A distanza di qualche ora vengo soccorso da un elisoccorso e portato all’ospedale di Sassari con urgenza vista l’emorragia per lesione addominale:
in corrispondenza dei segmenti 5 e 6 si apprezza al controllo un’area a contorni irregolari, ad ecostruttura disomogenea, ipo-anecogena, delle dimensioni di circa 6x2,5 cm che nel segmento 6 si segue lungo la glissoniana per uno spessore di 6-7mm da riferire ad ematoma intraepatico in iniziale fase di organizzazione. Evidente una sottilissima falda liquida (4mm) lungo il profilo inferiore splenico.
Nulla da segnalare a carico della colecisti, del pancreas, della milza e dei reni.
Dr.ssa F.C.
8 agosto 2007
Diagnosi finale ospedale alla dimissione:
Reparto Chirurgia generale – emaperitoneo in trauma chiuso dell’addome.
Frattura pluriframmentaria tibia destra.
Escoriazioni multiple.
Osservazioni:
rivalutazione radiologica ed ortopedica presso centro territorio di residenza.
Si consiglia ecoaddome di controllo fra circa 1 mese.
A Milano, la visita riporta:
14 agosto 2007
ARTO INF DX IMMOBILIZZATO CON STIVALONE GESSATO BEN FATTO E BEN TOLLERATO.
NO APP. DEFICIT NVP IN ATTO.
VISITE RX SOTTO GESSO: BUON ALLINEAMENTO DELLA FRATTURA SENZA SCOMPOSIZIONE SECONDARIA.
Diagnosi alla Dimissione: ESITI FRATTURA SPIROIDE DIAFISI TIBIA DX.
29 agosto 2007
RX GAMBA DX
GAMBA DX SOTTO APPARECCHIO GESSATO:
PREGRESSA FRATTURA DEL TERZO MEDIO DELLA TIBIA CON BUONA POSIZIONE DEI FRAMMENTI.
Dr. D.F.
5 settembre 2007
RX GAMBA DX
Si esegue controllo in esiti di frattura spiroide del terzo distale della tibia.
In asse i campi di frattura.
Ancora evidente la rima di frattura.
diagnosi:
Esiti frattura gamba (in trattamento)
rimozione stivalone, controllo grafico
confezione stivaletto gessato
Non caricare, Continua seleparina 0,3
Torna fra 15 giorni.
01 ottobre 2007
RX GAMBA DX
Eseguito controllo radiografico, sotto apparecchio gessato, di frattura spiroidea del terzo medio e distale diafisario della tibia di destra.
Si segnala – nonostante la sovrapposizione della tutela gessata – spiccata/severa osteopenia “da inattività”
Diagnosi:
Controllo fra 30 giorni.
31 ottobre 2007
RX GAMBA DX
Indagine odierna confrontata con analoga precedente del 1/10 u.s..
Eseguito controllo radiografico, dopo rimozione di apparecchio gessato, di nota frattura spiroidea, a più rime, del terzo medio e distale diafisario della tibia destra.
Scarsi fenomeni osteoriparativi.
Si segnala spiccata/severa osteopatia “di inattività”
Diagnosi:
A tre mesi rimozione apparato gessato e RX controllo stazionario ipertrofia muscolare , limitazione dei movimenti tibiotarsica dx si consiglia:
non caricare
chinesi tibiotarsica idroterapia
ginnastica isometrica carico dell’arto a letto
Clexane per 6 giorni consecutivi
da rivedere.
9 settembre 2007
REPARTO FISIOTERAPIA:
Diagnosi:
Esito trauma spiroide a più rime del terzo medio edistale diafisiario tibia Dx.
Relazione:
10 rieducazione motoria con b
10 esercizio assistito in acqua
10 magnetoterapia 93.39.8
Nerixia 25g. fiale per 4 giorni.
22 novembre 2007
REPARTO FISIOTERAPIA:
RX GAMBA DX
Al controllo attuale appare sostanzialmente invariato, rispetto al precedente del 31 .10.07 recato in visione, l’aspetto della nota frattura spiroide diafiso-metafisaria distale di tibia. Corretto allineamento affrontamento dei monconi e persistenza della rima di frattura.
Relazione:
10 esercizio assistito in acqua
10 rieducazione motoria con b.
16 gennaio 2008
REPARTO FISIOTERAPIA:
10 Rieducazione motoria individuale in motuleso segmentale semplice
29 gennaio 2008
REPARTO FISIOTERAPIA:
Tibia destra lievissimo edema.
No dolore alla digitopressione.
Limitata la flessione dorsale dx
..... ultimi gradi con difficoltà nello scendere i gradini e nell’accovaccia mento.
Deficit ultimissimi gradi flessione plantare.
In fase di recupero il tono.
Trofismo in tricipite omerale dx per altro ancora discretamente ipotrofico.
Deambulazione con lieve zoppia. Proseguirà con esercizi insegnati, al proprio domicilio, in piscina e palestra.
01 febbraio 2008
RX GAMBA DX
Si esegue controllo in esiti di frattura spiroidea del terzo medio e distale diafisiario della tibia destra.
Evidente osteopenia da disuso.
Relazione:
esegue controllo radiografico: Va bene.
Clinicamente limitazione funzionale in tutte le esecuzioni articolari-dolente.
Consiglio ripresa graduale della funzionalità della caviglia, eventualmente utile plantare ortopedico su calco.
Da allora, varie terapie sia sportive che riabilitative con risultati pessimi, più impegno la gamba, più s’infiamma.
Non cambia nulla, se sto bene un giorno, basta un sassolino o cessò per rimettere tutto in gioco.
Tutto questo fino a settembre, quando comincio a sentire dolori alla schiena.
Torno a farmi controllare e mi fanno fare la RMN tibiotarsica dx.
Mi comunicano che ho poche probabilità di risanare il tutto e che, è meglio che non faccia alcun tipo di sforzo o terapia almeno fino alla valutazione presso centro t.s. per eventuale toilette artroscopica.
Prendere Dona Granulare una al dì per tre mesi.
Ora sono in attesa di fare questa visita, ma scopro, che avrò (comunque vada) un invalidità. Di cui non so minimamente come comportarmi sia nel lavoro che burocraticamente, visto che mi dicono numeri dal 22 al 35 %.
Cosa mi può consigliare a riguardo?
spero che la descrizione sia esauriente.
Grazie ancora della sua disponibilità al caso.
Di seguito una sintesi di varie fatte.
30 luglio 2007 scivolo da un dirupo di circa 8 metri, per cadere su un piano roccioso. A distanza di qualche ora vengo soccorso da un elisoccorso e portato all’ospedale di Sassari con urgenza vista l’emorragia per lesione addominale:
in corrispondenza dei segmenti 5 e 6 si apprezza al controllo un’area a contorni irregolari, ad ecostruttura disomogenea, ipo-anecogena, delle dimensioni di circa 6x2,5 cm che nel segmento 6 si segue lungo la glissoniana per uno spessore di 6-7mm da riferire ad ematoma intraepatico in iniziale fase di organizzazione. Evidente una sottilissima falda liquida (4mm) lungo il profilo inferiore splenico.
Nulla da segnalare a carico della colecisti, del pancreas, della milza e dei reni.
Dr.ssa F.C.
8 agosto 2007
Diagnosi finale ospedale alla dimissione:
Reparto Chirurgia generale – emaperitoneo in trauma chiuso dell’addome.
Frattura pluriframmentaria tibia destra.
Escoriazioni multiple.
Osservazioni:
rivalutazione radiologica ed ortopedica presso centro territorio di residenza.
Si consiglia ecoaddome di controllo fra circa 1 mese.
A Milano, la visita riporta:
14 agosto 2007
ARTO INF DX IMMOBILIZZATO CON STIVALONE GESSATO BEN FATTO E BEN TOLLERATO.
NO APP. DEFICIT NVP IN ATTO.
VISITE RX SOTTO GESSO: BUON ALLINEAMENTO DELLA FRATTURA SENZA SCOMPOSIZIONE SECONDARIA.
Diagnosi alla Dimissione: ESITI FRATTURA SPIROIDE DIAFISI TIBIA DX.
29 agosto 2007
RX GAMBA DX
GAMBA DX SOTTO APPARECCHIO GESSATO:
PREGRESSA FRATTURA DEL TERZO MEDIO DELLA TIBIA CON BUONA POSIZIONE DEI FRAMMENTI.
Dr. D.F.
5 settembre 2007
RX GAMBA DX
Si esegue controllo in esiti di frattura spiroide del terzo distale della tibia.
In asse i campi di frattura.
Ancora evidente la rima di frattura.
diagnosi:
Esiti frattura gamba (in trattamento)
rimozione stivalone, controllo grafico
confezione stivaletto gessato
Non caricare, Continua seleparina 0,3
Torna fra 15 giorni.
01 ottobre 2007
RX GAMBA DX
Eseguito controllo radiografico, sotto apparecchio gessato, di frattura spiroidea del terzo medio e distale diafisario della tibia di destra.
Si segnala – nonostante la sovrapposizione della tutela gessata – spiccata/severa osteopenia “da inattività”
Diagnosi:
Controllo fra 30 giorni.
31 ottobre 2007
RX GAMBA DX
Indagine odierna confrontata con analoga precedente del 1/10 u.s..
Eseguito controllo radiografico, dopo rimozione di apparecchio gessato, di nota frattura spiroidea, a più rime, del terzo medio e distale diafisario della tibia destra.
Scarsi fenomeni osteoriparativi.
Si segnala spiccata/severa osteopatia “di inattività”
Diagnosi:
A tre mesi rimozione apparato gessato e RX controllo stazionario ipertrofia muscolare , limitazione dei movimenti tibiotarsica dx si consiglia:
non caricare
chinesi tibiotarsica idroterapia
ginnastica isometrica carico dell’arto a letto
Clexane per 6 giorni consecutivi
da rivedere.
9 settembre 2007
REPARTO FISIOTERAPIA:
Diagnosi:
Esito trauma spiroide a più rime del terzo medio edistale diafisiario tibia Dx.
Relazione:
10 rieducazione motoria con b
10 esercizio assistito in acqua
10 magnetoterapia 93.39.8
Nerixia 25g. fiale per 4 giorni.
22 novembre 2007
REPARTO FISIOTERAPIA:
RX GAMBA DX
Al controllo attuale appare sostanzialmente invariato, rispetto al precedente del 31 .10.07 recato in visione, l’aspetto della nota frattura spiroide diafiso-metafisaria distale di tibia. Corretto allineamento affrontamento dei monconi e persistenza della rima di frattura.
Relazione:
10 esercizio assistito in acqua
10 rieducazione motoria con b.
16 gennaio 2008
REPARTO FISIOTERAPIA:
10 Rieducazione motoria individuale in motuleso segmentale semplice
29 gennaio 2008
REPARTO FISIOTERAPIA:
Tibia destra lievissimo edema.
No dolore alla digitopressione.
Limitata la flessione dorsale dx
..... ultimi gradi con difficoltà nello scendere i gradini e nell’accovaccia mento.
Deficit ultimissimi gradi flessione plantare.
In fase di recupero il tono.
Trofismo in tricipite omerale dx per altro ancora discretamente ipotrofico.
Deambulazione con lieve zoppia. Proseguirà con esercizi insegnati, al proprio domicilio, in piscina e palestra.
01 febbraio 2008
RX GAMBA DX
Si esegue controllo in esiti di frattura spiroidea del terzo medio e distale diafisiario della tibia destra.
Evidente osteopenia da disuso.
Relazione:
esegue controllo radiografico: Va bene.
Clinicamente limitazione funzionale in tutte le esecuzioni articolari-dolente.
Consiglio ripresa graduale della funzionalità della caviglia, eventualmente utile plantare ortopedico su calco.
Da allora, varie terapie sia sportive che riabilitative con risultati pessimi, più impegno la gamba, più s’infiamma.
Non cambia nulla, se sto bene un giorno, basta un sassolino o cessò per rimettere tutto in gioco.
Tutto questo fino a settembre, quando comincio a sentire dolori alla schiena.
Torno a farmi controllare e mi fanno fare la RMN tibiotarsica dx.
Mi comunicano che ho poche probabilità di risanare il tutto e che, è meglio che non faccia alcun tipo di sforzo o terapia almeno fino alla valutazione presso centro t.s. per eventuale toilette artroscopica.
Prendere Dona Granulare una al dì per tre mesi.
Ora sono in attesa di fare questa visita, ma scopro, che avrò (comunque vada) un invalidità. Di cui non so minimamente come comportarmi sia nel lavoro che burocraticamente, visto che mi dicono numeri dal 22 al 35 %.
Cosa mi può consigliare a riguardo?
spero che la descrizione sia esauriente.
Grazie ancora della sua disponibilità al caso.
[#3]
SI!
La sua comunicazione e' stata esauriente ma, purtroppo, non aggiunge molto al quadro che le ho gia' prospettato.
con il suo racconto ho solo potuto prendere visione della sua complessa e travagliata storia clinica.
Il problema di base e' che vi e' un danno articolare!!!
Un Trapianto di cartilagine in quella zona ritengo che tecnicamente sia pressoche' impossibile.
Rimane un intervento artroscopico attraverso l'utilizzo di apparecchi a radiofrequenza con risultati teorici che sono di difficile previsione anche dopo aver preso visione diretta della documentazione RMN
Senza una presa visione diretta del suddetto esame ritengo che esprimersi sulla utilita' di tale intervento sia pressoche' impossibile nonche' scorretto professionalmente vista anche la delicatezza dela situazione di base.
Ora come ora farei 2 o 3 sedute la settimana in piscina ove eseguire nuoto e ginnastica in acqua.
Da valutare, in alternativa, la eventuale utilita' di infiltrazioni di acido jaluronico all'interno della articolazione.
Cordiali saluti
La sua comunicazione e' stata esauriente ma, purtroppo, non aggiunge molto al quadro che le ho gia' prospettato.
con il suo racconto ho solo potuto prendere visione della sua complessa e travagliata storia clinica.
Il problema di base e' che vi e' un danno articolare!!!
Un Trapianto di cartilagine in quella zona ritengo che tecnicamente sia pressoche' impossibile.
Rimane un intervento artroscopico attraverso l'utilizzo di apparecchi a radiofrequenza con risultati teorici che sono di difficile previsione anche dopo aver preso visione diretta della documentazione RMN
Senza una presa visione diretta del suddetto esame ritengo che esprimersi sulla utilita' di tale intervento sia pressoche' impossibile nonche' scorretto professionalmente vista anche la delicatezza dela situazione di base.
Ora come ora farei 2 o 3 sedute la settimana in piscina ove eseguire nuoto e ginnastica in acqua.
Da valutare, in alternativa, la eventuale utilita' di infiltrazioni di acido jaluronico all'interno della articolazione.
Cordiali saluti
[#5]
Ex utente
Buongiorno Dr. R.Leo
esiti del dopo visita con visione della RMN:
diagnosi:
daostocondrale caviglia dx in esiti traumatici
note:
ricovero per intervento artroscopia di caviglia
terapie:
nuoto, ciclette, rinforzo con banda elastica gialla tav surf
alla mia domanda:
"scusi, fino a questa mattina, i pareri dicono l'esatto opposto?"
risposta:
(NEANCHE PRESI (i pareri)MINIMAMENTE IN CONSIDERAZIONE)
"se sceglie di essere seguito da me, si fa così, per quanto riguarda gli altri, lascio decidere a lei".
Dr. Leo, sono a chiederle:
Che metodologia è?
non riesco a fare una scelta, perchè i dolori sono notevoli e i risultati a oggi non se ne vedono. se continuo a ricevere pareri opposti non sono in grado di fare una scelta.
in che modo posso muovermi?
ok la scelta finale spetta a me, ma se dalla stessa RMN i pareri sono contrari, come posso avere una certezza nella riuscita?
esiti del dopo visita con visione della RMN:
diagnosi:
daostocondrale caviglia dx in esiti traumatici
note:
ricovero per intervento artroscopia di caviglia
terapie:
nuoto, ciclette, rinforzo con banda elastica gialla tav surf
alla mia domanda:
"scusi, fino a questa mattina, i pareri dicono l'esatto opposto?"
risposta:
(NEANCHE PRESI (i pareri)MINIMAMENTE IN CONSIDERAZIONE)
"se sceglie di essere seguito da me, si fa così, per quanto riguarda gli altri, lascio decidere a lei".
Dr. Leo, sono a chiederle:
Che metodologia è?
non riesco a fare una scelta, perchè i dolori sono notevoli e i risultati a oggi non se ne vedono. se continuo a ricevere pareri opposti non sono in grado di fare una scelta.
in che modo posso muovermi?
ok la scelta finale spetta a me, ma se dalla stessa RMN i pareri sono contrari, come posso avere una certezza nella riuscita?
[#6]
Getile utente, mi dispiace ma come posso commentare l'accaduto e la metolodologia del collega che ha potuto visionare la sua caviglia e vedere fisicamente l'esame al contrario di me?
Il modo migliore di muoversi a mio parere e' chiedere a questo collega, che sembra molto sicuro di se e della sua tecnica chirugica, i risultati che pensa siano realisticamente ottenibili dopo l'intervento che egli propone.
Un chirurgo e' oggi obbligato a fornire un consenso informato al al paziente prima di sottoporlo ad intervento ed in tale consenso vi e' compresa una parte in cui il medico espone le concrete aspettative di risultato.
Cordiali saluti
Il modo migliore di muoversi a mio parere e' chiedere a questo collega, che sembra molto sicuro di se e della sua tecnica chirugica, i risultati che pensa siano realisticamente ottenibili dopo l'intervento che egli propone.
Un chirurgo e' oggi obbligato a fornire un consenso informato al al paziente prima di sottoporlo ad intervento ed in tale consenso vi e' compresa una parte in cui il medico espone le concrete aspettative di risultato.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 6.8k visite dal 29/09/2008.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Osteoporosi
L'osteoporosi è una malattia dell'apparato scheletrico che provoca il deterioramento delle ossa. Come si riconosce, quali sono i fattori di rischio e come si cura?