Vite curvata e formazione callo osseo in frattura tibia e perone
Gentili Dottori,
4 mesi fa mi sono fratturato tibia e perone, scomposta, terzo medio diafisiario.
A seguito di intervento chirurgico mi è stato impiantato chiodo endomidollare expert synthes, successivamente dinamizzato con estrazione di una delle due viti sotto il piatto tibiale.
Attualmente il chiodo è sostenuto solamente da due viti, una sotto il piatto tibiale (mobile) e una sopra la caviglia (fissa).
A seguito di radiografia della scorsa settimana, risulta:
1) il callo osseo si sta formando, ma lentamente. Mi è stata consigliata, oltre alla terapia con onde d'urto, anche una integrazione di calcio, perchè sono abbastanza intollerante al lattosio e non mangio molti latticini, ma ho letto da più parti che tale integrazione è inutile. E' vero? o può effettivamente aiutare la formazione del callo osseo?
2) La vite sopra la caviglia (quindi, quella fissa) si sta piegando: ancora la curvatura è blanda, ma certamente questo dipende dal carico (la precedente radiografia evidenziava una vite perfettamente dritta).
Gli ortopedici che mi seguono mi hanno consigliato di non levarla, per il momento. Mi hanno inoltre detto che, anche qualora tale vite si dovesse spezzare, non sarebbe un grande problema, poichè rimarrebbe l'altra vite sotto il piatto tibiale a sostenere il carico, e quando dovrò levare tutto il chiodo endomidollare potrò estrarre agevolmente anche la vita eventualmente spezzata.
Posso avere un Vostro parere su questo? Secondo voi, è opportuno mantenere tale vite che si sta curvando, o conviene levarla? e qualora si spezzi, cosa potrebbe succedere? e potrò effettivamente levarla, quando leverò tutto il chiodo?
Grazie mille
4 mesi fa mi sono fratturato tibia e perone, scomposta, terzo medio diafisiario.
A seguito di intervento chirurgico mi è stato impiantato chiodo endomidollare expert synthes, successivamente dinamizzato con estrazione di una delle due viti sotto il piatto tibiale.
Attualmente il chiodo è sostenuto solamente da due viti, una sotto il piatto tibiale (mobile) e una sopra la caviglia (fissa).
A seguito di radiografia della scorsa settimana, risulta:
1) il callo osseo si sta formando, ma lentamente. Mi è stata consigliata, oltre alla terapia con onde d'urto, anche una integrazione di calcio, perchè sono abbastanza intollerante al lattosio e non mangio molti latticini, ma ho letto da più parti che tale integrazione è inutile. E' vero? o può effettivamente aiutare la formazione del callo osseo?
2) La vite sopra la caviglia (quindi, quella fissa) si sta piegando: ancora la curvatura è blanda, ma certamente questo dipende dal carico (la precedente radiografia evidenziava una vite perfettamente dritta).
Gli ortopedici che mi seguono mi hanno consigliato di non levarla, per il momento. Mi hanno inoltre detto che, anche qualora tale vite si dovesse spezzare, non sarebbe un grande problema, poichè rimarrebbe l'altra vite sotto il piatto tibiale a sostenere il carico, e quando dovrò levare tutto il chiodo endomidollare potrò estrarre agevolmente anche la vita eventualmente spezzata.
Posso avere un Vostro parere su questo? Secondo voi, è opportuno mantenere tale vite che si sta curvando, o conviene levarla? e qualora si spezzi, cosa potrebbe succedere? e potrò effettivamente levarla, quando leverò tutto il chiodo?
Grazie mille
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Gentile utente
Dopo 4 mesi in caso di frattura della gamba il callo dovrebbe essere abbastanza evidente. Comunque può succedere che ci sia un ritardo di consolidazione che può dipendere da svariati fattori. Ricordo però che i tempi di guarigione di queste fratture vengono stimati tra i 3 e i 6 mesi.
Per quanto riguarda la vite distale se effettivamente si sta assitendo ad un progressivo bending da sforzo ( non ce ne sono 2 distalmente?) allora forse vale la pena di dinamizzare il sistema rimuovendo la vite prossimale. Per quanto riguarda la stimolazione del callo osseo io in genere consiglio la terapia con CEMP (campi elettromagnetici pulsati) soprattutto con i sistemi IGEA.
La voglio comunque rassicurare che se pure dovesse rompersi la vite di blocco il chiodo può comunque essere rimosso.
Cordiali saluti
Dopo 4 mesi in caso di frattura della gamba il callo dovrebbe essere abbastanza evidente. Comunque può succedere che ci sia un ritardo di consolidazione che può dipendere da svariati fattori. Ricordo però che i tempi di guarigione di queste fratture vengono stimati tra i 3 e i 6 mesi.
Per quanto riguarda la vite distale se effettivamente si sta assitendo ad un progressivo bending da sforzo ( non ce ne sono 2 distalmente?) allora forse vale la pena di dinamizzare il sistema rimuovendo la vite prossimale. Per quanto riguarda la stimolazione del callo osseo io in genere consiglio la terapia con CEMP (campi elettromagnetici pulsati) soprattutto con i sistemi IGEA.
La voglio comunque rassicurare che se pure dovesse rompersi la vite di blocco il chiodo può comunque essere rimosso.
Cordiali saluti
Antonio Mattei
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.6k visite dal 23/08/2015.
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