Frattura tibia scomposta mal curata, osteotomia valgizzante necessaria
Buongiorno,
mi chiamo Andrea e vi scrivo da Trieste. Ho 35anni e nel dicembre 2011 in seguito ad un incidente ho avuto una frattura scomposta di tibia e perone.
Sono seguiti 11mesi di stampelle dovuti ad una pseudoartrosi causata, ho poi scoperto, dalla placca mal fissata e quindi non stabile. Dopo svariati cicli di fisioterapia, onde d'urto ed altro la frattura si è consolidata scongiurando un nuovo intervento.
Nel maggio 2014 ho rimosso la placca presso un altro ospedale e solo li si è scoperto di una forte lesione del LCP e di un varismo che già sospettavo ma che non mi veniva diagnosticato.
2 mesi fà, ho deciso di approffondire il discorso in quanto si sono presentati ed amplificati vari fastidi come bruciore al ginocchio, mancanza di equilibrio, mal di schiena e un varismo che anche psicologicamente/esteticamente non mi fa stare tranquillo. Sono andato da un medico fuori provincia il quale per la prima volta mi ha fatto eseguire delle radiografie della completa catena arti inferiori. Finalmente grazie a questa radiografia si evidenzia il varismo causato dalla tibia "riattacata" fuori asse.
Lo stesso medico mi dice che l'unica soluzione sarebbe la osteotomia valgizzante ma la sconsiglia in quanto difficilmente mi farebbe ritornare a correre anche amatorialmente e sconsiglia anche di intervenire sul LCP in quanto ad oggi, a suo dire, le tecniche e conoscenze, dice lui, non permettono un intervento soddisfacente.
In sostanza mi consiglia di tenermi la gamba storta, lcp semirotto e tutti i loro conseguenti fastidi che non possono che aumentare a parere mio nel corso degli anni.
Ho praticato sport a livello professionale fino ai 19anni, ho continuato a fare sport amatoriale fino ai 27 e ora non sono in grado neppure di fare una corsetta con il cane.
Chiedo a voi un consiglio tecnico/professionale, ho bisogno di capire se gli interventi di osteotomia ed LCP potrebbero essere risolutivi e consigliabili? Sono interventi con buona percentuale di successo?
Esiste un centro specialistico più improntato su questo tipo di intervento che vi sentite di consigliarmi?
Vi ringrazio infinitamente in anticipo.
Cordiali Saluti,
Andrea
mi chiamo Andrea e vi scrivo da Trieste. Ho 35anni e nel dicembre 2011 in seguito ad un incidente ho avuto una frattura scomposta di tibia e perone.
Sono seguiti 11mesi di stampelle dovuti ad una pseudoartrosi causata, ho poi scoperto, dalla placca mal fissata e quindi non stabile. Dopo svariati cicli di fisioterapia, onde d'urto ed altro la frattura si è consolidata scongiurando un nuovo intervento.
Nel maggio 2014 ho rimosso la placca presso un altro ospedale e solo li si è scoperto di una forte lesione del LCP e di un varismo che già sospettavo ma che non mi veniva diagnosticato.
2 mesi fà, ho deciso di approffondire il discorso in quanto si sono presentati ed amplificati vari fastidi come bruciore al ginocchio, mancanza di equilibrio, mal di schiena e un varismo che anche psicologicamente/esteticamente non mi fa stare tranquillo. Sono andato da un medico fuori provincia il quale per la prima volta mi ha fatto eseguire delle radiografie della completa catena arti inferiori. Finalmente grazie a questa radiografia si evidenzia il varismo causato dalla tibia "riattacata" fuori asse.
Lo stesso medico mi dice che l'unica soluzione sarebbe la osteotomia valgizzante ma la sconsiglia in quanto difficilmente mi farebbe ritornare a correre anche amatorialmente e sconsiglia anche di intervenire sul LCP in quanto ad oggi, a suo dire, le tecniche e conoscenze, dice lui, non permettono un intervento soddisfacente.
In sostanza mi consiglia di tenermi la gamba storta, lcp semirotto e tutti i loro conseguenti fastidi che non possono che aumentare a parere mio nel corso degli anni.
Ho praticato sport a livello professionale fino ai 19anni, ho continuato a fare sport amatoriale fino ai 27 e ora non sono in grado neppure di fare una corsetta con il cane.
Chiedo a voi un consiglio tecnico/professionale, ho bisogno di capire se gli interventi di osteotomia ed LCP potrebbero essere risolutivi e consigliabili? Sono interventi con buona percentuale di successo?
Esiste un centro specialistico più improntato su questo tipo di intervento che vi sentite di consigliarmi?
Vi ringrazio infinitamente in anticipo.
Cordiali Saluti,
Andrea
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La valutazione di una deformità post traumatica richiede molta prudenza e grande esperienza. In primo luogo bisogna sapere che non tutte le deformità post traumatiche sono invalidanti, laddove si intende con questo termine una limitazione funzionale tale da condizionare la vita quotidiana e i gesti abituali.
In via generale posso solo dirle che i criteri sono i seguenti e fondati sulle seguenti valutazioni:
- lunghezza dell'arto;
- allineamento nei tre piani dello spazio;
- condizioni delle articolazioni contigue;
- lesioni associate dello stesso arto e/o di quello controlaterale;
- lesioni di altri segmenti scheletrici;
- condizioni generali;
- condizioni psichiche e compliance.
Dopo di che, sempre in linea generale, si deve considerare separatamente la deformità del terzo distale di gamba e la lesione del LCP in quanto potrebbero avere indicazioni diverse.
Solo una visita e la valutazione diretta delle lesioni può consentire un bilancio personalizzato.
Cordialmente
Dr. A. Valassina
In via generale posso solo dirle che i criteri sono i seguenti e fondati sulle seguenti valutazioni:
- lunghezza dell'arto;
- allineamento nei tre piani dello spazio;
- condizioni delle articolazioni contigue;
- lesioni associate dello stesso arto e/o di quello controlaterale;
- lesioni di altri segmenti scheletrici;
- condizioni generali;
- condizioni psichiche e compliance.
Dopo di che, sempre in linea generale, si deve considerare separatamente la deformità del terzo distale di gamba e la lesione del LCP in quanto potrebbero avere indicazioni diverse.
Solo una visita e la valutazione diretta delle lesioni può consentire un bilancio personalizzato.
Cordialmente
Dr. A. Valassina
Nota:informazione web richiesta dall'Utente senza visita clinica; non ha valore di diagnosi, trattamento o prognosi che si affidano al medico curante
[#2]
Utente
Buongiorno Dott. Valassina,
innanzitutto grazie per il tempo dedicatomi.
Come posso inviarvi la radiografia delgli arti inferiori sotto carico per darvi la possibilità di valutare meglio il mio caso?
La mia deformità mi stà dando diversi problemi come scarso equilibrio, dolori al ginocchio e schiena, posso risolverli con questo intervento?
Siccome ho paura di farmi "toccare" questa povera gamba ulteriormente le chiedo, ci sono buoni risultati e possibilità di successo per interventi di questo tipo? E' molto rischioso fare di peggio? Cosa mi dice del rizzoli di Bologna come clinica per questo intervento?
Sperando di potervi inviare le radiografie intanto Vi ringrazio nuovamente.
Andrea
innanzitutto grazie per il tempo dedicatomi.
Come posso inviarvi la radiografia delgli arti inferiori sotto carico per darvi la possibilità di valutare meglio il mio caso?
La mia deformità mi stà dando diversi problemi come scarso equilibrio, dolori al ginocchio e schiena, posso risolverli con questo intervento?
Siccome ho paura di farmi "toccare" questa povera gamba ulteriormente le chiedo, ci sono buoni risultati e possibilità di successo per interventi di questo tipo? E' molto rischioso fare di peggio? Cosa mi dice del rizzoli di Bologna come clinica per questo intervento?
Sperando di potervi inviare le radiografie intanto Vi ringrazio nuovamente.
Andrea
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.5k visite dal 12/08/2015.
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