Edema spongioso ginocchio
Gentili dottori,
circa 10 mesi fa, subito dopo una lunga camminata (15km circa), ho cominciato ad avvertire un dolore muscolare abbastanza forte, situato nelle zone sopra e sotto il ginocchio sinistro.
Ho applicato per qualche giorno delle creme anti-infiammatorie e il dolore, nel giro di una settimana/dieci giorni circa si è attenuato, fino a scomparire quasi del tutto.
È rimasto, però, da allora, un modesto dolore che avverto quando stendo la gamba e di conseguenza, talvolta, anche quando cammino. Questo dolore, dura anche per una decina di minuti (in forma abbastanza lieve) dopo aver disteso la gamba.
Inoltre, in associazione al dolore, mi capitava a volte, di avvertire anche la parte posteriore del ginocchio 'rigida' (ora capita molto raramente).
Per questo motivo, mi sono sottoposta, su consiglio del mio medico curante, prima, ad un'ecografia muscolo-tendinea del ginocchio, e poi a una risonanza magnetica del ginocchio.
L'ecografia, che mi indagava sia la parte posteriore del ginocchio, sia quella anteriore, mi rilevava soltanto una “dilatazione cistica della borsa comune del gastrocnemio mediale-semimembranoso nel cavo popliteo”.
La risonanza, invece, sottolinea un “edema spongioso del polo inferiore della rotula, infiltrato come da flogosi la porzione del corpo adiposo di Hoffa a ridosso della rotula”.
Come accennavo prima, continuo a provare dolore, stendendo il ginocchio che si fa sentire a volte anche mentre cammino (faccio abbastanza spesso lunghe camminate, anche se nell'ultimo periodo, cammino molto più raramente). Ultimamente, ho notato che forse, comincio ad aver problemi anche nell'altra gamba, nel senso che quando sopraggiunge il dolore al ginocchio sinistro, tendo ad 'appoggiare' il peso del corpo sull'altra gamba, affaticandomela di più.
Ho provato a rimanere per un lungo periodo a riposo, ma questo rimedio non ha funzionato.
Fra un po' di tempo dovrò sottopormi ad una visita specialistica.
Con i limiti del consulto online, vi chiedo: in casi simili al mio, è necessario il riposo assoluto? Posso fare un po' di cyclette per il ginocchio, o questo sport potrebbe peggiorare ulteriormente la mia situazione?
In genere, che tipi di terapie farmacologiche/chirurgiche/riabilitative ci sono per questo tipo di problemi?
Grazie.
circa 10 mesi fa, subito dopo una lunga camminata (15km circa), ho cominciato ad avvertire un dolore muscolare abbastanza forte, situato nelle zone sopra e sotto il ginocchio sinistro.
Ho applicato per qualche giorno delle creme anti-infiammatorie e il dolore, nel giro di una settimana/dieci giorni circa si è attenuato, fino a scomparire quasi del tutto.
È rimasto, però, da allora, un modesto dolore che avverto quando stendo la gamba e di conseguenza, talvolta, anche quando cammino. Questo dolore, dura anche per una decina di minuti (in forma abbastanza lieve) dopo aver disteso la gamba.
Inoltre, in associazione al dolore, mi capitava a volte, di avvertire anche la parte posteriore del ginocchio 'rigida' (ora capita molto raramente).
Per questo motivo, mi sono sottoposta, su consiglio del mio medico curante, prima, ad un'ecografia muscolo-tendinea del ginocchio, e poi a una risonanza magnetica del ginocchio.
L'ecografia, che mi indagava sia la parte posteriore del ginocchio, sia quella anteriore, mi rilevava soltanto una “dilatazione cistica della borsa comune del gastrocnemio mediale-semimembranoso nel cavo popliteo”.
La risonanza, invece, sottolinea un “edema spongioso del polo inferiore della rotula, infiltrato come da flogosi la porzione del corpo adiposo di Hoffa a ridosso della rotula”.
Come accennavo prima, continuo a provare dolore, stendendo il ginocchio che si fa sentire a volte anche mentre cammino (faccio abbastanza spesso lunghe camminate, anche se nell'ultimo periodo, cammino molto più raramente). Ultimamente, ho notato che forse, comincio ad aver problemi anche nell'altra gamba, nel senso che quando sopraggiunge il dolore al ginocchio sinistro, tendo ad 'appoggiare' il peso del corpo sull'altra gamba, affaticandomela di più.
Ho provato a rimanere per un lungo periodo a riposo, ma questo rimedio non ha funzionato.
Fra un po' di tempo dovrò sottopormi ad una visita specialistica.
Con i limiti del consulto online, vi chiedo: in casi simili al mio, è necessario il riposo assoluto? Posso fare un po' di cyclette per il ginocchio, o questo sport potrebbe peggiorare ulteriormente la mia situazione?
In genere, che tipi di terapie farmacologiche/chirurgiche/riabilitative ci sono per questo tipo di problemi?
Grazie.
[#1]
Ortopedico
Gentile utente,
da quello che emerge dalla risonanza sembra che il problema principale del ginocchio sia un edema spongioso della rotula all'inserzione del tendine rotuleo, questo potrebbe essere una conseguenza o concomitante a una tendinite del t. rotuleo. Naturalmente è necessaria la visita clinica per una conferma.
Se così fosse il riposo è sicuramente la prima cosa da fare; generalmente è utile anche il trattamento con gli ultrasuoni o con laser e una terapia con farmaci antiinfiammatori; sul mercato sono disponibili anche una serie di integratori per i tendini che potrebbero aiutare la guarigione.
Purtroppo le tendiniti, in alcune circostanze, specie quando diventano croniche, possono essere resistenti a questi trattamenti e potrebbe essere utile passare ad altro, come per esempio la terapia infiltrativa (anche qui le sostanze che si possono prendere in considerazione sono innumerevoli dal cortisone - oggi sempre meno usato - ai concetrati piastrinici, ai fattori di crescita, etc.). Di solito il trattamento chirurgico non è indicato, eccetto che nei casi più ostici.
Cordiali saluti.
da quello che emerge dalla risonanza sembra che il problema principale del ginocchio sia un edema spongioso della rotula all'inserzione del tendine rotuleo, questo potrebbe essere una conseguenza o concomitante a una tendinite del t. rotuleo. Naturalmente è necessaria la visita clinica per una conferma.
Se così fosse il riposo è sicuramente la prima cosa da fare; generalmente è utile anche il trattamento con gli ultrasuoni o con laser e una terapia con farmaci antiinfiammatori; sul mercato sono disponibili anche una serie di integratori per i tendini che potrebbero aiutare la guarigione.
Purtroppo le tendiniti, in alcune circostanze, specie quando diventano croniche, possono essere resistenti a questi trattamenti e potrebbe essere utile passare ad altro, come per esempio la terapia infiltrativa (anche qui le sostanze che si possono prendere in considerazione sono innumerevoli dal cortisone - oggi sempre meno usato - ai concetrati piastrinici, ai fattori di crescita, etc.). Di solito il trattamento chirurgico non è indicato, eccetto che nei casi più ostici.
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 26.8k visite dal 31/07/2015.
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