Intervento per tibia vare bilaterale (sindrome di leri weill)
Salve,
sono il Papà di Renata, una ragazza di 18 anni affetta da "discondrosteosi di Leri Weill" con deformità di "Madelung" al polso sx e tibia vara bilaterale. Dall'ultimo consulto ortopedico (2006) rusultava: ginoccho varo di 7 cm; varus decompensato in appoggio monopodale; mobilità delle anche, ginocchia e caviglie normale; mobilità del polso all'avambraccio sx: flessione dorsale 30°, palmare 90°.
Indicazioni terapeutiche per gli arti inferiori: osteotomia tibiale di valgizzazione sottrazione o addizione.
Non sò se trattasi di intervento complesso e facilmente risolutorio del problema clinico rappresentato, per questo sono in attesa di prendere una decisione, ormai, credo improcastinabile in ordine ai problemi di disagio, fisici e psichici, che la ragazza avverte.
Vivendo a Palermo, dove, haimè, non esiste un centro di eccellenza ortopedico, dovrei recarmi altrove, con tutto il relativo disagio logistico. Chiedo un consiglio e/o delle indicazioni, agli Ill.mi specialisti che mi leggeranno, per un eventuale contatto con ortopedici e/o centri clinici di eccellenza (qualora ve ne fossero) a Palermo e, più in generale, in Sicilia o, come estrema ratio, anche in Italia. Infine, ove lo ritengano opportuno, gradirei conoscere se trattasi di intervento routinario o di elevata complessità.
Grazie
Giuseppe
sono il Papà di Renata, una ragazza di 18 anni affetta da "discondrosteosi di Leri Weill" con deformità di "Madelung" al polso sx e tibia vara bilaterale. Dall'ultimo consulto ortopedico (2006) rusultava: ginoccho varo di 7 cm; varus decompensato in appoggio monopodale; mobilità delle anche, ginocchia e caviglie normale; mobilità del polso all'avambraccio sx: flessione dorsale 30°, palmare 90°.
Indicazioni terapeutiche per gli arti inferiori: osteotomia tibiale di valgizzazione sottrazione o addizione.
Non sò se trattasi di intervento complesso e facilmente risolutorio del problema clinico rappresentato, per questo sono in attesa di prendere una decisione, ormai, credo improcastinabile in ordine ai problemi di disagio, fisici e psichici, che la ragazza avverte.
Vivendo a Palermo, dove, haimè, non esiste un centro di eccellenza ortopedico, dovrei recarmi altrove, con tutto il relativo disagio logistico. Chiedo un consiglio e/o delle indicazioni, agli Ill.mi specialisti che mi leggeranno, per un eventuale contatto con ortopedici e/o centri clinici di eccellenza (qualora ve ne fossero) a Palermo e, più in generale, in Sicilia o, come estrema ratio, anche in Italia. Infine, ove lo ritengano opportuno, gradirei conoscere se trattasi di intervento routinario o di elevata complessità.
Grazie
Giuseppe
[#1]
Gentile signore
l'intervento di osteotomia correttiva per la tibia vara è un intervento che si esegue abbastanza frequentemente e di solito riesce a risolvere il problema.
Le tecniche operatorie possono essere diverse con diversi tempi di ripresa; in alcuni casi è necessario un gesso mentre in altri (utilizzando un sistema chiamato fissatore esterno) il gesso non è necessario.
Il tipo di tecnica si decide sulla base dell'esperienza del chirurgo e del singolo caso.
Cordiali saluti
l'intervento di osteotomia correttiva per la tibia vara è un intervento che si esegue abbastanza frequentemente e di solito riesce a risolvere il problema.
Le tecniche operatorie possono essere diverse con diversi tempi di ripresa; in alcuni casi è necessario un gesso mentre in altri (utilizzando un sistema chiamato fissatore esterno) il gesso non è necessario.
Il tipo di tecnica si decide sulla base dell'esperienza del chirurgo e del singolo caso.
Cordiali saluti
Dr.Nunzio Catena - nunziocatena@gmail.com
Il consulto online non può e non deve sostituire la visita medica
[#2]
Riguardo l'informazione clinica il collega le ha correttamente illustrato le varie tipologie di trattamento, per quanto riguarda il " Dove andare " potrei consigliarle in Sicilia di rivolgersi al Dott. R. Varsalona che lo trova presso la clinica ortopedica di Catania ; puo' rivolgersi anche al Dott.Castaman a Verona ; cto Torino presso la divisione del prof. Biasibetti.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dott. Andrea D'Arrigo
Specialista in chirurgia del Piede e Caviglia
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 7.3k visite dal 22/09/2008.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.