Trauma costola e possibile conseguenze dell'infiammazione
Buongiorno sig.dottore,
nell'ultimo mese ho ripreso, dopo si figuri ben 14 anni di stop, l'attività sportiva agonistica in una squadra di basket di C2. Ho 31 anni, sono 194cm x 89Kg. Durante l'allenamento di giovedì scorso ho ricevuto da un corpulento centro 40enne una gomitata in un'entrata a canestro sul costato, praticamente alla parte laterale esterna del pettorale dx. Un po' per la costituzione massiccia del tipo, un po' per il mio movimento in opposizione al suo, praticamente ho concentrato in quel punto diversi quintali ed ho sentito un dolore lancinate e localizzato che mi ha fatto crollare a terra.
In un primo momento non ho avuto particolari conseguenze dato che ero ancora "caldo" ed ho continuato a giocare un po' dolorante.
Il giorno dopo mi sono svegliato, come d'altronde mi aspettavo, con fitte dolorose nel punto del trauma che tuttavia non mi hanno fatto pensare ad una frattura bensì a problemi muscolari: quando respiravo, infatti, non provavo dolore, provavo dolori solo nel muovermi e nel contrarre il pettorale.
Pevio applicazione di una pomata con ketoprofene, ho avuto la malsana idea di giocare un'amichevole che preparavo da tempo, in quanto primo test sul campo del mio allenamento.
Della serie: "la lingua batte dove il dente vuole", appena entrato mi sono preso un colpo dell'avambraccio del difensore esattamente all'altezza del trauma e sono capitombolato a terra, poco dopo mi sono fatto cambiare e sono rimasto in panchina dolorante.
Sabato, il giorno seguente, il dolore alla costola era aumentato e anche respirando sento tuttora piccole fitte. Pazienza, so che non si può fare niente con questi traumi a parte controlli di routine, si può solo aspettare che passino da soli.
La cosa che, tuttavia, si è manifestata contemporaneamente al dolore e che mi preoccupa moltissimo, dato che non l'ho mai avuta e mi impressiona un po', è l'ingrossamento del linfonodo ascellare sx, cioè dalla parte opposta al trauma. Lego le cose perché il tempismo depone a favore del trauma al costato, che ha prodotto un'infiammazione evidente. Questo linfonodo è piccolo ma visibile e provoca dolore al tatto e alla pressione del braccio quando viene stretto al corpo.
Avrei due domande per Lei.
La prima è se un linfonodo può ingrossarsi a seguito di un'infiammazione di origine traumatica e se in tal caso è possibile che un trauma in una regione frontale del costato, leggermente spostata sulla dx, possa provocare il rigonfiamento sotto l'ascella sx.
La seconda è se questo trauma, come qualcuno della squadra ha paventato, non guarirà del tutto provocandomi in futuro dolori ad ogni contrasto in quel punto, obbligandomi addirittura a busti in neoprene per compattare il costato e permettermi di giocare.
La rigngrazio per la sua cortese attenzione,
distinti saluti,
Dario
nell'ultimo mese ho ripreso, dopo si figuri ben 14 anni di stop, l'attività sportiva agonistica in una squadra di basket di C2. Ho 31 anni, sono 194cm x 89Kg. Durante l'allenamento di giovedì scorso ho ricevuto da un corpulento centro 40enne una gomitata in un'entrata a canestro sul costato, praticamente alla parte laterale esterna del pettorale dx. Un po' per la costituzione massiccia del tipo, un po' per il mio movimento in opposizione al suo, praticamente ho concentrato in quel punto diversi quintali ed ho sentito un dolore lancinate e localizzato che mi ha fatto crollare a terra.
In un primo momento non ho avuto particolari conseguenze dato che ero ancora "caldo" ed ho continuato a giocare un po' dolorante.
Il giorno dopo mi sono svegliato, come d'altronde mi aspettavo, con fitte dolorose nel punto del trauma che tuttavia non mi hanno fatto pensare ad una frattura bensì a problemi muscolari: quando respiravo, infatti, non provavo dolore, provavo dolori solo nel muovermi e nel contrarre il pettorale.
Pevio applicazione di una pomata con ketoprofene, ho avuto la malsana idea di giocare un'amichevole che preparavo da tempo, in quanto primo test sul campo del mio allenamento.
Della serie: "la lingua batte dove il dente vuole", appena entrato mi sono preso un colpo dell'avambraccio del difensore esattamente all'altezza del trauma e sono capitombolato a terra, poco dopo mi sono fatto cambiare e sono rimasto in panchina dolorante.
Sabato, il giorno seguente, il dolore alla costola era aumentato e anche respirando sento tuttora piccole fitte. Pazienza, so che non si può fare niente con questi traumi a parte controlli di routine, si può solo aspettare che passino da soli.
La cosa che, tuttavia, si è manifestata contemporaneamente al dolore e che mi preoccupa moltissimo, dato che non l'ho mai avuta e mi impressiona un po', è l'ingrossamento del linfonodo ascellare sx, cioè dalla parte opposta al trauma. Lego le cose perché il tempismo depone a favore del trauma al costato, che ha prodotto un'infiammazione evidente. Questo linfonodo è piccolo ma visibile e provoca dolore al tatto e alla pressione del braccio quando viene stretto al corpo.
Avrei due domande per Lei.
La prima è se un linfonodo può ingrossarsi a seguito di un'infiammazione di origine traumatica e se in tal caso è possibile che un trauma in una regione frontale del costato, leggermente spostata sulla dx, possa provocare il rigonfiamento sotto l'ascella sx.
La seconda è se questo trauma, come qualcuno della squadra ha paventato, non guarirà del tutto provocandomi in futuro dolori ad ogni contrasto in quel punto, obbligandomi addirittura a busti in neoprene per compattare il costato e permettermi di giocare.
La rigngrazio per la sua cortese attenzione,
distinti saluti,
Dario
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Signor Dario, lei purtroppo è caduto in un errore comune: la gabbia toracica è di competenza chirurgica e non ortopedica.
Per cui la invito a far riferimento a un chirurgo...
Per quella che è comunque la pratica clinica, ma non gli studi specifici, considererei la sua situazione pressocchè normale. E' consigliabile comunque eseguire un es. radiografico della gabbia toracica onde valutare l'entità del danno riportato dal trauma.
Cordialmente
Per cui la invito a far riferimento a un chirurgo...
Per quella che è comunque la pratica clinica, ma non gli studi specifici, considererei la sua situazione pressocchè normale. E' consigliabile comunque eseguire un es. radiografico della gabbia toracica onde valutare l'entità del danno riportato dal trauma.
Cordialmente
Dr. M. Milano
drmilano@libero.it - www.lamanoedintorni.altervista.org
NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 11.8k visite dal 22/09/2008.
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