Lesione tendine sovraspinoso e lesione slap

Lamento dolore importante e perdita forza nei test clinici su arto/spalla sinistra, possibili movimenti di vita quotidiana ma con dovute cautele, non possibile pratica sportiva quali esempio nuoto. Ho 47 anni, maschio e pratico sport leggero amatoriale ma regolare (ginnastica/palestra/nuoto) e faccio lavoro di ufficio.
Effettuate terapie antidolorifiche e trattamento fisioterapico senza risultati.
Spalla quindi da operare in artroscopia secondo giudizio ortopedico.
Domanda: quale tipo di intervento ? Riparazione solo tendine sovraspinoso oppure anche riparazione cercine glena ? C'è rischio di sacrificare tendine capo lungo bicipite e se SI solo in concomitanza con l'intervento sulla glena o anche limitando al sovraspinoso ? So che dovrò operarmi ma sono molto in difficoltà per via di pareri specialistici differenti.

In calce esito Artro RM senza e con mdc:

Esame eseguito previa introduzione nel cavo articola per via percutanea, sotto guida fluoroscopica, di circa ml.20 di soluzione di gadolinio (Magnevist).

Regolare distensibilità della capsula articolare; piuttosto ridondanti i recessi ascellare e posteriore.
Nei limiti i rapporti articolari acromion-claveari. L'acromion è in posizione bassa rispetto alla clavicola e presenta margine inferiore con accenno a profilo curvo. Conservato lo spazio sottoacromiale.
Regolari i rapporti articolari scapolo-omerali.
Il tendine del capolungo del bicipite è in sede, nei limiti per morfologia ed intensità di segnale; come di norma l'ancora bicipitale.
Il tendine del sovraspinoso in sede inserzionale, presenta ampia lacerazione parziale del versante articolare con massima estensione antero-posteriore di circa cm 2,5.
Regolari le rimanenti componenti tendinee della cuffia dei rotatori.
Il cercine fibrocartilagineo glenoideo, nei settori artero-posteriori (da ore 12 a ore 4) risulta irregolarmente dissociato dal ciglio osseo della glena, come per esiti di rottura. Dal cercine, a ore 1, si sviluppa irregolare formazione cistica paralabrale multiconcamerata, nel cui lume refluisce Mds, con massima estensione di circa cm2. In piani più caudali il cercine risulta tumefatto ed è in continuità con irregolare ispessimento periostale (pregressa lesione ALPSA?). Nella stessa sede concomitano minime irregolarità del ciglio osseo della glena ed esile dissociazione tra il cercine ed il rivestimento cartaligineo glenoideo.
Assotigliato e deflesso il legamento gleno-omerale superiore. Sostanzialmente integro il legamento gleno-omerale medio. Normorappresentato il legamento glenno-omerale inferiore.
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Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135
Egr. signore, va riparato senz'altro il tendine del sovraspinoso e valutazione chirurgica del cercine della glena e, secondo " la apertura ", l'entità della lesione si procede ad una riparazione chirurgica certamente .
Il tendine del capo lungo del bicipite non va sacrificato.
Cordiali saluti

Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -

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Utente
Utente
Intanto la ringrazio per la sua veloce, sintetica e completa risposta al pari di una visita specialistica a pagamento. Ho ancora alcune domande da porle che riguardano l'argomento che più mi assilla, ovvero il capo lungo del bicipite perchè temo l'inestetismo del "Popeye". Sono anche magro e tonico per cui potenzialmente nel mio corpo il fenomeno si noterebbe di più.
Qualora in sede di intervento si ritenga necessario "tagliare" il tendine del capo lungo del bicipite perchè ad esempio risulta danneggiato o per qualsiasi altra ragione, io vorrei la tenodesi ovvero che mi venisse riattaccato (presumo un po' più in basso).
A suo parere qualora necessaria la tenotomia del capo lungo lei ritiene conveniente la tenodesi, considerando la mia età ?
La tenodesi serve solo ad evitare l'inestetismo del Popeye oppure essendo riattacato il tendine svolge comunque una sua parziale funzione ?
Fare la tenodesi rischia di compromettere il buon esito dell'intervento nel senso che c'è un rischio di permanenza di dolori anche dopo il percorso riabilitativo oppure si tratta di adattare la riabilitazione rendendola solo un po' più complessa ma l'esito non cambia ?

cordiali saluti
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Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135
Egr. signore anzitutto quanto le ho scritto non è ne un consulto, che non potrebbe mai essere, nè una visita specialistica che per quanto mi riguarda nel reale, con i sacri crismi dell'esame clinico semeiologico e della valutazione diretta degli accertamenti diagnostici, è sempre molto accurata e complessa, approfondita e ad ampio raggio, nè sintetica nè veloce nè superficiale per essere ovviamente esaustiva e corretta.
Indipendentemente dalla tipologia del consulto o dalle modalità del compenso che non possono mai influire, come non hanno mai influito, per quanto riguarda la mia professionalità, sulla professionalità e serietà di ogni atto medico e azione diagnostica e terapeutica . nel caso mio di specie modalità o dall'entità del compenso
Intanto la ringrazio per la sua veloce, sintetica e completa risposta al pari di una visita specialistica a pagamento.
Ma qui ovviamente, sono risposte a sue domande per pura curiosità diagnostica e terapeutica che non cambieranno ovviamente il consulto del suo specialista, che ha stabilito il trattamento chirurgico sulla base tecnica di esame clinico e di accertamenti per immagini che ha di certo ben valutato .

Perchè fa simili domande tutte superspecialistiche e parla di tecniche chirurgiche che neanche un medico generico conosce? perchè gioca a fare " il chirurgo ortopedico" , a meno che non lo sia realmente?
Usa termini e appropiatezza di linguaggio scientifico che appartengono solamente ad un medico specialista.

Scrive : <<<< Qualora in sede di intervento si ritenga necessario "tagliare" il tendine del capo lungo del bicipite perchè ad esempio risulta danneggiato o per qualsiasi altra ragione, io vorrei la tenodesi ovvero che mi venisse riattaccato (presumo un po' più in basso).>>>>
Lei stabilisce il tipo di intervento, le modalità ed i dettagli tecnici?
Trovi uno specialista ortopedico che esegua queste sue volontà.

Al chirurgo che lo segue ha detto questo? ha espresso questi suoi voleri terapeutici? ha detto che " teme l'inestetismo del Popeye " ecc.ecc.? Solo con lui ne parli, se ha fiducia si affidi a lui, senza pregiudizi, ansie o timori.

Qui il servizio di Medicitalia non è un " a domanda rispondi ", o rispondere come il paziente vorrebbe sentirsi dire, ma si danno consigli e suggerimenti il cui approfondimento oltre ogni limite non ha senso, non potendo sostituire minimamente la visita medica specialistica non potendo avere le basi reali e tecniche per una diagnosi chiara e netta e per proporre con certezza ed attendibilità il trattamento terapeutico idoneo e specifico al caso clinico.
Visitando approfonditamente la sua spalla e valutando ogni esame diagnostico per immagini della sua patologia e dovendolo operare personalmente, ovviamente le dettaglierei ogni passaggio chirurgico e ogni motivo della tecnica dello stesso.
La risposta che le ho fornito mercoledi scorso era sintetica e completa, ma ovviamente sara' solo e solamente il collega ortopedico che ha valutato ogni dettaglio tecnico e visionato ogni esame diagnostico clinico e strumentale a pianificare i tempi tecnici dell'intervento chirurgico.
Lei , come ogni paziente , deontologicamente e legalmente dovrà essere messo al corrente di ogni minimo dettaglio tecnico, per poter firmare, con assoluta contezza di tutto, il consenso informato prima dell'intervento stesso.
Poi potra' accettare o meno.
Il malato, per un vero medico chirurgo è solo e sempre un paziente; non un cliente. MAI.
Cordiali saluti !
[#4]
Utente
Utente
La terminologia che ho utilizzato è frutto di personali letture sulla mia situazione clinica e diversi consulti specialistici. Non sono un addetto, nella mia vita mi occupo di computer.
Il problema di fondo è che le 3 visite specialistiche che ho sostenuto concordano sulla necessità di riparare il sovraspinoso, anche la glena molto probabile. Mentre sul tendine CLB ci sono 3 pareri diversi. Chi ritiene di NON doverlo sacrificare se risultasse buono, chi invece ritiene che debba essere tagliato a prescindere e sconsiglia vivamente la tenodesi perchè può compromettere il risultato finale, chi invece ritiene necessaria la tenotomia e disponibile a tenodesi senza compromissione del risultato finale (solo un po più complicata la riabilitazione nel primo mese).
Ecco il perchè ho cercato di documentarmi e anche perchè mi sono rivolto anche a voi, psicologicamente sono spaventato dall'idea dell'inestestismo del Popeye ma non voglio andare in cerca di guai per una tenodesi che invece dovrei evitare. Nella mia vita ho superato momenti ben più difficili di un eventuale bozzo sul bicipite (vedi anche mie precedenti richieste consulto) ma forse ho esaurito la carica.
1) In base alla sua esperienza la tenodesi del bicipite è pratica che è meglio evitare a seguito contestuale tenotomia ? Intendo in termini di rischi/beneficio.
2) Capita spesso il Popeye a seguito tenotomia ? (1 caso su 10, 5 su 10 , per fare degli esempi)
Penso sia evidente la mia ossessione emotiva ma conoscendomi so che l'unica strada è la raccolta di qualche elemento in più su base statistica per poi affrontare serenamente l'intervento.
Grazie e buon lavoro
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Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135
Egr. signore , sbaglia , sbaglia e di molto nell'approccio alle sue patologie ed al rapporto con lo specialista curante.
Si liberi da queste ossessioni, non angosci se stesso e chi le sta accanto, compreso il " suo chirurgo ortopedico".
La serenità all'intervento chirugico come a qualsiasi altro problema sulla salute propria e dei propri cari si acquisisce usando buon senso, disponibilità estrema, e massima fiducia nel medico o nei medici che la seguono.
Non indagando e facendo l'autospecialista didatta in internet
Non si puo' essere specialisti in tutto.
Impossibile !!!!
Complimenti a lei !!! Tutti leggono sul web, ma nessuno acquisisce una terminologia medica ed un eloquio cosi raffinatamente scientifico come lei .
Non puo' e non deve essere lei a dovere suggerire all'ortopedico che dovrà curarlo quello che deve fare e quale tecnica chirugica usare.

A meno che non si lei l'ortopedico che deve eseguire un intervento sulla spalla.


Lasci stare le domande secche con risposte secche: la medicina non è un gioco a quiz.
E' scienza, esperienza clinica e chirugica, saggezza tecnica.
Ci sono passaggi tecnici di base, ma poi il quadro anatomo patologico ed il contesto operatorio fanno optare il chirurgo verso un gesto tecnico, una tecnica anzichè un altra, sempre nell'ambito delle linee guida della Scienza specialistica.
Cordialmente
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Utente
Utente
Condivido pienamente nella massima fiducia nei confronti dello specialista che eseguirà l'intervento al quale è ridicolo voler da paziente suggerire alcunchè. Il problema è decidere quale specialista, a meno che per scelta o restrizioni sia possibile consultarne solo 1.
Se invece si decide di consultare più di uno specialista ecco che possono insorgere delle perplessità. Nel mio caso ho consultato 4 specialisti della spalla (tra i migliori del nord italia) e non ne sentirò altri prendendo una decisione tra i 4:
Specialista 1) riparazione sovraspinato + tenotomia clb (tenodesi non praticata mai perchè controproducente)
Specialista 2) riparazione sovraspinato + riparazione cercine + tenotomia/tenodesi clb (scelgo io ma nessuna controindicazione alla tenodesi)
Specialista 3) riparazione sovraspinato + riparazione cercine + tenotomia clb (sconsigliata tenodesi e praticata con molte restrizioni)
Specialista 4) riparazione sovraspinato + tenodesi clb (considerata più efficace della tenotomia)

Ovvio che con un quadro del genere un paziente rimane sconcertato, a questo punto rimane solo il lancio dei dadi oppure come sto facendo io una ricerca personale per sciogliere la matassa e da qui anche la richiesta a medicitalia.
Tutti e 4 riparano il sovraspinato, chi ritiene coinvolta anche la cercine chi no, chi fa la tenotomia del clb, chi fa la tenodesi del clb.
La differenza mi sembra notevole.
Ovvio che una volta deciso lo specialista sarà solo la situazione durante l'intervento a determinare ciò che sarà ritenuto da lui opportuno ed è solo quello il momento che conta, a prescindere da quanto presunto e da tutte le mie congetture. Ma se ci si rivolge ad uno che la tenodesi non la fa mai ovvio che questa non sarà eseguita. La terrò informata su quale dei 4 specialisti deciderò di avvalermi sperando sia la scelta giusta.
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