Il mio ginocchio
Buongiorno ho 30 anni e negli anni passati ho sempre praticato sport, ed in particolare ciclismo e corsa.
Circa 3 anni fa ho abbandonato la corsa dopo avere cambiato scarpe ed avere avvertito un forte dolore al ginocchio sx, subito passato appena ho smesso di correre.
Quest'inverno quel dolore è ricomparso dopo un movimento sbagliato (credo una leggera torsione del ginocchio) che mi ha portato a fare una RMN il cui esito è il seguente:
"non si apprezzano alterazioni di segnale dei segmenti ossei esaminati. Continui ed inseriti i legamenti crociati. Il legamento collaterale mediale è inspessito all'inserzioni prossimale in esiti distrattivi di basso grado; nei limiti il legamento collaterale laterale. Le fibro cartilagini meniscali presentano morfologia e segnale nei limiti, senza evidenti lesioni. Ipoplasia della faccetta trocleare mediale con rotula altoposta tendente alla lateralizzazione. La cartilagine articolare sul comparto femoro-tibiale e femoro-rotuleo presenta spessore conservato, senza evidenti segni di sofferenza dell'osso subcondrale. non significativo versamento articolare. no segni di borsite"
Dopo un mese di riposo forzato causa infortunio sul lavoro, e dopo essere stato da un fisiatra che mi ha detto di provare a tornare a correre ho ricominciato ad andare in bicicletta ed in cyclette (a volte). Dopo avere perso 2,5kg ed essere ritornato sotto i 64kg (quando praticavo sport assiduamente il peso oscillava tra i 62 ed i 63), e dopo avere ricomprato le scarpe che utilizzavo prima delle prime avvisaglie di dolore, ieri ho provato a correre.
Dopo 13' di riscaldamento in cyclette ho iniziato un disastroso primo allenamento: dopo 2' di corsa lenta, mi sono fermato per fare 2' di camminata; verso la fine dei successivi 2' di corsa lenta è tornato a ripresentarsi il dolore molto forte: come una lama che entra (quasi fino a sentirsi dietro) sotto la rotula andando verso i lati del ginocchio, e successivamente mentre tornavo a casa camminando ho notato che il dolore tendeva a propagarsi lungo i lati della tibia fino a circa metà della stessa. Arrivato a casa (per fare un impacco di ghiaccio di 20', che ho ripetuto anche la sera) e costretto a fare le scale ho notato che salendole non avverto dolore, così come non avverto dolore andando in bicicletta od in cyclette (se non un piccolo indolenzimento nelle prime pedalate) , mentre anche stando fermo avverto un indolenzimento della parte inferiore del ginocchio.
Secondo Lei di quale patologia soffre il mio ginocchio?
con un tutore potrei un giorno tornare a correre?
Grazie per l'attenzione
Circa 3 anni fa ho abbandonato la corsa dopo avere cambiato scarpe ed avere avvertito un forte dolore al ginocchio sx, subito passato appena ho smesso di correre.
Quest'inverno quel dolore è ricomparso dopo un movimento sbagliato (credo una leggera torsione del ginocchio) che mi ha portato a fare una RMN il cui esito è il seguente:
"non si apprezzano alterazioni di segnale dei segmenti ossei esaminati. Continui ed inseriti i legamenti crociati. Il legamento collaterale mediale è inspessito all'inserzioni prossimale in esiti distrattivi di basso grado; nei limiti il legamento collaterale laterale. Le fibro cartilagini meniscali presentano morfologia e segnale nei limiti, senza evidenti lesioni. Ipoplasia della faccetta trocleare mediale con rotula altoposta tendente alla lateralizzazione. La cartilagine articolare sul comparto femoro-tibiale e femoro-rotuleo presenta spessore conservato, senza evidenti segni di sofferenza dell'osso subcondrale. non significativo versamento articolare. no segni di borsite"
Dopo un mese di riposo forzato causa infortunio sul lavoro, e dopo essere stato da un fisiatra che mi ha detto di provare a tornare a correre ho ricominciato ad andare in bicicletta ed in cyclette (a volte). Dopo avere perso 2,5kg ed essere ritornato sotto i 64kg (quando praticavo sport assiduamente il peso oscillava tra i 62 ed i 63), e dopo avere ricomprato le scarpe che utilizzavo prima delle prime avvisaglie di dolore, ieri ho provato a correre.
Dopo 13' di riscaldamento in cyclette ho iniziato un disastroso primo allenamento: dopo 2' di corsa lenta, mi sono fermato per fare 2' di camminata; verso la fine dei successivi 2' di corsa lenta è tornato a ripresentarsi il dolore molto forte: come una lama che entra (quasi fino a sentirsi dietro) sotto la rotula andando verso i lati del ginocchio, e successivamente mentre tornavo a casa camminando ho notato che il dolore tendeva a propagarsi lungo i lati della tibia fino a circa metà della stessa. Arrivato a casa (per fare un impacco di ghiaccio di 20', che ho ripetuto anche la sera) e costretto a fare le scale ho notato che salendole non avverto dolore, così come non avverto dolore andando in bicicletta od in cyclette (se non un piccolo indolenzimento nelle prime pedalate) , mentre anche stando fermo avverto un indolenzimento della parte inferiore del ginocchio.
Secondo Lei di quale patologia soffre il mio ginocchio?
con un tutore potrei un giorno tornare a correre?
Grazie per l'attenzione
[#1]
Gentile utente,
se tre anni fà è stato costretto ad abbandonare gli allenamenti dopo avere cambiato le scarpe, è chiaro che il sovraccarico funzionale al quale ha sottoposto le sua articolazioni è stata la causa principale (non essendo stati riferiti traumi diretti o indiretti al ginocchio). Il referto dello studio RMN, del resto, non evidenzia particolari problemi.
La regola generale alla quale lo sportivo dovrebbe sottintendere per evitare il sovraccarico funzionale è quella che cambiando l'attrezzo tecnico (scarpe, racchetta, cordatura, terreni di allenamento con caratteristiche di fondo diverse) bisogna inevitabilmente abbassare i carichi di lavoro per far si che l'adattamento alla nuova condizione non provochi per l'appunto una sindrome da sovraccarico funzionale. L'avere ricomprato le stesse scarpe usate prima del "fattaccio" non significa nulla. La scarpa nuova ha comunque l'esigenza di essere riadattata al piede....
Prima di dovere pensare ad una correzione chirurgica "di che cosa non si sa", le consiglio di fare un esame baropodometrico statico e dinamico dell'appoggio plantare per evidenziare eventuali anomalie dell'appoggio plantare e del passo. Eventualmente un plantare personalizzato sarebbe la soluzione forse più gradita.
Una valutazione della colonna vertebrale da uno specialista chiuderebbe il cerchio.
Spero di esserLe stato utile.
Saluti
se tre anni fà è stato costretto ad abbandonare gli allenamenti dopo avere cambiato le scarpe, è chiaro che il sovraccarico funzionale al quale ha sottoposto le sua articolazioni è stata la causa principale (non essendo stati riferiti traumi diretti o indiretti al ginocchio). Il referto dello studio RMN, del resto, non evidenzia particolari problemi.
La regola generale alla quale lo sportivo dovrebbe sottintendere per evitare il sovraccarico funzionale è quella che cambiando l'attrezzo tecnico (scarpe, racchetta, cordatura, terreni di allenamento con caratteristiche di fondo diverse) bisogna inevitabilmente abbassare i carichi di lavoro per far si che l'adattamento alla nuova condizione non provochi per l'appunto una sindrome da sovraccarico funzionale. L'avere ricomprato le stesse scarpe usate prima del "fattaccio" non significa nulla. La scarpa nuova ha comunque l'esigenza di essere riadattata al piede....
Prima di dovere pensare ad una correzione chirurgica "di che cosa non si sa", le consiglio di fare un esame baropodometrico statico e dinamico dell'appoggio plantare per evidenziare eventuali anomalie dell'appoggio plantare e del passo. Eventualmente un plantare personalizzato sarebbe la soluzione forse più gradita.
Una valutazione della colonna vertebrale da uno specialista chiuderebbe il cerchio.
Spero di esserLe stato utile.
Saluti
Dr. Gianpaolo Sardo
specialista in Medicina dello Sport - Catania
www.studiomedicostaff.it
[#2]
Utente
Grazie della risposta Dr. Sardo,
al momento effettivamente non vedo molte alternative se non appunto sottopormi agli esami da lei elencati.
Un'unica precisazione, causa mia dimenticanza, il cambio delle scarpe al momento della comparsa del dolore ha coinciso con una diminuzione dei carichi, infatti proprio in quei giorni sono passato da carichi di 1 ora a carichi di 20/30 minuti per problemi lavorativi.
A distanza di qualche giorno dalla ricomparsa del dolore devo dire che il ginocchio non mi dà particolari problemi, se non qualche volta - soprattutto la sera quando vado a letto - in cui lo sento leggermente intorpidito. Inoltre a scendere le scale non dà più fastidio.
La rirgrazio ancora.
Saluti
al momento effettivamente non vedo molte alternative se non appunto sottopormi agli esami da lei elencati.
Un'unica precisazione, causa mia dimenticanza, il cambio delle scarpe al momento della comparsa del dolore ha coinciso con una diminuzione dei carichi, infatti proprio in quei giorni sono passato da carichi di 1 ora a carichi di 20/30 minuti per problemi lavorativi.
A distanza di qualche giorno dalla ricomparsa del dolore devo dire che il ginocchio non mi dà particolari problemi, se non qualche volta - soprattutto la sera quando vado a letto - in cui lo sento leggermente intorpidito. Inoltre a scendere le scale non dà più fastidio.
La rirgrazio ancora.
Saluti
[#3]
gentile utente,
per diminuzione dei carichi di lavoro si intende l'intesità del carico stesso e non solo il tempo. Si tratta, in definitiva di un rodaggio per fare sì che il suo corpo si possa abituare al nuovo appoggio.
Comunque, dopo ogni allenamento, anche se non ha dolore, è bene (secondo la mia esperienza quasi trentennale direi fondamentale) applicare una borsa del ghiaccio sulle zone appena reduci da un infortunio o da un sovraccario anche se a guarigione avvenuta.
Lo sportivo deve tenere bene a mente che il ghiaccio rappresenta l'antinfiammatorio più a buon mercato e facilmente reperibile.....
Saluti
per diminuzione dei carichi di lavoro si intende l'intesità del carico stesso e non solo il tempo. Si tratta, in definitiva di un rodaggio per fare sì che il suo corpo si possa abituare al nuovo appoggio.
Comunque, dopo ogni allenamento, anche se non ha dolore, è bene (secondo la mia esperienza quasi trentennale direi fondamentale) applicare una borsa del ghiaccio sulle zone appena reduci da un infortunio o da un sovraccario anche se a guarigione avvenuta.
Lo sportivo deve tenere bene a mente che il ghiaccio rappresenta l'antinfiammatorio più a buon mercato e facilmente reperibile.....
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.8k visite dal 05/06/2015.
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