Dolori a tutte e due le ginocchia
Buongiorno a tutti.
Ho 36 anni, sono alto 183 cm e peso 93 kg, robusto e muscoloso ma non grasso. lavoro in ufficio e in pratica sono sempre seduto. Pratico sport da sempre (corsa, nuoto, bici...) e negli ultimi 15 anni ho fatto molto, molto alpinismo e sci. Da una quindicina di mesi ho dolore (che è andato sempre peggiorando) ad ambedue le ginocchia nella parte superiore frontale tra quadricipide e rotula. Ormai lo avverto anche salendo e scendendo le scale ma non percorrendo un piano inclinato non troppo ripido.
Ho effettuato una risonanza che ha riscontrato per ambedue le ginocchia una lista infinita di patologie:
versamenti endoarticolari,
ipertrofia sinoviale,
piccola cisti di Baker,
menischi normoconformati disomogenei,
normalità del pivot, dei collaterali e degli estensori,
edema tissuatale prerotuleo,
plica sinovialeispessita,
disomogeneità del corpo di hoffa,
sclerosi sottocorticale dei paittio tibiali e appuntimento delle spine tibiali,
rotula in asse con note di condropatia femoro-rotulea
Le visite ortopediche e fisiatriche hanno portato a
effettuare sedute di ultrasuoni e ionoforesi ma non è cambiato nulla. Ho fatto anche esercizi di strecht e ora sono a riposo dalla attività sportiva da un paio di mesi ma il dolore non passa.
l'ultimo consiglio medico è stato quello di effettuare delle infiltrazioni prima di passare all'ultima spiaggia che è l'intervento che però non sembra così necessario.
non so più che fare e chi ascoltare...qualcuno mi ha anche detto che mi dovrò tenere il dolore...vorrei altri pareri.
grazie tante a chi mi darà consigli anche banali!
cordialmente saluto
Ho 36 anni, sono alto 183 cm e peso 93 kg, robusto e muscoloso ma non grasso. lavoro in ufficio e in pratica sono sempre seduto. Pratico sport da sempre (corsa, nuoto, bici...) e negli ultimi 15 anni ho fatto molto, molto alpinismo e sci. Da una quindicina di mesi ho dolore (che è andato sempre peggiorando) ad ambedue le ginocchia nella parte superiore frontale tra quadricipide e rotula. Ormai lo avverto anche salendo e scendendo le scale ma non percorrendo un piano inclinato non troppo ripido.
Ho effettuato una risonanza che ha riscontrato per ambedue le ginocchia una lista infinita di patologie:
versamenti endoarticolari,
ipertrofia sinoviale,
piccola cisti di Baker,
menischi normoconformati disomogenei,
normalità del pivot, dei collaterali e degli estensori,
edema tissuatale prerotuleo,
plica sinovialeispessita,
disomogeneità del corpo di hoffa,
sclerosi sottocorticale dei paittio tibiali e appuntimento delle spine tibiali,
rotula in asse con note di condropatia femoro-rotulea
Le visite ortopediche e fisiatriche hanno portato a
effettuare sedute di ultrasuoni e ionoforesi ma non è cambiato nulla. Ho fatto anche esercizi di strecht e ora sono a riposo dalla attività sportiva da un paio di mesi ma il dolore non passa.
l'ultimo consiglio medico è stato quello di effettuare delle infiltrazioni prima di passare all'ultima spiaggia che è l'intervento che però non sembra così necessario.
non so più che fare e chi ascoltare...qualcuno mi ha anche detto che mi dovrò tenere il dolore...vorrei altri pareri.
grazie tante a chi mi darà consigli anche banali!
cordialmente saluto
[#1]
Gentile utente, il suo racconto mi fa pensare, come prima impressione, ad una problematica legata ad una "condropatia della articolazione femoro-rotulea".
Non si tratta di una diagnosi certa, che come capira', per via telematica non e' possibile, bensi'di una supposizione concreta.
La RMN conferma le "note di condropatia femoro-rotulea".
Tuttavia, un dato che fa pensare e' la "plica sinoviale ispessita" che potrebbe essere fonte di dolore selettivo in una zona precisa attorno alla rotula.
Cio' sarebbe da verificare clinicamente.
Sono concorde con le cure che sinora le sono state proposte ed in particolare con lo "stretching" muscolare.
Il riposo va bene ma quando e' eccessivo potrebbe essere addirittura controproducente.
Farei sedute in piscina con cadenza almeno bisettimanale ove eseguire nuoto a stile libero e con tavoletta oltre a cammino in acqua la cui altezza si avariabile tra i 100 ed i 150 cm.
In un caso come il suo, qualora la diagnosi di condropatia fosse confermata, non eseguirei alcuna infiltrazione bensi' un approccio riabilitativo basato sullo stretching globale degli arti inferiori e sul rinforzo muscolare della coscia.
Il discorso dell'intervento mi trova in accordo se fosse confermata la presenza di una plica sinoviale ma non se, invece, si trattasse di una condropatia femoro-rotulea.
Cordiali saluti
Non si tratta di una diagnosi certa, che come capira', per via telematica non e' possibile, bensi'di una supposizione concreta.
La RMN conferma le "note di condropatia femoro-rotulea".
Tuttavia, un dato che fa pensare e' la "plica sinoviale ispessita" che potrebbe essere fonte di dolore selettivo in una zona precisa attorno alla rotula.
Cio' sarebbe da verificare clinicamente.
Sono concorde con le cure che sinora le sono state proposte ed in particolare con lo "stretching" muscolare.
Il riposo va bene ma quando e' eccessivo potrebbe essere addirittura controproducente.
Farei sedute in piscina con cadenza almeno bisettimanale ove eseguire nuoto a stile libero e con tavoletta oltre a cammino in acqua la cui altezza si avariabile tra i 100 ed i 150 cm.
In un caso come il suo, qualora la diagnosi di condropatia fosse confermata, non eseguirei alcuna infiltrazione bensi' un approccio riabilitativo basato sullo stretching globale degli arti inferiori e sul rinforzo muscolare della coscia.
Il discorso dell'intervento mi trova in accordo se fosse confermata la presenza di una plica sinoviale ma non se, invece, si trattasse di una condropatia femoro-rotulea.
Cordiali saluti
Dr. Roberto LEO
[#3]
La plica sinoviale e' un inspessimento della membrana sinoviale che si trova all'inetrno di ogni articolazione.
Il perche' tale membrana, in alcuni casi, si inspessisca sino a formare un vero e proprio "cordone" che crea attrito all'interno dell'articolazione, rimane sostanzialmente un mistero.
La condropatia invece e' un assottigliamento del prezioso strato di cartilagine che ricopre tutte le ossa nel punto in cui esse entrano in contatto tra di loro; cio' al fine di ridurre gli attriti. tale assottigliamento e' fonte di "cattivo scorrimento" reciproco delle ossa con conseguente attrito locale, rumori articolari, infiammazione e dolore.
Cordiali saluti.
Il perche' tale membrana, in alcuni casi, si inspessisca sino a formare un vero e proprio "cordone" che crea attrito all'interno dell'articolazione, rimane sostanzialmente un mistero.
La condropatia invece e' un assottigliamento del prezioso strato di cartilagine che ricopre tutte le ossa nel punto in cui esse entrano in contatto tra di loro; cio' al fine di ridurre gli attriti. tale assottigliamento e' fonte di "cattivo scorrimento" reciproco delle ossa con conseguente attrito locale, rumori articolari, infiammazione e dolore.
Cordiali saluti.
[#4]
Ex utente
Buongiorno Dottore
grazie per il chiarimento.
Mi chiedo però: il rinforzo del muscolo avviene solo con l'esercizio fisico, se la cartilagine è già sottile e io insisto con gli esercizi, non vado a rovinarla di più?
Nuoto già un paio di volte alla settimana, evitando la rana, con una media di 2km a seduta, ma ormai sento un leggero dolore anche nuotando...è per questo che ho tentato anche il riposo.
Il fisiatra mi anche detto che il dolore potrebbe essere dovuto alla muscolatura troppo sviluppata che va a premere sulla zona della rotula.
La mia confusione deriva proprio dalle due teorie opposte.
ancora grazie
grazie per il chiarimento.
Mi chiedo però: il rinforzo del muscolo avviene solo con l'esercizio fisico, se la cartilagine è già sottile e io insisto con gli esercizi, non vado a rovinarla di più?
Nuoto già un paio di volte alla settimana, evitando la rana, con una media di 2km a seduta, ma ormai sento un leggero dolore anche nuotando...è per questo che ho tentato anche il riposo.
Il fisiatra mi anche detto che il dolore potrebbe essere dovuto alla muscolatura troppo sviluppata che va a premere sulla zona della rotula.
La mia confusione deriva proprio dalle due teorie opposte.
ancora grazie
[#5]
Non si tratta di teorie opposte.
La muscolatura potente ed elastica fa lavorare meglio la articolazione tra la rotula ed il femore.
Certo se lei avesse la muscolatura potente di un centometrista potrebbe crearsi una iperpressione rotulea anomala.
Il rinforzo muscolare deve essere fatto con attenzione eseguendo sempre correttamente gli esercici con angoli di flessione del ginocchio non superiori a 90° - 100° e senza sovraccarichi eccessivi.
In tal caso la cartilagine non subira' danni da sovraccarico meccanico.
Si potrebbe valutare l'utilizzo di una ginocchiera elastica in neoprene con foro rotuleo durante la esecuzione dello sport.
E LA IPOTESI PLICA SINOVIALE?
LA ABBIAMO DIMENTICATA?
Non dimentichiamo infatti che se si trattasse di una plica sinoviale il trattamento chirurgico potrebbe risolverle il problema andando ad eliminare il conflitto meccanico durante la flesso - estensione del ginocchio.
Tale ipotesi diagnostica tuttavia è pura teoria che ha la necessita assoluta di esser confermata da una visita clinica diretta prima di pensare a qualsiasi trattamento chirurgico mirato alla plica e non alla cartilagine.
Cordiali saluti
La muscolatura potente ed elastica fa lavorare meglio la articolazione tra la rotula ed il femore.
Certo se lei avesse la muscolatura potente di un centometrista potrebbe crearsi una iperpressione rotulea anomala.
Il rinforzo muscolare deve essere fatto con attenzione eseguendo sempre correttamente gli esercici con angoli di flessione del ginocchio non superiori a 90° - 100° e senza sovraccarichi eccessivi.
In tal caso la cartilagine non subira' danni da sovraccarico meccanico.
Si potrebbe valutare l'utilizzo di una ginocchiera elastica in neoprene con foro rotuleo durante la esecuzione dello sport.
E LA IPOTESI PLICA SINOVIALE?
LA ABBIAMO DIMENTICATA?
Non dimentichiamo infatti che se si trattasse di una plica sinoviale il trattamento chirurgico potrebbe risolverle il problema andando ad eliminare il conflitto meccanico durante la flesso - estensione del ginocchio.
Tale ipotesi diagnostica tuttavia è pura teoria che ha la necessita assoluta di esser confermata da una visita clinica diretta prima di pensare a qualsiasi trattamento chirurgico mirato alla plica e non alla cartilagine.
Cordiali saluti
[#6]
Ex utente
Buongiorno Dottore,
mi ha acceso una lampadina!
Andiamo per esclusione:
1. il rinforzo muscolare mirato l'ho fatto (leg estenstion con poco peso e poca angolazione, esrcizi vari a corpo libero, nuoto stile libero e solo gambe...) e non ha portato a nulla.
2. anche il riposo contro l'iperpressione rotulea non ha portato a risultati soddisfacenti.
A questo punto, come Lei mi fa notare, forse mi devo concentrare sulla plica sinoviale.
Esiste un esame specifico o basta una visita ortopedica specialistica?
ancora grazie
mi ha acceso una lampadina!
Andiamo per esclusione:
1. il rinforzo muscolare mirato l'ho fatto (leg estenstion con poco peso e poca angolazione, esrcizi vari a corpo libero, nuoto stile libero e solo gambe...) e non ha portato a nulla.
2. anche il riposo contro l'iperpressione rotulea non ha portato a risultati soddisfacenti.
A questo punto, come Lei mi fa notare, forse mi devo concentrare sulla plica sinoviale.
Esiste un esame specifico o basta una visita ortopedica specialistica?
ancora grazie
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 19.1k visite dal 16/09/2008.
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