Frattura tibia, problemi post rimozione f.e.a.
Maschio di 46 anni. A seguito di frattura scomposta frammentata di tibia e perone, mi è stato messo un fissatore esterno (in realtà, a distanza di un mese e con un secondo intervento, innestata una seconda sovrastruttura) per sei mesi dopo i quali, grazie ad una calcificazione ritenuta "soddisfacente", mi è stato rimosso tutto. Ora il quesito: è normale che ancora non riesca ad abbandonare le stampelle per il dolore? Per quanto ormai quasi "sfiorino" il suolo, senza non riesco ad avere una camminata sciolta/disinvolta, appunto per il dolore. Il medico che mi ha in cura, tra l'altro persona squisita e a detta di chi lo conosce, anche molto in gamba, minimizza e sollecita a camminarci sopra forzando. io faccio 4 km al mattino e 4 al pomeriggio forzando e, quindi, sopportando il dolore, ma mi sembra di non uscirne fuori. Sbaglio qualcosa? Dovrei prender integratori? ...ho pensato anche a rinforzare per benino il quadricipite che magari aiuterebbe il tutto, ma è tipo un cane che si morde la coda: qualsiasi tentativo di flessione sulle gambe (unico esercizio per rinforzare la coscia, che mi viene in mente) contrasta col dolore che avverto nella zona frattura
Anticipatamente ringrazio
Anticipatamente ringrazio
[#1]
Gentile Utente
se il collega che la segue considera la lesione guarita allora non dovrebbe aver grandi problemi a poggiare il peso sul corpo.
Nel suo caso invece mi sembra di capire che il carico provochi dolore sul focolaio di frattura.
Mi chiedo se Lei con il Fissatore Esterno caricasse completamente l'arto.
Sarebbe molto importante valutare le radiografie.
Cordiali saluti
se il collega che la segue considera la lesione guarita allora non dovrebbe aver grandi problemi a poggiare il peso sul corpo.
Nel suo caso invece mi sembra di capire che il carico provochi dolore sul focolaio di frattura.
Mi chiedo se Lei con il Fissatore Esterno caricasse completamente l'arto.
Sarebbe molto importante valutare le radiografie.
Cordiali saluti
Antonio Mattei
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Ex utente
Anche con fissatore esterno (e dinamizzato) non riuscivo a camminare senza stampelle per lo stesso identico dolore, nello stesso identico punto. La calcificazione l'ha sempre ritenuta "buona" e mi ha sempre esortato a non aver paura e non usare le stampelle ...ma non credo proprio si tratti di fattore psicologico, in fondo riesco pure a camminare senza stampelle, è che il dolore m'impedisce la camminata disinvolta e mi fa piuttosto sembrare un gorilla che ha preso una storta.
Grazie per l'attenzione ...e lieto se volesse dedicarmene ancora: sono scoraggiato e quasi disperato!
Grazie per l'attenzione ...e lieto se volesse dedicarmene ancora: sono scoraggiato e quasi disperato!
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Ex utente
Dottor Mattei, spero mi legga ancora: ho ritirato stamani il cd con tutti i miei rx, avrei estrapolato le prime del pronto soccorso e le ultime di quando mi hanno levato il fissatore. Se non è chiedere troppo, potrebbe darci un'occhiata? ...mi contatta in pvt e magari mi fornisce un indirizzo mail dove inviargliele
PS: il primo referto del PS era di questo tenore "Frattura scomposta a più frammenti al terzo medio diafisiario della tibia e scomposta al terzo prossimale diafisiario del perone"
PS: il primo referto del PS era di questo tenore "Frattura scomposta a più frammenti al terzo medio diafisiario della tibia e scomposta al terzo prossimale diafisiario del perone"
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Ex utente
Praticamente si. Riesco a camminare senza stampelle ma a costo di discreta sofferenza che, di conseguenza, non mi permette una camminata sciolta. Il dolore non è su tutto il fronte del focolaio, diciamo (spero di farmi capire) che nella parte ampia/piatta (certo, ora leggermente in rilievo per il callo osseo) NON avverto nulla, il dolore l'ho nella parte a spigolo opposta al polpaccio (a dirla tutta, credo proprio dove passa il muscolo antagonista al polpaccio). Ora cerco di capire come postare le immagini, intanto le dico che all'orecchio m'è arrivato (voci riportate da amici, di amici ecc ecc) che potrebbe essere colpa di una calcificazione troppo "fibrosa" che a volte si presenta quando il fissatore non è stato molto ben "serrato" e/o unito alla troppa prudenza del paziente nel "caricare"
Nel caso, sarebbe un grosso guaio? Ormai la cosa ha preso una brutta piega (son passati 7 mesi) o riuscirei ancora (a costo di massacrarmi i denti a son di stringerli per sopportare il dolore) a rimediare caricando oltremodo?
Grazie ancora, gentilissimo
Nel caso, sarebbe un grosso guaio? Ormai la cosa ha preso una brutta piega (son passati 7 mesi) o riuscirei ancora (a costo di massacrarmi i denti a son di stringerli per sopportare il dolore) a rimediare caricando oltremodo?
Grazie ancora, gentilissimo
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Ex utente
La frattura all'epoca dell'incidente: http://imgur.com/IPUf8Uq
...e com'è ora, o meglio, in data 9 aprile:
http://imgur.com/RFjD8IK
http://imgur.com/a/3j7JN
...e com'è ora, o meglio, in data 9 aprile:
http://imgur.com/RFjD8IK
http://imgur.com/a/3j7JN
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Ex utente
Dovessi anche dirle, ultimamente, va anche molto a giornate: stamattina, ad esempio, mi sto muovendo per casa senza stampelle. Il dolore è praticamente solo un leggero fastidio e pare evidente che, la mancanza di fluidità nella camminata, sia un problema di riacquisto del tono muscolare
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 12.8k visite dal 17/04/2015.
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