Grave piede piatto valgo in artrite reumatoide
Buongiorno,
mia moglie (45 anni, h 1,68 x 93 Kg di peso) soffre di artrite reumatoide da circa 2 anni, è in cura da un reumatologo e prende i farmaci prescritti (cortisone, FANS, Embrel).
Da circa 15 mesi, però, il piede sx (e solo quello) ha cominciato a gonfiarsi, a diventare sempre più valgo e a dare un forte dolore e grave limitazione funzionale (praticamente quasi non riesce a camminare). Fatti diverse RX ed ecografie ai piedi, il medico di base, il reumatologo e due ortopedici hanno detto che era causato dall'artrite, che però le ossa non erano state ancora colpite e che la situazione era reversibile (il reumatologo ha fatto anche un'iniezione locale di cortisone, ma senza successo).
Recentemente, il reumatologo prescrive la RMN della caviglia sx, da cui risulta: "disomogenea rappresentazione del complesso legamento laterale in rapporto ad esiti di lesione del peroneo-astragalico anteriore e del peroneo calcaneale. Apparentemente nella norma le restanti strutture legamentose periastragaliche. Alterazione del segnale del malleolo peroneale in rapporto ad edema intraspongioso con immagine lineare ipointensa a tale livello compatibile in prima istanza con lesione fratturativa in evoluzione pseudoartrosica. Discreta quota di versamento periastragalico. Marcata distensione reattiva della guaina dei tendini flessore lungo dell'alluce, flessore comune delle dita e tibiale posteriore." Il medico radiologo ha anche fatto una RX della caviglia che ha confermato la frattura.
Abbiamo subito consultato un ortopedico che ci ha detto che non è il caso di fare alcun intervento, perchè tutta la struttura del piede ha ceduto, e che l'unica via è quella dell'ausilio di calzature ortopediche che sorreggano la caviglia per rendere possibile e meno dolorosa la deambulazione.
Chiedo un Vs. gradito parere in merito ed eventuale indicazione di medici/strutture specializzate nel Lazio o qualsiasi altra regione/nazione. Se possibile gradirei sapere se tale situazione del piede/caviglia è causata dall'artrite o dalla frattura diagnosticata con notevole ritardo.
Grazie e cordiali saluti.
mia moglie (45 anni, h 1,68 x 93 Kg di peso) soffre di artrite reumatoide da circa 2 anni, è in cura da un reumatologo e prende i farmaci prescritti (cortisone, FANS, Embrel).
Da circa 15 mesi, però, il piede sx (e solo quello) ha cominciato a gonfiarsi, a diventare sempre più valgo e a dare un forte dolore e grave limitazione funzionale (praticamente quasi non riesce a camminare). Fatti diverse RX ed ecografie ai piedi, il medico di base, il reumatologo e due ortopedici hanno detto che era causato dall'artrite, che però le ossa non erano state ancora colpite e che la situazione era reversibile (il reumatologo ha fatto anche un'iniezione locale di cortisone, ma senza successo).
Recentemente, il reumatologo prescrive la RMN della caviglia sx, da cui risulta: "disomogenea rappresentazione del complesso legamento laterale in rapporto ad esiti di lesione del peroneo-astragalico anteriore e del peroneo calcaneale. Apparentemente nella norma le restanti strutture legamentose periastragaliche. Alterazione del segnale del malleolo peroneale in rapporto ad edema intraspongioso con immagine lineare ipointensa a tale livello compatibile in prima istanza con lesione fratturativa in evoluzione pseudoartrosica. Discreta quota di versamento periastragalico. Marcata distensione reattiva della guaina dei tendini flessore lungo dell'alluce, flessore comune delle dita e tibiale posteriore." Il medico radiologo ha anche fatto una RX della caviglia che ha confermato la frattura.
Abbiamo subito consultato un ortopedico che ci ha detto che non è il caso di fare alcun intervento, perchè tutta la struttura del piede ha ceduto, e che l'unica via è quella dell'ausilio di calzature ortopediche che sorreggano la caviglia per rendere possibile e meno dolorosa la deambulazione.
Chiedo un Vs. gradito parere in merito ed eventuale indicazione di medici/strutture specializzate nel Lazio o qualsiasi altra regione/nazione. Se possibile gradirei sapere se tale situazione del piede/caviglia è causata dall'artrite o dalla frattura diagnosticata con notevole ritardo.
Grazie e cordiali saluti.
[#1]
A mio parere la grave situazione da lei descritta relativamente al piede di sua moglie non e' causata dalla citata lesione fratturativa a livello del malleolo peroneale, bensi' da un coinvolgimento della malattia reumatoca a livello delle molteplici articolazioni del piede.
E' chiaro che si tratta solo di una supposizione dal momento che non posso visionare le radiografie.
Sicuramente anche nel Lazio Vi sara' piu' di una struttura specializzata per affrontare, se possibile, chirurgicamente il problema, tuttavia dal momento che lavoro a Milano e lavoro in un Istituto ad alta specializzazione, ritengo che i miei colleghi sia in grado di fornirle risposte adeguate.
Le invio il "link" del reparto deputato al trattamento di patologie come quella sofferta da sua moglie.
http://www.gpini.it/reumatologia/car/index.html
Cordiali saluti.
Roberto LEO
E' chiaro che si tratta solo di una supposizione dal momento che non posso visionare le radiografie.
Sicuramente anche nel Lazio Vi sara' piu' di una struttura specializzata per affrontare, se possibile, chirurgicamente il problema, tuttavia dal momento che lavoro a Milano e lavoro in un Istituto ad alta specializzazione, ritengo che i miei colleghi sia in grado di fornirle risposte adeguate.
Le invio il "link" del reparto deputato al trattamento di patologie come quella sofferta da sua moglie.
http://www.gpini.it/reumatologia/car/index.html
Cordiali saluti.
Roberto LEO
Dr. Roberto LEO
[#2]
Utente
Gent. Dott LEO,
la ringrazio per la solerte risposta e per le indicazioni fornite.
Ieri, siamo stati dal solito reumatologo che, scoperta l'esistenza di una frattura in pseudoartrosi, ha detto che ci deve essere stata una distorsione in passato, che ciò è la principale causa dello stato del piede e che dobbiamo rivolgerci da un ortopedico. Ha chiarito che non si è formato il "callo osseo" e che dovrebbe essere necessaria un'operazione in cui inserire una piastra e/o viti.
Per l'artrite, nonostante alcune evidenze cliniche siano peggiorate(dolori, valori di VES e PCR) , ha detto di continuare con Embrel perché in alcuni pazientio la risposta al farmaco può tardare.
Cordiali saluti
la ringrazio per la solerte risposta e per le indicazioni fornite.
Ieri, siamo stati dal solito reumatologo che, scoperta l'esistenza di una frattura in pseudoartrosi, ha detto che ci deve essere stata una distorsione in passato, che ciò è la principale causa dello stato del piede e che dobbiamo rivolgerci da un ortopedico. Ha chiarito che non si è formato il "callo osseo" e che dovrebbe essere necessaria un'operazione in cui inserire una piastra e/o viti.
Per l'artrite, nonostante alcune evidenze cliniche siano peggiorate(dolori, valori di VES e PCR) , ha detto di continuare con Embrel perché in alcuni pazientio la risposta al farmaco può tardare.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.5k visite dal 05/09/2008.
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