Il cortisone è indicato
Buongiorno,
ho 82 anni, espongo il mio caso: da anni soffro di problemi alla schiena, quattro anni fa da una RMN è emersa una diagnosi di SPONDILOSI ANCHILOSANTE NON MIELOSA che ogni anno si ripresenta sotto forma di sciatica in forma acuta, che perdura per un periodo di circa 2-3 settimane, soffro anche di diabete. Lo scorso anno durante un episodio di sciatica, il mio medico curante mi ha prescritto delle iniezioni come antinfiammatorio che però mi hanno portato il diabete alle stelle. Ora si è ripresentato il problema della sciatica, premetto che assumo regolarmente il cortisone sempre per il mal di schiena.
Visto che la cura con antinfiammatorio mi ha creato il problema del diabete altissimo, vorrei sapere se esiste qualche soluzione alternativa e se solo il cortisone è indicato per la mia patologia.
In attesa di una Vostra cortese risposta, ringrazio e saluto.
ho 82 anni, espongo il mio caso: da anni soffro di problemi alla schiena, quattro anni fa da una RMN è emersa una diagnosi di SPONDILOSI ANCHILOSANTE NON MIELOSA che ogni anno si ripresenta sotto forma di sciatica in forma acuta, che perdura per un periodo di circa 2-3 settimane, soffro anche di diabete. Lo scorso anno durante un episodio di sciatica, il mio medico curante mi ha prescritto delle iniezioni come antinfiammatorio che però mi hanno portato il diabete alle stelle. Ora si è ripresentato il problema della sciatica, premetto che assumo regolarmente il cortisone sempre per il mal di schiena.
Visto che la cura con antinfiammatorio mi ha creato il problema del diabete altissimo, vorrei sapere se esiste qualche soluzione alternativa e se solo il cortisone è indicato per la mia patologia.
In attesa di una Vostra cortese risposta, ringrazio e saluto.
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Egr. paziente, ha proprio ragione!!!
In casi come il suo, dove bisogna compensare e mantenere più silente possibile una patologia irreversibile, bisogna come si suol dire " navigare a vista ".
Sarà,lo specialista o il suo medico curante che in accordo con l'ortopedico o reumatologo e con il diabetologo proporranno la terapia farmacologica più idonea.
Riduca il più possibile il cortisone, sempre restando all'erta e magari usando quanche antidolorifico in più o qualche antiinfiammatorio più leggero, aspettando che passi
" la tempesta diabetologica ".
Faccia molta fisiochinesiterapia, usi neurotrofici e miorilassanti,e magari qualche cerotto antiinfiammatorio, escludendo il cortisone sin che è possibile.
Cordiali saluti
In casi come il suo, dove bisogna compensare e mantenere più silente possibile una patologia irreversibile, bisogna come si suol dire " navigare a vista ".
Sarà,lo specialista o il suo medico curante che in accordo con l'ortopedico o reumatologo e con il diabetologo proporranno la terapia farmacologica più idonea.
Riduca il più possibile il cortisone, sempre restando all'erta e magari usando quanche antidolorifico in più o qualche antiinfiammatorio più leggero, aspettando che passi
" la tempesta diabetologica ".
Faccia molta fisiochinesiterapia, usi neurotrofici e miorilassanti,e magari qualche cerotto antiinfiammatorio, escludendo il cortisone sin che è possibile.
Cordiali saluti
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.5k visite dal 04/09/2008.
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