Frattura polso

Buongiorno,
mia madre a novembre si è rotta il polso e glielo hanno ingessato per circa 33 giorni.
Tolto il gesso il 9 dicembre ha incominciato ad avere dolori forti alla mano e alla dita e tuttora la mano è gonfia.
Inizialmente dicevano che era normale sentire dolore, ma da non dormire di notte? Possibile, eppure non ha una soglia del dolore bassa.
Così è andata dall'ortopedico dell'ospedale dove aveva messo il gesso e le ha detto che era tendinite e le ha fatto una ingessatura meno rigida da tenere 10 giorni. Però lei di notte se l'è tolta in quanto le è gonfiata la mano e le sono venute le dita prima bianche e poi violacee.
Infine abbiamo fatto passare ancora del tempo e poi siamo andate da un fisiatra il quale sostiene che a suo parere è una nevrite, di muovere la mano ma non fare fisioterapia e di fare la magnetoterapia e le ha prescritto anche medicine, gabapentin teva pharma 300 mg, che la fanno dormire ma ha sempre la mano gonfia e le fa male.
Ormai è un mese che ha tolto il gesso al polso e comunque il polso lo muove bene e anche i raggi di uscita fanno vedere che è tutto a posto.
Ma la mano invece non è messa bene.
Il 2 febbraio finalmente andrà a fare la rmn della mano per vedere se ha tendinite, ma a parere del fisiatra non ha una tendinite.
Avete qualche idea su cosa potrebbe avere?

Grazie mille
Michela Monteverde
Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Gentile Signora,

sua madre potrebbe avere una forma lieve di algodistrofia, una patologia che raramente può seguire a un trauma o a un intervento chirurgico, che si manifesta con dolore, rigidità turbe vascolari e del trofismo cutaneo.

Buona serata.

Dr. Giorgio LECCESE

NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

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