Trauma al piede sx e persistente gonfiore
Buongiorno.Nella notte tra il 15 e il 16 agosto correndo ho messo male il piede sinistro e mi si sono piegate le dite del piede all'indietro (non verso la pianta) con conseguente caduta in avanti. Dopo circa 1 ora sono andata al pronto soccorso di un paesino e mi hanno fatto una lastra. Da questa hanno asserito non sembrava risultassero fratture. La prognosi è stata di 7 gg con arto in scarico, 2 giorni di ghiaccio per 3 volte al giorno per 30 minuti e l'applicazione di autodol spray per 3 volte al giorno per 7 giorni. Sono passati ormai 13 giorni. Il dolore si è affievolito (ma non è sparito) e in più il piede è sempre molto gonfio. Al pronto soccorso non me lo hanno neanche fasciato. Il mio medico curante non rientra prima del 7 settembre. La mia paura è che mi sia successo come lo scorso anno e cioè che ho preso una storta e dopo + di 20 giorni di dolore e gonfiore ci siamo accorti che c'era una rima di frattura al perone. Non sapendo cosa fare al momento (prendere un appuntamento da un ortopedico a Roma significa farsi visitare a novembre) chiedo un consulto qui in attesa del mio medico curante. Nel frattempo sto venendo a lavorare e la prossima settimana devo partire, quindi sicuramente sforzerò il piede. Attendo cortesemente un vostro consulto. Grazie infinite
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Gentile signora, dal 15 agosto ad oggi, avrebbe dovuto tenere bloccato il collopiede o caviglia ed una bendaggio al piede.Che diagnosi le hanno fatto al p.s. ?
Avrebbe dovuto avere un consulto specialistico, er analizzare tipo e colorito del gonfiore, avrebbe dovuto evitare il carico per gg. 10 circa e fare delle cure farmacologiche antiedema.
Intanto, metta il ghiaccio ( due ore al dì,) cammini sul calcagno e senza caricare molto sull'avampiede e si metta una caviglera elastica comprendente anche i metatarsi, cioè quasi tutto il piede, escluse le punte e vada in un qualsiasi p.s. traumatologico o ambulatorio di ortopedia.
Saluti cordiali
Avrebbe dovuto avere un consulto specialistico, er analizzare tipo e colorito del gonfiore, avrebbe dovuto evitare il carico per gg. 10 circa e fare delle cure farmacologiche antiedema.
Intanto, metta il ghiaccio ( due ore al dì,) cammini sul calcagno e senza caricare molto sull'avampiede e si metta una caviglera elastica comprendente anche i metatarsi, cioè quasi tutto il piede, escluse le punte e vada in un qualsiasi p.s. traumatologico o ambulatorio di ortopedia.
Saluti cordiali
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -
[#2]
Utente
Egr. Professor Caruso, innanzitutto grazie per la sua cortese e tempestiva risposta. Anche a me è sembrato strano che non mi abbiano immobilizzato la parte con un bendaggio, ma alla mia richiesta di una fasciatura mi hanno risposto che era meglio di no perchè di lì a poco si sarebbe gonfiato e il bendaggio mi avrebbe fatto male pressando sul gonfiore....
Grazie ancora.
Grazie ancora.
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Una immobilizzazione morbida, non compressiva, è ovvio,non un apparecchio gessato, 24 h. dopo il trauma, dopo aver fatto un impacco di pomata antiedemigena, con sopra il ghiaccio per 24 h. ed arto inferiore in completo scarico.
Senza carico al suolo per gg. 10 e poi passo sfiorante o deambulazione sul retropiede.
Ecco un iter frequente in tali stati clinici.
Ma è ovvio, ogni evento traumatico va valutato e seguìto di persona.
Cordiali saluti
Senza carico al suolo per gg. 10 e poi passo sfiorante o deambulazione sul retropiede.
Ecco un iter frequente in tali stati clinici.
Ma è ovvio, ogni evento traumatico va valutato e seguìto di persona.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 27.7k visite dal 29/08/2008.
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