Il dolore vado dal medico che mi alza la gamba
Salve.
circa 2 mesi fa mi piego a 90 gradi per fare lo shampoo sotto il lavandino e nello sforzo di tenere la schiena piegata sento un forte dolore alla schiena che si estende anche alle gambe e mi costringe a riposo per una settimana. Il dolore è stato forte solo nel momento del piegamento e nelle ore successive, nel resto della settimana il dolore è stato costante ma non forte, direi fastidioso e ficcante, che si acutizzava con poco e passava solo da disteso. Passato il dolore vado dal medico che mi alza la gamba per vedere se si tratta di ernia ma la manovra non mi fa male. Poi dopo circa 2/3 settimane, in seguito ad un giornata di intenso lavoro, mi piego per prendere una cosa su una sedia (un piegamento modesto) e di nuovo la stessa cosa salvo essere molto più forte e dolorosa ma meno estesa alle gambe. Qui con l'uso di ibuprofene passa nell'arco di 4 giorni e mi fa stare sia in piedi che seduto. Dopo altre 2/3 settimane, mentre ero seduto sul divano e dondolavo con la schiena avanti e dietro, (una brutta e vecchia abitudine per rilassarmi) nuovamente quel dolore più o meno dell'intensità del primo episodio. Il giorno dopo l'accaduto provo a stendere la gamba per vedere se mi fa male e un po di dolore lo sento ma non molto. Questo passa in 3/4 giorni di attenzione e riposo e un paio di compresse di ibuprofene, e anche in questo caso posso stare in piedi e seduto. Stufo dei continui episodi faccio una risonanza lombosacrale per vedere se ho qualcosa e il referto dice: Non evidente patologia protrusivo erniaria. Il canale rachideo ha un'ampiezza nei limiti della norma. Non alterazioni morfologiche o di segnale a carico del cono midollare e della cauda.
Nella giornata di oggi, sistemando la mia stanza, ho sentito la schiena indolensita e con un leggero dolore fastidioso, ficcante e costante (cosa che per altro mi succede spesso da quando si è verificato il primo episodio). Il dolore è continuato fino a sera quando, mentre ero seduto con degli amici, facendo pressione con le dita sulla zona interessata il dolore è sparito, la zona dolente è diventata insensibile e ho avvertito un forte indolensimento e formicolio alle gambe, oltre a un generale stato di malessere complice anche il mal di pancia dovuto a indigestione. Dal primo episodio ho cercato di non piegare più molto la schiena, abbassandomi sempre sulle gambe. Premetto che non faccio attività fisica, che spesso vado a dormire tardi la notte e mi sveglio tardi la mattina, che ho questa brutta abitudine di dondolare avanti e dietro con la schiena da seduto (un po come fanno gli autistici, ma di autismo non si tratta per fortuna) fin da quando sono piccolo, che studiando sto spesso inclinato con la schiena, che ho un principio di ernia ad una vertebra cervicale e che ora la schiena si stanca in fretta. Inoltre, la mia è una famiglia con tanti problemi che si sono intensificati nell'ultimo anno procurandomi un fortissimo stress e forti momenti depressivi.
Vorrei sapere, qual'è la situazione?
circa 2 mesi fa mi piego a 90 gradi per fare lo shampoo sotto il lavandino e nello sforzo di tenere la schiena piegata sento un forte dolore alla schiena che si estende anche alle gambe e mi costringe a riposo per una settimana. Il dolore è stato forte solo nel momento del piegamento e nelle ore successive, nel resto della settimana il dolore è stato costante ma non forte, direi fastidioso e ficcante, che si acutizzava con poco e passava solo da disteso. Passato il dolore vado dal medico che mi alza la gamba per vedere se si tratta di ernia ma la manovra non mi fa male. Poi dopo circa 2/3 settimane, in seguito ad un giornata di intenso lavoro, mi piego per prendere una cosa su una sedia (un piegamento modesto) e di nuovo la stessa cosa salvo essere molto più forte e dolorosa ma meno estesa alle gambe. Qui con l'uso di ibuprofene passa nell'arco di 4 giorni e mi fa stare sia in piedi che seduto. Dopo altre 2/3 settimane, mentre ero seduto sul divano e dondolavo con la schiena avanti e dietro, (una brutta e vecchia abitudine per rilassarmi) nuovamente quel dolore più o meno dell'intensità del primo episodio. Il giorno dopo l'accaduto provo a stendere la gamba per vedere se mi fa male e un po di dolore lo sento ma non molto. Questo passa in 3/4 giorni di attenzione e riposo e un paio di compresse di ibuprofene, e anche in questo caso posso stare in piedi e seduto. Stufo dei continui episodi faccio una risonanza lombosacrale per vedere se ho qualcosa e il referto dice: Non evidente patologia protrusivo erniaria. Il canale rachideo ha un'ampiezza nei limiti della norma. Non alterazioni morfologiche o di segnale a carico del cono midollare e della cauda.
Nella giornata di oggi, sistemando la mia stanza, ho sentito la schiena indolensita e con un leggero dolore fastidioso, ficcante e costante (cosa che per altro mi succede spesso da quando si è verificato il primo episodio). Il dolore è continuato fino a sera quando, mentre ero seduto con degli amici, facendo pressione con le dita sulla zona interessata il dolore è sparito, la zona dolente è diventata insensibile e ho avvertito un forte indolensimento e formicolio alle gambe, oltre a un generale stato di malessere complice anche il mal di pancia dovuto a indigestione. Dal primo episodio ho cercato di non piegare più molto la schiena, abbassandomi sempre sulle gambe. Premetto che non faccio attività fisica, che spesso vado a dormire tardi la notte e mi sveglio tardi la mattina, che ho questa brutta abitudine di dondolare avanti e dietro con la schiena da seduto (un po come fanno gli autistici, ma di autismo non si tratta per fortuna) fin da quando sono piccolo, che studiando sto spesso inclinato con la schiena, che ho un principio di ernia ad una vertebra cervicale e che ora la schiena si stanca in fretta. Inoltre, la mia è una famiglia con tanti problemi che si sono intensificati nell'ultimo anno procurandomi un fortissimo stress e forti momenti depressivi.
Vorrei sapere, qual'è la situazione?
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Egr. signore, tante cose che lei riferisce non hanno un nesso causale con la sua patologia lombare; nè le sue abitudini di dondolamento della colonna vertebrale, nè lo stress emotivo dovuto ai suoi problemi familiari.
Lei ha avuto il classico colpo della strega , ossia " un trauma distrattivo del rachide lombare " aggravato da irradiazione del dolore agli arti inferiori, che non ha curato e continua a non curare.
Non avere un ernia del disco lombare non significa non avere nulla.
A chi aspetta per consultare un bravo ortopedico per un valido consulto?
Verosimilmente si è prodotto una protrusione discale, ma comunque nulla di grave. A chi aspetta per eseguire dopo questo consulto della idonea e completa fisiochinesiterapia al rachide lombare, come di certo le prescriverà l'ortopedico?
Cordiali saluti
alessandrocaruso.me@katamail.com
Lei ha avuto il classico colpo della strega , ossia " un trauma distrattivo del rachide lombare " aggravato da irradiazione del dolore agli arti inferiori, che non ha curato e continua a non curare.
Non avere un ernia del disco lombare non significa non avere nulla.
A chi aspetta per consultare un bravo ortopedico per un valido consulto?
Verosimilmente si è prodotto una protrusione discale, ma comunque nulla di grave. A chi aspetta per eseguire dopo questo consulto della idonea e completa fisiochinesiterapia al rachide lombare, come di certo le prescriverà l'ortopedico?
Cordiali saluti
alessandrocaruso.me@katamail.com
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3k visite dal 24/11/2014.
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