Econdroma omero

Scrivo per un problema che riguarda mia moglie e per il quale mi farebbe molto piacere conoscere il vostro punto di vista sia sulla situazione attuale, sia sul da farsi.
Sono alcuni mesi che la medesima è afflitta da un dolore all’altezza dell’articolazione della spalla dx, dolore silente ma sopportabile. Perciò, fino alla scorsa settimana, quando si è verificato un piccolo trauma che ne ha accentuato il dolore, non si è attivata per verificare quale ne fosse la causa.
Lo scorso sabato si è sottoposta a RMN della spalla, ieri siamo stati contattati dalla struttura presso la quale l’esame è stato eseguito in quanto il medico aveva disposto che la medesima venisse sottoposta ad esame RX della spalla e ad RMN con contrasto. Al termine degli esami diagnostici il Radiologo ha repertato quanto segue:

“”Nella spongiosa dell’omero, in sede epifisi-metafisaria si rileva formazione ovale di 5*2*2,5 cm di diametro che dimostra valori di intensità di segnale bassi nelle sequenze T1, intermedi in quelle T2 pesate ed elevati in quelle con soppressione del tessuto adiposo dove vengono evidenziate piccole formazioni globulari disposte prevalentemente alla periferia della lesione.
Dopo iniezione di mezzo di contrasto paramagnetico per e.v. si rileva significativo enhancement prevalentemente disposto alla periferia della lesione che consente inoltre di apprezzare setti nel contesto ed in modo evidente rende distinguibili le formazioni globulari che diventano visibili anche al suo interno.
La lesione in corrispondenza dell’epifisi determina significativa riduzione dello spessore corticale, al terzo anteriore.
Le caratteristiche morfologiche, di segnale e la sede della obiettività descritta, pur di non univoca interpretazione, orientano per l’ipotesi diagnostica di Encondroma, di cui si consiglia prudenziale valutazione medico specialistica ed una sua eventuale definizione istologica mediante biopsia transcutanea…””

Il radiologo al fine di completare gli accertamenti diagnostici vuole sottoporre la mia consorte ad una TAC della spalla, e ad una scintigrafia ossea. (per lui sono gli accertamenti diagnostici da fare per completare il quadro prima di una eventuale biopsia.

Pur tra mille “probabili” rassicurazioni, tutte molto banali, ricevute a partire dal medico che ha refertato l’esame, quanto accaduto ci ha messo in stato di agitazione perciò ringrazio anticipatamente tutti voi che sarete disponibili a darci qualche delucidazione in più concreto.

Confidando in una vostra risposta porgendo Distinti Saluti.
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Gentile Signore,

occorre fare una diagnosi precisa: se confermata l'ipotesi di encondroma, si tratta di un tumore benigno, che va semplicemente asportato e la cui cavità residua riempita con osso "spugnoso" (di norma prelevato dalla cresta iliaca) o da osso liofilizzato.

Pertanto, prosegua l'iter diagnostico che le è stato suggerito.

Buona domenica.

Dr. Giorgio LECCESE

NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

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Utente
Utente
l'asportazione d il riempimento dovrebbero avvenire in artoscopia o con il taglio?
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Di norma con il taglio (a cielo aperto).
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Utente
Utente
Scusi se la disturbo ancora.
Abbiamo fatto la prima visita c/o la Rizzoli, ma l'unica cosa che hanno detto è che per conoscere il problema l'unico metodo è la biopsia null'altro ci da la certezza di che cosa si tratta, poiché radiologicamente, sebbene abbiamo fatto RX, RMN sia senza che con mezzo di contrasto e TAC, le immagini tra una forma benigna ed una borderline (L'ortopedico intendeva una forma maligna di grado basso) sono simili per non dire uguali.
A questo punto mi chiedo se è possibile che una lesione che potrebbe essere maligna diventi di 5 cm senza dare altri disturbi, non vada ad invadere i tessuti intorno (Sebbene ci sia una riduzione dello spessore della corticale).
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Concordo con la necessità di una biopsia: una volta fatta una diagnosi certa, si potrà stabilire la procedura chirurgica più opportuna per quel determinato tipo di neoformazione.
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Utente
Utente
la cosa che non ci è chiara, sebbene lo abbiamo chiesto allo specialista che ha cercato, senza riuscirvi di spiegarcelo, il perché, qualora dalla biopsia dovesse emergere che trattasi di forma borderline, non è necessaria né la radio né la chemio. A suo dire è quasi la stessa cosa, perché dalle immagini viste lui asserisce che se è maligno siamo proprio al limite, tuttavia se tale lo asporterebbe chirurgicamente, mentre se benigno proverebbe prima con della farmacologia per tentare di lenire il dolore, ed o secondo tempo se non si ha risposta farmacologica ipotizzare l'intervento.
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
La terapia è in funzione del tipo istologico.
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Utente
Utente
Egregio dottore,
Martedi prossimo facciamo l'agobiopsia tc guidata c/o la Rizzoli, nel frattempo il medico curante le ha fatto fare le analisi del sangue (Emocromo, elettroliti, ves) e le urine complete. Come esito abbiamo avuto che è tutto nella norma (fanno eccezione le sue problematiche da sempre e cioè Emoglobina a 11,1 e ematocrito a 35 e il bes a 16).
Il fatto che gli esami sono nella norma può essere considerato di buon auspicio?
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Non c'è una correlazioni tra esami del sangue e neoformazione.

Gli esami sono semplicemente una routine in vista di qualsiasi atto chirurgico.
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Utente
Utente
Grazie Mille.
Un'altra cosa che mi sono dimenticato di scrivere è che da alcuni giorni il dolore le è quasi del tutto scomparso, le si presenta solo quando fa qualche sforzo o movimento anomalo.
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
E' sicuramente un fatto positivo.
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Utente
Utente
Speriamo bene e teniamo le dita incrociate.
L'agobiopsia TC guidato è un esame doloroso? Quanto dura il tutto? il post esame, cioè quando finisce l'anestesia, che spero le facciano, la spalla fa male per dei giorni?
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Di norma si fa in narcosi o in anestesia plessica.

Di norma nel post-operatorio il dolore è minimo.
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Utente
Utente
Grazie mille per la professionalità, celerità e cortesia con cui ha risposto alle mie domande. Se le fa piacere la terrò informato dell'evolversi della situazione.
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Certamente.
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Utente
Utente
buona sera
finalmente, sebbene non ancora in maniera ufficiale, ci hanno comunicato l'esito dell'esame agobiopsia. Il materiale prelevato è risultato essere prevalentemente di natura benigna con qualche cellula maligna, attendiamo di conoscere cosa ne pensa l'ortopedico che ci aveva richiesto l'esame nel frattempo siamo nel pallone più di prima.
In casi di questo genere stante la sua conoscenza cosa consiglierebbe di fare? Io credo (da profano) che sia meglio l'asportazione per evitare sorprese. Tra un controllo e l'altro la situazione potrebbe degenerare?
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Tutto dipende dal tipo istologico: così sui due piedi è impossibile dire cosa conviene fare.

E' soprattutto l'oncologo ad avere voce in capitolo in questi casi.
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Utente
Utente
Abbiamo ricevuto il contatto dalla Rizzoli ci hanno detto che si tratta di una neoformazione prevalentemente a carattere benigno con la presenza di cellule maligne che loro catalogano come forma Borderline o Condrosarcoma di I Grado, la successiva tappa è l'intervento di asportazione e la cementificazione della parte dove avverrà il currettagge, che sovra avvenire entro i prossimi due mesi. forse gli e lo avevo già chiesto come si svolge l'intervento? in anestesia totale? in artroscopia? i tempi di recupero? ci hanno detto che non dovrà fare ulteriori terapie, ma solo tenersi sotto controllo. Quali sono gli esamini controllo successivi? grazie per la risposta
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Anestesia generale o di plesso (ascellare).

Non è un intervento artroscopico.

I tempi di recupero dovrebbero essere brevi, ma deve chiedere a chi esegue l'intervento.
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Utente
Utente
sul responso della biopsia "Condrosarcoma grado 1" cosa pensa?
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Non sono un oncologo, ma mi sembra una situazione abbastanza favorevole.

Potrebbe "girare" la domanda allo specialista di competenza, alla voce "Oncologia":

https://www.medicitalia.it/consulti/?risposte=0
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Utente
Utente
Grazie mille. Abbiamo notato che dopo aver fatto l'agobiopsia, trascorsi qualche giorno dall'esame, circa 10, il braccio le ha cominciato a fare male molto di più rispetto a prima, potrebbero aver stimolato le cellule maligne con l'esame effettuato? Inoltre al cole le si associa un leggero gonfiore, con con sensazione di pesantezza alla mano. C'è una correlazione tra le due cose?
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Il dolore è semplicemente dovuto al trauma sull'osso.

Possibile che i due eventi siano correlati.
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Utente
Utente
dopo l'intervento l'articolazione viene bloccata con ingessatura?
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Se l'osso, dopo aver asportato la neoformazione, è robusto, non c'è questa necessità.
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Utente
Utente
finalmente il giorno del ricovero è domani e l'intervento è programmato per il 07. Nel mentre ci hanno fatto fare una TAC preparatoria il cui esito è il seguente:
""TAC semza MCD eseguito con tecnica spirale multistrato.
L'indagine non documenta definite alterazioni densitometriche con caratteri di nodularità a carico di entrambi i parenchimi polmonari; a sinistra, in corrispondenza del segmento posterò superiore del LIS, si evidenzia di un millimietrico ispessimento pleurico.
In sede apicale bilaterale di segnala presenza di alcune formazioni pseudo nodulari di verosimile significato fibra-sclerotico.
Non linfoadenopatie di evidente significato patologico in ambito mediastinico.
Falda di versamento pericardico.
Non versamen to pleurico bilaterale.

L'esame lo abbiamo fatto visionare ad una cardiologa per il versamento pericardio, che ha risposto che essendo limitato può essere dipeso da un infezione (Tipo arrossamento gola, faringite).

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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
OK.
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Utente
Utente
Rispondendomi OK intende che l'esame è nella norma?
Leggo che lei è specializzato in chirurgia della mano, tuttavia le chiedo se si occupa solo di quello oppure tratta tutto ciò che sono le ossa, tra cui i problemi di mia moglie.
Non ricordo se gli e lo scritto ma noi siamo originari del Salento seppur attualmente per lavoro ci troviamo al nord tuttavia contiamo la prossima estate di fare rientro in Salento, in tal casso lei potrebbe seguirla? se si dove esercita?
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Mi interesso di chirurgia della mano e arto superiore, ma il problema di sua moglie ha più attinenza con l'ortopedia oncologica, settore molto specifico di cui non mi occupo in modo preminente.

OK indicava che nel complesso l'esame non indica problemi significativi (assenza di linfonodi mediastinici, assenza di nodularità a carico di entrambi i parenchimi polmonari, ecc.).
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Utente
Utente
Buona sera
come le avevo scritto nei precedenti messaggi il 07 hanno sottoposto mia moglie ad intervento chirurgico di curettage e borraggio con cemento. In data odierna l'hanno dimessa. Dobbiamo aspettare l'esame istologico definitivo, che speriamo confermi (almeno) o migliori (cosa quasi impossibile) l'esito dato dalla biopsia (condrosarcoma grado 1 spalla dx. Poi se non ci sono sorprese in senso negativo dovrà fare dei controlli periodici.
In un momento cosi particolare della vita di una persona, incontrare, seppur solo virtualmente una persona come lei (Una mosca bianca nella nostra società) che mette, senza nessun interesse diretto, il proprio sapere al servizio degli altri è un'accadimento "straordinario".
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
La ringrazio molto per le sue parole.

Spero che la vicenda si risolva nel modo migliore.
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