Frattura al 3° dito
Buongiorno, durante una partita di calcetto ho preso un calcio alla mano la quale è diventata subito gonfia, specialmente il terzo dito che visto che è il più sporgente, è diventato viola. Il giorno dopo mi sono recato all'ospedale dove mi è stata diagnosticata una contusione del dito, quindi mi è stata messa una stecca che ho dovuto portare per due settimane. Durante la visita di controllo, quindi il giorno nel quale mi è stata tolta la stecca il dito era ancora gonfissimo, viola e molto dolorante. Dopo più di un mese dal incidente ho il dito ancora gonfio e dolorante, non riesco a muoverlo bene (stenderlo e piegarlo a più di 90 gradi) e quindi svolgere semplici compiti come per esempio lavare piatti. Inoltre a ospedale hanno perso le mie radiografie e quindi non posso farle vedere a nessun'altro medico per riesaminare il mio caso. Cosa posso fare? Come mi devo comportare? E' normale che una contusione provoca tutto questo dolore e disaggio?
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Gentile Signore,
l'assenza di fratture non implica l'assenza di lesioni dei tessuti molli (capsula e legamenti in particolare).
Solo una visita specialistica può escludere tali lesioni.
La rigidità del dito è normale dopo un trauma e una immobilizzazione.
Va fatta la kinesiterapia, ma non si può procedere in modo completo senza avere prima escluso eventuali lesioni.
Buon pomeriggio.
l'assenza di fratture non implica l'assenza di lesioni dei tessuti molli (capsula e legamenti in particolare).
Solo una visita specialistica può escludere tali lesioni.
La rigidità del dito è normale dopo un trauma e una immobilizzazione.
Va fatta la kinesiterapia, ma non si può procedere in modo completo senza avere prima escluso eventuali lesioni.
Buon pomeriggio.
Dr. Giorgio LECCESE
NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.8k visite dal 11/11/2014.
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