Capsulite adesiva
Gentile Dottore, sono paziente diabetico ed assumo due capsule di metformina al giorno da 850. Sono stato operato in artroscopia in data 26.6.2014 alla spalla sinistra per capsulite adesiva; eseguite bursectomia, lisi delle aderenze,acromion plastica di minima,detensione del legamento coraco-acromiale del CLB e capsulotomoia periglenoidea. Dopo 25/30 giorni ho iniziato ciclo di fisioterapia (con 10 sedute di tens per il dolore) conclusosi 15 giorni fa.- A distanza di 4 mesi circa dall'intervento ho ancora parecchio dolore (mai passato) che coinvolge anche la parte posteriore della scapola, con fitte che talvolta si irradiano lungo tutto il braccio fino al polso, dolore notevolmente accentuato nelle ore notturne. Persiste tutt'oggi mobilità parziale dell'arto con scarsissima elevazione e rotazione (sia interna che esterna), perdita pressoché totale del tono muscolare.In sede di visita, effettuata il 25.9. mi è stato riferito che potrebbero essersi nuovamente formate delle aderenze con prescrizione di artro RMN non escludendo nuovo intervento ed in proposito per lenire il dolore mi è stata fatta infiltrazione di lidocaina (durata effetto parziale 3 giorni). E' normale tutto questo? Può l'intervento effettuato non essere andato a buon fine? La ringrazio anticipatamente per il suo prezioso consulto.
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La storia clinica della "capsulite adesiva" o spalla congelata è caratterizzata da 3 fasi che durano all’incirca 3 anni. Si distinguono in:
I STADIO - congelamento: in questo periodo – che dura circa 3 mesi – è presente vivo dolore associato a rigidità della spalla. Il dolore non dipende dai movimenti per cui è presente anche a riposo. La spalla non è completamente bloccata ma il paziente tende a intraruotare il braccio appoggiandolo al corpo. E’ un momento delicato sia per il paziente che per il medico poiché in questa fase anche l’esame clinico risulta essere difficile a causa del dolore evocato.
II STADIO - congelata:in questo periodo – che dura dai 3 ai 10 mesi – la rigidità della spalla progredisce fino ad essere molto marcata proprio come se fosse congelata. Per questo motivo nascono molti dubbi sulla identificazione della causa principale di tale irrigidimento creando difficoltà in termini di diagnosi differenziale. Le normali attività quotidiane sono notevolmente ridotte.
III STADIO - scongelamento:questo periodo – che dura dai 9 ai 18 mesi fino a 3 anni – è caratterizzato da un progressivo e netta evoluzione positiva delle condizioni cliniche in termini di riduzione drastica del dolore e miglioramento del ROM fino alla risoluzione graduale della rigidità di spalla.Ulteriori informazioni può trovarle al link: https://www.medicitalia.it/minforma/ortopedia/1790-la-capsulite-adesiva-o-spalla-congelata.html
In questi casi è molto importante continuare a farsi seguire dal chirurgo che ha effettuato l'intervento chirurgico.
Nel caso si fosse persa la fiducia nel proprio medico è importante che si faccia il punto della situazione mediante consulto clinico e valutazione di tutto quello che si è fatto.
Auguri
I STADIO - congelamento: in questo periodo – che dura circa 3 mesi – è presente vivo dolore associato a rigidità della spalla. Il dolore non dipende dai movimenti per cui è presente anche a riposo. La spalla non è completamente bloccata ma il paziente tende a intraruotare il braccio appoggiandolo al corpo. E’ un momento delicato sia per il paziente che per il medico poiché in questa fase anche l’esame clinico risulta essere difficile a causa del dolore evocato.
II STADIO - congelata:in questo periodo – che dura dai 3 ai 10 mesi – la rigidità della spalla progredisce fino ad essere molto marcata proprio come se fosse congelata. Per questo motivo nascono molti dubbi sulla identificazione della causa principale di tale irrigidimento creando difficoltà in termini di diagnosi differenziale. Le normali attività quotidiane sono notevolmente ridotte.
III STADIO - scongelamento:questo periodo – che dura dai 9 ai 18 mesi fino a 3 anni – è caratterizzato da un progressivo e netta evoluzione positiva delle condizioni cliniche in termini di riduzione drastica del dolore e miglioramento del ROM fino alla risoluzione graduale della rigidità di spalla.Ulteriori informazioni può trovarle al link: https://www.medicitalia.it/minforma/ortopedia/1790-la-capsulite-adesiva-o-spalla-congelata.html
In questi casi è molto importante continuare a farsi seguire dal chirurgo che ha effettuato l'intervento chirurgico.
Nel caso si fosse persa la fiducia nel proprio medico è importante che si faccia il punto della situazione mediante consulto clinico e valutazione di tutto quello che si è fatto.
Auguri
Dr. Luigi Grosso - Ortopedico Master Spalla Gomito Polso Mano
Busto Arsizio (VA) - Rapallo (GE) - Napoli
www.luigigrosso.net
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Utente
Gentilissimo Dott. GROSSO, La ringrazio per la risposta fornitami. Non ho perso la fiducia del chirurgo che ha effettuato l'intervento, sono però demoralizzato in quanto speravo (almeno) che il dolore andasse a diminuire, cosa non avvenuta. Ora mi sottoporrò ad ulteriori esami e sono comunque disposto ad affrontare un nuovo intervento sperando di risolvere quantomeno il problema legato al dolore (ma in proposito al dolore, è meglio il caldo o il freddo?)
La ringrazio nuovamente, riservandomi di comunicarle eventuali buone nuove in tal senso. Distinti saluti.
La ringrazio nuovamente, riservandomi di comunicarle eventuali buone nuove in tal senso. Distinti saluti.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4.2k visite dal 07/10/2014.
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