Problemi polso destro

Salve, volevo chiedere un consiglio per mia figlia . Circa due anni fa si procuro una frattura al polso dx,si trattava di una frattura composta, ma l'infermiere che era presente quel giorno mise ugualmente il polso in trazione. dopo circa sei mesi comincio ad accusare leggeri dolori e fomicolii, ma leggeri e lasciammo passare del tempo, fino al giugno di quest'anno in cui la ragazza comincio ad avvertire che la mano le si addormentava spesso non aveva piu sensibilità, e si bloccava, cosi andammo da un ortopedico, che a primo impatto disse ch si poteva trattare della sindrome del tunnel carpale e di un accavallamento degli ossi dl carpo, dipeso dal fatto della gessatura fatta male, ma disse che prima di mettervi la mano sul fuoco era meglio fare determinati esami, e sopo svolti essi, andare da un ortopedico, specialista in chirurgia della mano. svolto il primo esame (emg) con esito negativo riguardante la sindrome del tunnel caprale, il medico che svolse l'esame ci disse che poteva trattarsi di una tendinopatia. nel lungo attendere del secondo esame(rmn) decisimo di fare una ecografia prenotata tempo prima, e l'esito di questa ecografia fu:

L’esame eseguito in maniera comparativa ha evidenziato una distensione fluida della guaina comune degli estensori sulla superficie dorsale del polso in paziente mostrante gli esiti di una pregressa frattura tipo Colles con lieve irregolarità della superficie ossea soprattutto evidente sul lato ulnare.
anche a sn. Si segnala una meno evidente distensione fluida della guaina mucosa degli estensori.
quadro ecografico espressione di una tenosinovite probabilmente su base microtraumatica posturale del polso dx.

una volta raccontata la versione dell'ortopedico al radiologo, ci disse di aspettare prima di ricorrere alla chirurgia, in quanto la giovane età della ragazza, ma piuttosto di riparlare e svolger una visita fisiatrica.
Una volta svolta la rm e letto il referto ci siamo confusi le idee in quanto un esame afferma il contrario dell altro. Secondo lei cosa potrebbe essere? Potrebbe essere che siano veramente le conseguenze della "messa in trazione" in quanto non sarebbe servita? E a suo parere, meglio chirurgia immediata, o una visita fisiatrica?

La Ringrazio in anticipo,
Cordiali Saluti.
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Dr. Michele Milano Ortopedico, Chirurgo della mano 1.7k 68
In alcuni casi, un gesso troppo stretto può determinare una patologia irritativa a carico dei tendini e/o dei nervi. Questa però si manifesta nell'immediata rimozione del gesso e NON distanza di sei mesi. Per cui non concordo assolutamente con l'ortopedico che l'ha vista in prima battuta.
In secondo luogo non mi risulta che una tendinopatia necessiti di intervento chirurugico (in genere basta il riposo e una terapia antinfiammatoria adeguata).
Tanti auguri

Dr. M. Milano
drmilano@libero.it - www.lamanoedintorni.altervista.org
NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

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Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Buongiorno, e scusi il disturbo.
A me è stato riferito,che una tenosinovite puo essere curata con l'applicazione di un tutore e un ciclo di terapia con farmaci anti-infiammatori e questo puo'risolvere il disturbo, se invece il dolore è intenso o persistente o se i disturbi non si risolvono con i farmaci ed il tutore, diventa indicato il trattamento chirurgico. Forse mi è stato riferito male?

Grazie per la risposta.
Saluti
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Dr. Michele Milano Ortopedico, Chirurgo della mano 1.7k 68
Cara signora, mi lascia un po' perplesso.
Sicuramente chi l'ha visitata può fornire indicazioni migliori delle mie. Tuttavia da quello che lei mi ha riferito mi pare quantomeno strano che le possa esser stato consigliato un intervento chirurugico.