Lesione dito mignolo

Gentile Dottore,
circa 1 mese fa mi sono tagliato il dito mignolo con un coltello da cucina. Dopo 24 ore preoccupato che il dito continuasse a sanguinare mi sono recato al pronto soccorso ed il medico mi ha detto che non era da intervenire con punti di sutura perchè a suo parere poco profondo. Ora a distanza di 40 giorni circa non riesco più a piegare l'ultima falange del dito mignolo e a volte quando faccio dei movimenti improvvisi avverto dolore non sul dito ma sul palmo della mano in corrispondenza del dito mignolo e a differenza dell'altro dito della mano è gonfio. Ho gia prenotato una visita dall'ortopedico ma vorrei anche un suo parere: secondo lei è possibile che con un normale coltello da cucina mi sia leso il tendine? Perche non riesco più a piegarlo? E quei dolori cosa significano?
Nel ringraziarLa della sua cortese risposta La saluto;
Danilo
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
Sarebbe stato meglio avere delle informazioni in più, sia sulla sede del taglio ma soprattutto sulla motilità del dito. Cosa vuol dire "Ora a distanza di 40 giorni circa non riesco più a piegare l'ultima falange del dito mignolo" ? Non lo muove da 40 giorni, oppure si è mosso fino a poco tempo fa e ora invece non si muove più? Nella prima ipotesi potrebbe trattarsi di una lesione completa del tendine, nella seconda di una lesione incompleta (alcune fibre sono state risparmiate dal coltello e hanno consentito il movimento)che in seguito è diventata totale (le fibre superstiti erano troppo esigue per il lavoro richiesto e si sono lacerate nel tempo successivo).
Presumo che in Pronto Soccorso sia stata valutata la mobilità del dito, e che quindi si sia trattato della seconda ipotesi. Il tendine Flessore Profondo (che muove in flessione solo l'ultima falange del dito), separato dalla sua inserzione sul dito ma sollecitato dal suo muscolo, potrebbe essersi retratto fino a sfilarsi dal dito e a raggiungere il palmo della mano. La tumefazione e il dolore in quella sede mi fanno pensare questo.
E' ovvio che queste sono solo ipotesi, perché è indispensabile la visita specialistica (a Roma non le sarà difficile ricorrere a un Chirurgo della Mano). Solo così si può valutare se c'è una continuità del tendine, e se il deficit della flessione è dovuto a una interruzione del tendine oppure a aderenze cicatriziali (ipotesi più favorevole). E'ovvio che solo così si può valutare il trattamento necessario.
Cordiali saluti
dr. Umberto Donati

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it

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Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Non lo muovo più da quando mi sono tagliato, ho gia preso appuntamento con l'ortopedico e comunque lei pensa che è da operare?
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
Se il tendine è leso completamente e, presumo, retratto, la guarigione non può avvenire spontaneamente. Per avere la possibilità di cercare di recuperare il movimento e la forza bisogna fare in modo che si ripristini la continuità tra il muscolo e il dito. Purtroppo dopo tanto tempo non è facile come suturare una lesione fresca, e i risultati possono non essere completi. Comunque ne parli con lo Specialista; ribadisco che sarebbe utile sentire il parere del Chirurgo della mano. Se ha difficoltà a trovarlo, dopo aver sentito il Suo Medico Curante, provi a consultare il sito della Società Italiana di Chirurgia della Mano http://www.sicm.it/centri_new2.html per vedere i Centri vicini a casa Sua. E' importante parlare bene con lo Specialista per sapere pro e contro, complicazioni possibili, aspettative, risultati, cosa succede a operare e cosa succede a non operare, quali tecniche propone, ecc. in modo da poter decidere serenamente.
Ci faccia sapere l'evoluzione del Suo caso
Cordiali saluti
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Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
La ringrazio e le farò sapere.
Cordiali saluti