Sinovite coxofemorale sn
Gentili Dott.ri, sono una donna di 62 anni e da circa un anno, dopo pochi mesi che ho iniziato ad andare in palestra (tapis rouland e cyclette), ho accusato bruciori ai glutei e nel sotto coscia. Ho eseguito una lastra e una risonanza magnetica e mi sono rivolta a diversi specialisti dai quali ho avuto diagnosi discordanti (sciatalgia, lombosciatalgia, problema posturale, sindrome del piriforme). L’ultimo ortopedico che mi ha visitato ha escluso tutte le precedenti diagnosi concludendo che si trattava di una semplice tendinite e mi ha prescritto per cura un integratore(tendi-joint) , ma a tutt’oggi non ho ancora risolto detto problema. Ultimamente, inoltre, ho avuto un improvviso forte dolore all’inguine-anca sinistra e a seguito della visita specialistica effettuata dallo stesso ortopedico, dopo la visione della lastra e risonanza magnetica mi è stata diagnosticata: “una sinovite coxofemorale sn in iniziale impingement femoro acetabolare”. Mi ha dato per sette gg. una cura a base di antidolorifici e antinfiammatori (Seractil 400 mg), dieci sedute di tecar terapia e ionoforesi con artrosilene e impacchi di ghiaccio. Ma a tutt'oggi non ho ancora superato questa mia sintomatologia articolare, accuso ancora, anche se in maniera più lieve, il dolore all’inguine e debbo fare molta attenzione a non ruotare bruscamente a sin o a destra la gamba sinistra per evitare strappi improvvisi e il bruciore ai glutei è tornato più forte di prima. Segue quanto riportato nella lastra e RM.
RX BACINO PER ANCHE
L’esame radiografico del bacino è stato eseguito anche per lo studio delle anche con proiezioni assiali.Iniziali segni di coxartrosi con lieve ipertrofia dei cigli cotiloidei che presentano aspetto ipercoprente. Lieve irregolarità della porzione articolare medio-superiore della sinfisi pubica. Modicamente sclerotiche le sincondrosi sacro-iliache. Non evidenti lesioni focali ossee a carattere evolutivo. Presenza di minute calcificazioni proiettivamente nello scavo perlvico in sede mediana e laterale sinistra. Iniziale rarefazione del tono calcico.
RM ANCA SINISTRA
Eseguite scansioni nei tre piani ortogonali con tecniche standard e con tecniche di saturazione del grasso (GE-STIR) pesate in T1, T2 ed in T2*Fenomeni di coxartrosi con lieve riduzione della rima articolare e minima falda fluida endoarticolare reattiva. Conservata la morfologia della testa femorale, in particolare il profilo di carico. Con significative alterazioni di segnale nel tratto femorale visualizzato. In particolare non alterazioni di segnale di aspetto distrofico od ischemico. Consensuali note degenerativi al ciglio acetabolare ed alle componenti capsulo-legamentose coxofemorali. Note di sofferenza tendinea inserzionale al grande trocantere senza segni RM di borsite essudativa in tale sede, Non lesioni a carico dei ventri muscolari visualizzati. Conservati i piani fasciali.
Mi farebbe molto piacere poter ricevere un parere in merito e nel ringraziare per l’attenzione che verrà data al mio caso, porgo un cordiale saluto.
RX BACINO PER ANCHE
L’esame radiografico del bacino è stato eseguito anche per lo studio delle anche con proiezioni assiali.Iniziali segni di coxartrosi con lieve ipertrofia dei cigli cotiloidei che presentano aspetto ipercoprente. Lieve irregolarità della porzione articolare medio-superiore della sinfisi pubica. Modicamente sclerotiche le sincondrosi sacro-iliache. Non evidenti lesioni focali ossee a carattere evolutivo. Presenza di minute calcificazioni proiettivamente nello scavo perlvico in sede mediana e laterale sinistra. Iniziale rarefazione del tono calcico.
RM ANCA SINISTRA
Eseguite scansioni nei tre piani ortogonali con tecniche standard e con tecniche di saturazione del grasso (GE-STIR) pesate in T1, T2 ed in T2*Fenomeni di coxartrosi con lieve riduzione della rima articolare e minima falda fluida endoarticolare reattiva. Conservata la morfologia della testa femorale, in particolare il profilo di carico. Con significative alterazioni di segnale nel tratto femorale visualizzato. In particolare non alterazioni di segnale di aspetto distrofico od ischemico. Consensuali note degenerativi al ciglio acetabolare ed alle componenti capsulo-legamentose coxofemorali. Note di sofferenza tendinea inserzionale al grande trocantere senza segni RM di borsite essudativa in tale sede, Non lesioni a carico dei ventri muscolari visualizzati. Conservati i piani fasciali.
Mi farebbe molto piacere poter ricevere un parere in merito e nel ringraziare per l’attenzione che verrà data al mio caso, porgo un cordiale saluto.
[#1]
Salve
ho letto la sua storia.
dal referto di RMN e Rx sembrerebbe che lei ha una iniziale artrosi e che questa abbia dato segno di se quando lei ha iniziato a fare sport.
Sarebbe utile sapere quale è la sua sintomatologia allo stato attuale, ovviamente l'esame clinico è fondamentale, anche se non capisco bene cosa le abbiano detto fino ad ora ( parlo di esame clinico e considerazioni correlate.
Attendo notizie
Saluti
Domenico Potestio
www.ortopediaweb.net
ho letto la sua storia.
dal referto di RMN e Rx sembrerebbe che lei ha una iniziale artrosi e che questa abbia dato segno di se quando lei ha iniziato a fare sport.
Sarebbe utile sapere quale è la sua sintomatologia allo stato attuale, ovviamente l'esame clinico è fondamentale, anche se non capisco bene cosa le abbiano detto fino ad ora ( parlo di esame clinico e considerazioni correlate.
Attendo notizie
Saluti
Domenico Potestio
www.ortopediaweb.net
Dr. Domenico Potestio
Specialista in Ortopedia e Traumatologia
domenicopotestio@yahoo.it
[#2]
Utente
Gent.le Dr. D.Potestio,
la ringrazio molto per la sua tempestiva risposta. Allo stato attuale dopo aver effettuato la cura sopra riportata (10 tecar terapia, ionoferesi, impacchi di ghiaccio e..Seractil 400 mg), non ho ancora superato completamente questa mia sintomatologia articolare, accuso ancora, anche se in maniera più lieve, il dolore all’inguine e debbo fare attenzione a non ruotare bruscamente a sin o a destra la gamba per evitare strappi improvvisi mentre il bruciore ai glutei ancora persiste (soprattutto dopo un po' che sono seduta). Terminata la terapia e la cura sopra riportata, due giorni fa sono tornata dall'Ortopedico. Dopo la visita quest'ultimo mi ha detto che ha constatato un netto miglioramento, mi ha riconfermato la diagnosi fatta di " sinovite coxofemorale sn in iniziale impingement femoro acetabolare e per quanto riguarda i glutei una "tendinopatia medio-gluteo". Mi ha detto di completare la cura con dieci sedute di ginnastica posturale e dieci di stratching glutei e di continuare a mettere il ghiaccio nella zona inguine/anca/glutei. Ho chiesto allo specialista se riuscirò a superare completamente questo mio problema o se questa sinovite è solo un campanello di allarme per una prossima artrosi dell'anca. Mi ha risposto che al momento sicuramente riuscirò a superare il mio problema e a rimettermi in forma, però lui non può dirmi con certezza se tra dieci anni io soffrirò di artrosi dell'anca, perché mi ha fatto notare che l'iniziale impingement femoro-acetabolare rilevato dalla RMN, a suo avviso, è sicuramente di natura congenita. Non mi ha però detto se posso fare qualcosa per impedire o rallentare questo processo degenerativo delle mie articolazioni visto anche il problema osteoporosi che per fortuna al momento ho solo a livello iniziale.
Spero di aver risposto esaurientemente alle sue domande.
Nel ringraziarla ancora per la sua disponibilità e attenzione, resto in attesa di un suo gentile riscontro. Un cordiale saluto.
la ringrazio molto per la sua tempestiva risposta. Allo stato attuale dopo aver effettuato la cura sopra riportata (10 tecar terapia, ionoferesi, impacchi di ghiaccio e..Seractil 400 mg), non ho ancora superato completamente questa mia sintomatologia articolare, accuso ancora, anche se in maniera più lieve, il dolore all’inguine e debbo fare attenzione a non ruotare bruscamente a sin o a destra la gamba per evitare strappi improvvisi mentre il bruciore ai glutei ancora persiste (soprattutto dopo un po' che sono seduta). Terminata la terapia e la cura sopra riportata, due giorni fa sono tornata dall'Ortopedico. Dopo la visita quest'ultimo mi ha detto che ha constatato un netto miglioramento, mi ha riconfermato la diagnosi fatta di " sinovite coxofemorale sn in iniziale impingement femoro acetabolare e per quanto riguarda i glutei una "tendinopatia medio-gluteo". Mi ha detto di completare la cura con dieci sedute di ginnastica posturale e dieci di stratching glutei e di continuare a mettere il ghiaccio nella zona inguine/anca/glutei. Ho chiesto allo specialista se riuscirò a superare completamente questo mio problema o se questa sinovite è solo un campanello di allarme per una prossima artrosi dell'anca. Mi ha risposto che al momento sicuramente riuscirò a superare il mio problema e a rimettermi in forma, però lui non può dirmi con certezza se tra dieci anni io soffrirò di artrosi dell'anca, perché mi ha fatto notare che l'iniziale impingement femoro-acetabolare rilevato dalla RMN, a suo avviso, è sicuramente di natura congenita. Non mi ha però detto se posso fare qualcosa per impedire o rallentare questo processo degenerativo delle mie articolazioni visto anche il problema osteoporosi che per fortuna al momento ho solo a livello iniziale.
Spero di aver risposto esaurientemente alle sue domande.
Nel ringraziarla ancora per la sua disponibilità e attenzione, resto in attesa di un suo gentile riscontro. Un cordiale saluto.
[#3]
Salve
partendo dala conclusione della sua descrizione diciamo che l'osteoporosi in questo problema/processo di degenerazione artrosica non c'entra nulla.
Il conflitto femoro acetabolare è dato da una conformazione anatomica che causa appunto un anomalo contatto tra testa/collo femore ed acetabolo, ne esistono più tipi e sul link eugenie potrà leggerne in dettaglio:
http://www.ortopediaweb.net/web/anca/conflitto-femoro-acetabolare/
Per quanto riguardo lo stato attuale dato il miglioramento direi di proseguire con la cura in atto.
Per quanto riguarda la degenerazione artrosica purtroppo non sono molte le armiefficaci che abbiamo a disposizione, ma sicuramente nelle fasi iniziali e sintomatiche le infiltrazioni con acido ialuronico possono essere di aiuto.
La saluto
domenio potestio
www.ortopediaweb.net
partendo dala conclusione della sua descrizione diciamo che l'osteoporosi in questo problema/processo di degenerazione artrosica non c'entra nulla.
Il conflitto femoro acetabolare è dato da una conformazione anatomica che causa appunto un anomalo contatto tra testa/collo femore ed acetabolo, ne esistono più tipi e sul link eugenie potrà leggerne in dettaglio:
http://www.ortopediaweb.net/web/anca/conflitto-femoro-acetabolare/
Per quanto riguardo lo stato attuale dato il miglioramento direi di proseguire con la cura in atto.
Per quanto riguarda la degenerazione artrosica purtroppo non sono molte le armiefficaci che abbiamo a disposizione, ma sicuramente nelle fasi iniziali e sintomatiche le infiltrazioni con acido ialuronico possono essere di aiuto.
La saluto
domenio potestio
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