Dolori al petto e capogiri

Salve, ho 22 anni e da circa 6 mesi soffro di capogiri accompagnati a brevi ma forti attacchi di nausea. Ho eseguito una visita da un ottorinolaringoiatra che mi ha detto che è tutto a posto.
Dopo poco più di un mese da questa visita ho iniziato ad accusare dei forti dolori al collo e alla base del cranio, seguiti da attacchi di nausea e da uno strano formicolio alla mano destra e un forte dolore al braccio sinistro. Ho dunque eseguito una risonanza magnetica alla cervicale che ha avuto come risultato una contrazione muscolare.
Tuttavia da qualche giorno avverto dei dolori al petto. Inizialmente erano molto lievi, ma in questi giorni stanno diventando leggermente più acuti. Sono dolori occasionali che durano dai 2 ai 5 minuti, che spariscono nel niente e poi riappaiono durante l'arco della giornata. Sono molto fastidiosi, come tanti piccoli aghi. Non sono localizzati in un punto specifico. A volte sono al centro del petto, a volte a sinistra e altre volte a destra. Al centro del petto mi procura anche un forte dolore allo stomaco. Da questa mattina sento un fastidio nella parte sinistra, in vicinanza dell'ascella. Tutto accompagnato da questi perenni capogiri. Mi sto un po preoccupando, cosa potrebbe essere?
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Dr. Massimiliano Iacucci Psicologo, Psicoterapeuta 146 4
Buongiorno,

dalla suo racconto ho notato che riferisce diversi problemi fisici che poi gli accertamenti medici hanno escluso.
Le consiglio un consulto psicologico perchè le sue potrebbero essere delle somatizzazioni ovvero i suoi fastidi potrebbero non avere nessuna causa organica ma essere di origine psicologica.
Saluti,

Dr. Massimiliano Iacucci - Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale
https://www.ordinepsicologilazio.it/albo/massimilianoiacucci/

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Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36
Gentile utente,

credo che un corretto inquadramento clinico sia necessario: esclusa la componente valutabile attraverso gli esami strumentali già effettuati, varrebbe la pena indagare attraverso uno screening di base anche l'assetto generale e rivalutare alla luce di ciò la possibile presenza o meno di aspetti emotivi.

Certamente una consulenza psichiatrica mirata sia alla indagine laboratoristica (per esempio dosaggio ormonale tiroideo) che alla specifica sintomatologia accusata potrebbe essere dirimente in tal senso.

Solo successivamente sarebbe possibile ipotizzare il percorso di cure più adeguato.

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

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Dr. Francesco Maria Caristo Dentista, Ortodontista, Odontostomatologo 50 2
Perché non farsi visitare da un competente gastroenterologo per escludereuna eventuale ernia iatale che sappiamo può provocare tali dolori?

Dr. Francesco Maria Caristo